24 Aprile 2024
Michele Crudelini
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Abbiamo assistito nei giorni scorsi a repentine manifestazioni di pentimento da parte di illustri esponenti dell’élite europeista.
Prima Mario Draghi che ha puntato il dito contro le politiche concorrenziali europee, responsabili della distruzione della domanda interna e della riduzione dei salari. Poi il bocconiano Giavazzi che, dopo avere per anni sponsorizzato politiche di austerità, ha oggi scoperto all’improvviso la bontà degli investimenti pubblici e di un debito che in fondo non deve essere nemmeno ripagato.
Anche Panetta tra gli europentiti
Alla schiera degli europentiti si è ora aggiunto anche Fabio Panetta, attuale Governatore della Banca d’Italia. In un recente discorso pronunciato presso l’Università degli Studi di Roma Tre, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in scienze giuridiche banca e finanza, si è espresso su diverse questioni economiche, ma non solo.
Come Draghi, anche …Altro