Il segreto per resistere all'Anticristo: una riflessione attuale

La sua manifestazione, prevista sicuramente in questo secolo, è già stata ben preparata. La strada è stata già ampiamente spianata dal modernismo, dalle neo ideologie e teologie derivanti dal comunismo (che non è mai scomparso ma si è "riciclato" attraverso varie forme inquinando persino la Chiesa). Questa fase preparatoria anzi sembra culminare verso l’affermazione di un nuovo movimento culturale: il Transumanesimo, su cui L'Anticristo fonderà la sua ideologia e la sua religione per governare il mondo.
Il Transumanesimo, è un movimento culturale che cominciò ad imporsi nell'immediato dopoguerra che sostiene che l’uomo è ormai in grado di guidare il proprio processo evolutivo. Promuovendo il primato della scienza e della ragione, predica che il miglioramento della condizione umana può realizzarsi attraverso il progresso della scienza e della tecnologia, riuscendo presto ad eliminare il problema dell'invecchiamento e a realizzare il potenziamento delle capacità intellettuali, fisiche o fisiologiche dell'uomo. Anzi è ormai una vera e propria ideologia che crede fermamente in una progressiva evoluzione post-umana che non solo ridurrà la povertà, le malattie, la disabilità, la malnutrizione e i governi oppressivi esistenti ma cambierà il mondo a tal punto che l'uomo transumanato non sarà più per molti aspetti umano. Figlio dell'illuminismo, pone l'essere umano al "centro" dell'universo morale sostenendo che non esista alcuna autorità soprannaturale che guidi l'umanità, per cui bisogna avere fede solo nel progressivo auto-miglioramento della condizione umana legato al progresso scientifico e tecnologico. L'uomo è oggi capace di un "evoluzione autodiretta" cioè un'evoluzione guidata dall'intelligenza umana in grado di sostituire la logica naturale, per cui può e deve svilupparsi fisicamente, mentalmente e socialmente a livelli superiori.
David Pearce, uno dei fondatori del movimento transumanista ha scritto:
«Se vogliamo vivere in paradiso, dovremo progettarlo da soli. Se vogliamo la vita eterna, allora dovremo riscrivere il nostro codice genetico pieno di bug e diventare come un dio».
Lo scenario sopra descritto fa intravedere quel fumo luciferino che portò alla caduta degli angeli e che propose ai progenitori (illudendoli di diventare come Dio) e oggi costituisce il substrato culturale perfetto affinché l’Anticristo possa operare e proclamare scientificamente i suoi “prodigi” le sue opere meravigliose, che nel mondo moderno esaudiranno le aspettative sia dei credenti che dei non credenti. Nel campo della fede si sostituiranno gli “inspiegabili ed improbabili” miracoli di Gesù Cristo con i "prodigi della scienza e della tecnologia" che, a sua volta, nel campo della ragione promuoveranno l’era dell’evoluzione “autodiretta”. A coloro che non credono fornirà la speranza di un paradiso terrestre costruito per mezzo dell’evoluzione transumanista; ai credenti in un Dio universale darà una nuova religione sincretista (possibilmente immanentista) tutta votata all’atto pratico di amare per ridurre la povertà, le malattie, la disabilità, l’ingiustizia sociale e politica che promuova la realizzazione di condizioni di vita materiale felici su questa terra, compatibilmente con l'ideale dell'umanesimo transumanista.
Possiamo immaginarci la personalità dell'anticristo in svariati modi per tentare di riconoscerlo e non farci abbindolare ma, tra i molti identikit che tentano di prevederne le caratteristiche, ritengo molto interessante quello proposto da Vladimir Soloviev.
