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Festeggiamenti in onore di San Benedetto il Moro.

San Benedetto da San Fratello S. Benedetto Massarari, religioso O.F.M. (1526-1589) - 4 aprile
Religioso O.F.M. Benedetto Massarari, detto anche Benedetto da San Fratello, nasce tra il 1524 e il 1526 a San Fratello (ME); i suoi genitori Cristoforo e Diana Larcari erano cristiani, discendenti da schiavi negri portati dall'Africa, forse dall'Etiopia.
Sin da piccolo si mise in mostra per la sua volontà di solitudine e di autopenitenza che gli fecero guadagnare il soprannome di ‘il santo moro’, nonostante venisse maltrattato dai coetanei per il suo atteggiamento.
A diciotto anni lasciò la casa di famiglia lavorando per conto suo e cominciò anche ad aiutare i poveri.
All'età di ventuno anni entrò nell'eremo di Santa Domenica, a Caronia (ME), nei pressi del suo paese natale, ma presto dovette lasciarlo insieme al confratello Girolamo Lanza a causa del continuo viavai di gente che veniva per chiedere miracoli al frate di colore. Quindi Benedetto e Girolamo si recarono prima alla Platanella e poi alla Mancusa, tra Partinico e Carini, ma anche in questi luoghi accorrevano numerosi fedeli e pertanto i due cercarono di nascondersi sul monte Pellegrino, presso Palermo. Per un anno e otto mesi circa Benedetto andò presso il santuario della Madonna della Dayna, a Marineo, ma successivamente tornò sul monte Pellegrino.
Alla morte del fondatore dell'eremo di Santa Domenica, Girolamo Lanza, venne eletto superiore dai confratelli, nonostante il suo analfabetismo. Nel 1562 il papa Pio IV (Giovanni Angelo Medici, 1559-1565) cancellò l'istituto religioso e i confratelli dovettero cercare ospitalità in altri conventi. Benedetto, invece, fu inviato dapprima al convento di S. Anna di Giuliana, dove rimase quattro anni, poi al convento di S. Maria di Gesù a Palermo dove rimase fino alla morte.
Inizialmente lavorò come cuoco, poi divenne superiore del convento nel 1578, successivamente lavorò con i novizi ed infine tornò a fare il cuoco.
Secondo la tradizione compì numerosi miracoli; ebbe fama di santità anche da vivo, tanto che molti ecclesiastici, teologi ed addirittura il viceré si affidavano al suo consiglio prima di prendere decisioni importanti.
Nel mese di febbraio del 1589 fu colpito da una grave malattia e di lì a poco morì, il 4 aprile, presso il convento francescano di Santa Maria di Gesù, in fama di santità.
Il 15 maggio del 1743 Papa Benedetto XIV (Prospero Lorenzo Lambertini, 1740-1758) lo beatificò rendendone possibile il culto. Fu canonizzato il 24 maggio 1807 da papa Pio VII (Barnaba Chiaramonti, 1800-1823).
Le sue reliquie sono custodite nella Chiesa della frazione di Santa Maria di Gesù a Palermo, nel suo paese natio San Fratello e nel paese di Acquedolci.
Molto venerato già in vita, la sua devozione si diffuse specialmente in Sicilia dove diviene compatrono, insieme a Santa Rosalia, di Palermo, nel 1713, patrono di San Fratello sua città natale e patrono di Acquedolci, paese nel quale la Chiesa Madre e la Parrocchia sono a lui dedicate. Anche in Spagna e soprattutto in Sudamerica viene riconosciuto come santo protettore delle persone di colore.
Per approfondimenti:
>>> San Benedetto il moro da San Fratello

Fonte principale: it.cathopedia.org/(“RIV./gpm”).
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Festeggiamenti in onore di San Benedetto il Moro.
martina18
Che bello!!!! È il mio paese. Il paese delle mie origini, della mia famiglia. Mia mamma si chiama Benedetta in onore di questo grande santo. Mi sono commossa. Grazie!
Irapuato
Auguri!
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Festeggiamenti in onore di San Benedetto il Moro.