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Nuovi movimenti all'interno della Chiesa e derive scismatiche

Da amicidomenicani
Quesito
Carissimo padre Angelo,
prima di spiegarLe il motivo che mi ha indotto a scriverLe, mi pare doveroso ringraziarLa per il prezioso servizio reso ai fedeli con il Suo lavoro in rete.
Veniamo ora alla questione: all’interno della Chiesa Cattolica sono presenti innumerevoli realtà, che confermano l’universalità di questa istituzione umana e divina. Ho sempre considerato come un segno della presenza dello Spirito Santo la presenza di carismi e spiritualità diversi fra loro: ho conosciuto in particolare quelli salesiani, francescani, gesuiti e benedettini con i relativi movimenti sin da bambino e ne ho apprezzato le peculiarità.
Accanto a questi istituti di vita religiosa “classici” sono fioriti nel secolo scorso movimenti come CL, focolarini e neocatecumenali, nonché organizzazioni sempre più influenti nella Chiesa Cattolica come l’Opus Dei e i Legionari di Cristo. Ho sentito parlare sia bene che male di queste realtà, e non mi hanno mai interessato particolarmente. Ho appreso che al calo vocazionale degli istituti “classici” corrisponde una fortissima espansione di questi ultimi (ad esempio i Legionari di Cristo contano circa settecento membri e più di duemilaquattrocento seminaristi).
Inoltre, Giovanni Paolo II era molto legato all’Opus Dei (prima della sua elezione andò a pregare sulla tomba del fondatore Escrivà, che beatificò appena possibile) e per me questo era garanzia di una sostanziale bontà della prelatura, vista la mia stima del pontefice, nonostante le molte “leggende nere” più o meno vere accumulatesi negli anni.
Da qualche tempo, navigando sulla rete e leggendo libri e riviste che mi sono capitate tra le mani, ho scoperto l’esistenza di associazioni cattoliche come Alleanza Cattolica e TFP, che si dicono tradizionaliste. (Ho scoperto anche che il Cesnur, che ha sede a Torino, la mia città, e il suo fondatore M. Introvigne sono legati a queste). Ho potuto constatare, sulla rete come sulla carta stampata, quanto poco queste associazioni stimino gli istituti religiosi “classici” e siano invece vicine all’Opus Dei e ai Legionari di Cristo, considerate più aderenti alla Tradizione e fedeli al Papa.
In realtà, più che poca stima, è vera e propria diffidenza verso alcuni istituti religiosi e verso il clero diocesano, che si propongono addirittura di “rievangelizzare”.
Una prima domanda che Le vorrei rivolgere è: esiste veramente una rivalità all’interno della Chiesa Cattolica tra queste diverse componenti?
Per completare il panorama, esistono gruppi che si considerano “cattolici integrali”, e si rifanno a posizioni essenzialmente lefebvriane. A Torino hanno una chiesa vicino a casa mia, e sono presenti con l’istituto Mater Boni Consilii in molte città. Questi gruppi fanno capo alla rivista Sodalitium. Ho visitato i siti internet www.sodalitium.it e www.cattolicesimo.eu, in particolare i loro forum. Si definiscono integristi o sedevacantisti, e si rifanno a una certa teoria di Cassiciacum per la quale non riconoscono il Magistero dei papi successivi a Pio XII e i documenti del Concilio Vaticano II. Nei forum non mancano insulti ai danni del Santo Padre Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II, accusati di modernismo, quando non di massoneria e addirittura di essere servitori del maligno, come può constatare Lei stesso facendo un giro sui siti suindicati. Esiste addirittura una sezione del forum dedicata alle “virulenti conseguenze del Concilio”. Non mancano commenti sprezzanti verso Madre Teresa e le apparizioni della Vergine a Medjugorije, considerate troppo ecumeniche, e al grandissimo Paolo VI.
Ora, cosa hanno di cattolico costoro io non lo capisco. Ritengono forse che lo Spirito Santo abbia abbandonato la Chiesa Cattolica dal Concilio in poi, e che sia rimasto soltanto tra loro? Io sarei più portato a credere il contrario, sebbene sono il primo a denunciare come alcune interpretazioni, però abusive e del tutto discostate dall’intento dei padri conciliari, siano state perniciose per la Chiesa.