Secondo Soloviev l’Anticristo apparirà come un uomo eccezionale per le sue qualità intellettuali, spirituali e morali ma, a suo avviso, avrà un punto debole che lo potrebbe rendere facilmente individuabile agli uomini di fede più svegli. Infatti il suo tallone d’Achille sarà la sua ingorda superbia. Egli ritiene che proprio quando tenterà di affermare la sua gloria personale in ambito religioso, la sua incontrollabile superbia prenderà il sopravvento mostrando la sua vera identità senza che se ne renda conto perché la sua vera indole priva di umiltà anteporrà continuamente e palesemente il suo ego a Dio. Dirà di credere nel Bene ma si svelerà per quello che è; sollecitato dal suo smisurato amor proprio offuscherà il suo talento eccezionale, la sua bellezza, la sua nobiltà, la sua falsa modestia; le sue opere di beneficenza - che lo faranno apparire all’inizio come il grande spiritualista -, l’asceta, il filantropo, i suoi prodigi non basteranno a nascondere lo sconfinato amor proprio che nutrirà per sé; più lo si riconoscerà pieno di doni divini, più si pavoneggerà riconoscendo in sé quelle che erano le caratteristiche del Cristo.
L'Anticristo di Soloviev ha la mente così ottenebrata dall’amor proprio che considererà Gesù Cristo come il suo augusto precursore, la cui missione era quella di preparare la sua venuta. Egli si presenterà come il grande uomo del secolo XXI che incarnerà in se stesso tutto ciò che è detto nel Vangelo circa il secondo avvento, non come il ritorno di Gesù Cristo suo precursore ma di se stesso come il Cristo definitivo. L'Anticristo si dichiarerà come colui che arriva laddove Cristo ha fallito come Salvatore del mondo. Mentre Gesù Cristo morto in croce fallì lasciando l’umanità immersa nei suoi guai, lui, vero benefattore dell’umanità, risponderà alle aspettative di tutti coloro che ritengono il cristianesimo superato donando un nuovo vangelo e un nuovo Salvatore. Dirà che Gesù Cristo è stato il riformatore dell’umanità, predicando e manifestando il bene morale nella sua vita, mentre lui sarà colui che porterà a tutti gli uomini ciò che è loro necessario. Mentre il Cristo come moralista divise gli uomini secondo il bene e il male, lui li unirà coi benefici che sono ugualmente necessari sia ai buoni che ai cattivi, rappresentando se stesso come quel Dio che fa sorgere il sole sia per i buoni e sia per i cattivi e distribuendo la pioggia sui giusti e sugli ingiusti. Mentre Gesù Cristo ha minacciato il terribile giudizio, il suo sarà un giudizio di clemenza. Il Cristo ha portato la spada, lui porterà la vera pace.
Come rimanere vigili per non essere abbindolati dall’Anticristo? Come prepararsi per riconoscerlo senza rimanere con la mente ottenebrata dal suo fumo satanico ingannatore?
Da quanto detto, è semplice dedurre che il Regno dell'Anticristo si ergerà sulla superbia umana, la madre di tutti i peccati. Guai ai superbi, perché saranno i primi a capitolare cedendo alla chimere del servo del grande Falsario. Per rimanere umili nella fede allora dobbiamo rimanere ancorati ad un baluardo che ci mantenga nell'esercizio di tale virtù.
Quale può essere questo baluardo se non Maria Santissima, l'umile per eccellenza? L'Ancella del Signore, nel Magnificat proclamò che solo in Dio si deve gloriare e rallegrare ogni creatura, poiché egli e solo Lui è tutto il bene e la nostra salvezza: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me»…
Come allora non meditare le parole che proclamò nel Magnificat, Colei che fu proclamata beata perché ricolma di umiltà? Andiamo a scuola da Maria per prepararci alle insidie che verranno meditando il Magnificat, che è un promemoria per rimanere sobri e saldi nella fede, innanzi alle future ubriacature sataniche proposte in un prossimo futuro dall'antico nemico attraverso il suo messia.
Con l’aiuto della Venerabile suor Maria D’Agreda, possiamo meditare così:
«Maria Santissima, celebrò l'equità e la magnificenza dell'Altissimo che guarda agli umili e pone in essi con abbondanza il suo divino amore ed il suo spirito. Confessò, quanto sia cosa degna che le anime ponderino come, per mezzo di questa umiltà, ella conseguì che tutte le nazioni la chiamassero beata e come con la virtù dell'umiltà, anche tutti gli altri umili meriteranno ciascuno nel suo grado, la medesima fortuna. Lodò ancora il nome santo e ammirabile dell'Onnipotente e tutte le misericordie e grazie che le aveva concesso, chiamandole cose grandi, perché nessuna in capacità e disposizione fu piccola, ma tanto immensa, in così grande Regina e signora».
"Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono": «(Tutte le misericordie e le grazie) dalla pienezza di Maria santissima ridondarono a tutto il genere umano, per cui ella fu la porta del cielo attraverso cui salgono e attraverso cui tutti dobbiamo accedere per partecipare della Divinità. La misericordia del Signore attraverso di lei si sarebbe estesa a tutte le generazioni, comunicandosi a tutti coloro che hanno timore di Dio».
Come, allora non ricorrere a Lei, “la Porta del Cielo”, attraverso cui passa la misericordia di Dio, come non consacrarci al suo Cuore Immacolato, per rimanere umili con lei che è lo scrigno immacolato in cui risiede l’Umiltà? Il porto sicuro è Maria santissima.
Maria santissima poi dice: "Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili: ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi".
Suor Maria D'Agreda commenta:
«Per coloro che con superbia non lo temono il potente braccio dell'Onnipotente esercitando la sua giustizia disperde i superbi nei pensieri del loro cuore e li rovescia dai loro troni per collocare su di essi i poveri e gli umili. La stessa giustizia precipitò Lucifero, capo dei superbi, e i suoi seguaci, fuori da quel sublime posto che avevano nella volontà originaria della mente divina e del suo amore, con il quale vuole che tutti siano salvi. Lucifero e i suoi vaneggiarono pretendendo di salire dove non potevano né dovevano. Al loro posto furono collocati gli umili per mezzo di Maria santissima, madre ed archivio delle antiche misericordie. Per questo la clementissima Signora afferma anche che Dio arricchì i poveri ricolmandoli dell'abbondanza dei suoi tesori di grazia e gloria. Quanto a coloro che sono ricchi di stima di sé, di presunzione e di arroganza che riempiono il loro cuore dei falsi beni che il mondo ritiene ricchezza e felicità, l'Altissimo li allontana da sé, lasciandoli privi della verità, la quale non può entrare in cuori pieni di menzogna e falsità».
Rimaniamo dentro il suo Cuore Immacolato per rimanere umili, col santo timore di Dio per non rimanere privi della verità e per essere arricchiti dell'abbondanza dei tesori di grazia e gloria dell'altissimo.
La Santissima Madre, infine disse: "Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre".
Suor Maria D'Agreda, a tal proposito:
«Ha soccorso il suo servo e figlio Israele, ricordandosi della sua misericordia, per insegnargli dov'è la prudenza, dov'è la forza, dov'è l'intelligenza, dov'è la longevità e la vita, dov'è la luce degli occhi e la pace. A lui insegnò la prudenza e la sapienza e la disciplina, nascondendole ai capi delle nazioni e ai potenti che ammassano tesori d'argento e d'oro. Ma l'Altissimo affida la sua misericordia a quelli che sono figli della luce e di Abramo per mezzo della fede, della speranza e dell'obbedienza, perché così promise a lui ed alla sua posterità e generazione spirituale, per il benedetto e fortunato frutto del grembo verginale di Maria santissima».
Rimaniamo con Maria per rimanere con il benedetto e fortunato frutto del suo grembo verginale, Gesù Cristo, il nostro Salvatore.
(Francesco Miridia, lettore e collaboratore)
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