Telebene, la televisione spirituale cristiana, presenta: San Giovanni della Croce e la Mistica dell’Amore di Cristo.
In questo mese di luglio 2025, Telebene, la televisione spirituale cristiana, intende proporre tutta una serie di video dedicati alla riflessione sulla Mistica Sponsale, il cui tema di fondo è: Gesù Cristo, Figlio di Dio Benedetto, Sposo della Chiesa e di ogni anima che lo accoglie nel suo cuore.
Proseguendo il nostro itinerario di ricerca dedicato alla MISTICA DI GESÙ, oggi consideriamo la vita, la spiritualità, e la Mistica di Colui che è stato chiamato espressamente Doctor Mysticus: Juan de Yepes Álvarez, conosciuto, successivamente, col nome carmelitano di Giovanni della Croce.
Nasce il 1542 a Fontiveros, in una famiglia caduta in povertà per la morte del padre. Nel 1563 entra nel Carmelo di Medina del Campo, dove è ordinato sacerdote quattro anni dopo: nel 1567.
Nello stesso anno incontra Teresa d’Avila, abbracciando, quindi, la riforma carmelitana e fondando a Duruelo, l’anno successivo, il primo convento riformato dei carmelitani scalzi.
Nel mese di dicembre 1577, a causa di un conflitto di autorità fra l’ordine e la riforma, Giovanni della Croce viene catturato ad Avila e trasferito segretamente a Toledo, dove i superiori carmelitani, non riformati, lo giudicano come ribelle, rinchiudendolo nella cella-carcere del locale convento, riservandogli, peraltro, un trattamento molto duro.
Ma, le estreme condizioni di sofferenza, non lo frustrano, tanto che la terribile prova vissuta da recluso nel convento carmelitano di Toledo è pregna di intense esperienze mistiche, che lasciano una traccia profonda nei suoi scritti: poesie che restano capolavori della letteratura spagnola, come le Romanze, la poesia del Cantico, e quella della Fonte.
Le sue opere principali sono: La salita del monte Carmelo, la Notte oscura, il Cantico spirituale, la fiamma viva d’amore. Mentre le prime due “propongono il versante esigente dell’itinerario spirituale, le altre due, Cantico spirituale e Fiamma viva d’amore, ne descrivono invece l’aspetto attraente e ridente. Sono le due facce di una stessa medaglia, non si può accettare l’una e rifiutare l’altra” .