In particolare Le vorrei rivolgere le seguenti domande:
1) costoro sono in comunione con la Chiesa Cattolica, come dicono di essere, o sono stati scomunicati con sentenza o latae sententiae per le posizioni che hanno assunto? Se i papi successori di Pio XII e il Concilio Ecumenico Vaticano II, nell’ambito del loro Magistero, hanno fatto ricorso all’infallibilità, tutti coloro che non li riconoscono si pongono fuori dalla Chiesa Cattolica in automatico perchè non accettano i loro apporti alla fede; è corretto?
2) quale attendibilità ha la teoria di Cassiciacum? è possibile in qualche caso non accettare il Magistero di un Papa (se dichiara di voler definire una norma di fede con infallibilità)?
3) come si devono porre i fedeli verso questi fratelli? E la Messa che dicono loro in latino è valida o no?
Cristo si fa davvero pane e vino nelle loro celebrazioni?
4) un religioso mio amico mi ha confessato di essere preoccupato sia per il fenomeno dei movimenti e di Opus Dei e L.C. che per questi “cattolici integrali” (io li definirei integralisti, ma non so se cattolici):
Lei cosa ne pensa del loro ruolo nella Chiesa e come vede il futuro?
Mi rendo conto di essere stato troppo lungo e mi scuso per questo. La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicarmi e La ricordo nella preghiera. Buona domenica! Antonio.
Risposta del sacerdote
Caro Antonio,
ti ringrazio anzitutto per la stima che ci hai manifestato.
1. È un gran bene che nella Chiesa vi siano nuovi movimenti e istituti di vita consacrata. Lo Spirito Santo non cessa di animare la sua Sposa e di far fiorire nuovi rampolli che rispondono alle particolari peculiarità di ogni tempo.
2. Io dico sempre bene dei nuovi movimenti approvati dalla Chiesa e ne ringrazio Dio.
3. Non è bello che tra i vari ordini, antichi e nuovi, vi sia antagonismo. Siamo tutti a servizio del medesimo Re e non dobbiamo pensare che tutti debbano servirlo come lo serviamo noi.
4. Non mi scandalizzo però se vengo a sentire che tra antichi e nuovi c’è qualche rivalità. Ognuno vuole la sua fetta di visibilità e poi siamo persone umane, limitate.
Tuttavia, al di là di qualche sensibilità diversa, non dobbiamo scomunicarci a vicenda né dobbiamo avere la pretesa di pensare che il nostro modo di vivere la vita cristiana sia l’unico. Qui ci vuole un pizzico di umiltà da parte di tutti.
5. Tuttavia nella nuova galassia di movimenti e istituzioni ecclesiali non vanno annoverati quelli legati a Lefebvre e a Sodalitium. Questi sono scismatici, e cioè fuori della Chiesa Cattolica. E c’è da augurarsi che non siano eretici.
Costoro sono presi da un grande spirito di superbia perché fanno del loro pensamento la Regola della fede, mentre questo Cristo l’ha garantito solo per Pietro: “Et tu aliquando conversus, confirma fratres tuos” (“Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli”)” (Lc 22,31-32).
Il compito di confermare nella fede non ce l’hanno quelli di Sodalitium o quelli di Lefebvre, ma ce l’ha Pietro e chi è suo legittimo successore, il papa.
6. La Tesi di Cassiciacum intende affermare che un Papa, dal momento che è eretico, non è più Papa.
Ma qui sta il punto: chi lo decide se è il Papa l’ultimo a dirimere la questione e ad avere le chiavi del Regno dei cieli?
Noi sappiamo a priori che non vi sarà mai un Papa eretico. Cristo l’ha garantito: “Le porte degli inferi non prevarranno” e “tu conferma i tuoi fratelli”.
7. La Messa celebrata dagli scismatici è valida, ma è celebrata illecitamente e pertanto commettendo peccato grave. E altrettanto fa chi vi partecipa.
Il nostro rapporto con loro deve essere quello indicato da San Giovanni nella sua seconda lettera: “Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo, poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse” (2 Gv 2,10-11).
Questo tagliare i rapporti non significa escluderli dal nostro affetto e dalla nostra preghiera, ma è un atteggiamento di rimprovero per loro, perché rientrino in sé, come fa una madre che per qualche momento mostra al figlio il viso imbronciato perché capisca il male che ha fatto.
Credo così di aver risposto a tutte le tue domande.
Ti ringrazio per la fiducia, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo