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Le apparizioni ed il messaggio di Lourdes - Conferenza. 1858: nel bel mezzo dell’Atlantico, tra i flutti senza posa delle acque che dividono i continenti, due navi si incontrano, la gigantesca US …Altro
Le apparizioni ed il messaggio di Lourdes - Conferenza.

1858: nel bel mezzo dell’Atlantico, tra i flutti senza posa delle acque che dividono i continenti, due navi si incontrano, la gigantesca US Niagara che viene dall’America e la maestosa Agamemnon, dal Regno Unito. Fra l’una e l’altra portano un peso di 2.600 tonnellate: il cavo del telegrafo che deve unire i due Paesi anglosassoni. È piena estate e tra il sudore e la speranza, i tecnici srotolano e uniscono il filo, dopo due tentativi falliti e un mucchio di soldi investiti dalla Atlantic Telegraph Company. A un certo punto una balena colpisce la Agamemnon ma senza far danni. Questa volta le cose sembrano volgersi al meglio, il cavo viene posato e nel giro di qualche giorno la regina inglese invia le sue congratulazioni al presidente americano James Buchanan. Novantotto parole, sedici ore e mezza per attraversare l’oceano. La risposta arriva in dieci ore, per quasi 150 parole. Molto più tempo del previsto. Alla fine in un mese si riescono a scambiare 400 messaggi e poi la linea telegrafica va fuori uso. Il progetto viene rimandato.

1858: un boato esplode, nel bel mezzo del secolo che ha visto affannarsi a dettare ideali il liberale Toqueville e il prete ribelle Lamennaies, il libertario Proudhon e il socialista libertino e nemico della famiglia Fourier. Lo scoppio ricapitola e porta con sé tutte queste idee. È il boato dei cinque ordigni a mano a innesco con fulminato di mercurio, piene di chiodi e ferro, che il mazziniano Felice Orsini scaglia contro la carrozza di Napoleone III a Parigi. Dodici morti e 156 feriti, il mattatoio dei rivoluzionari è servito, ma si tratta di povera gente che passava di lì. L’imperatore caro ai francesi sopravvive grazie alla blindatura dell’abitacolo. E presto la giustizia delle ghigliottina aggiunge la testa di Orsini e dei suoi complici al novero dei morti.

In questo 1858, nel bel mezzo dei Pirenei, la Madonna sembra rispondere ai progetti umani con il suo mistico telegrafo. A Lourdes, un piccolo centro che si avvantaggia dei traffici commerciali al confine tra Francia e Spagna. Non una città, ma nemmeno uno sperduto villaggio. Un luogo tranquillo della Francia profonda, dove si parla patois, si lavora sodo e la gente non ha tempo da dedicare alle proteste di piazza.

Bernadette Soubirous viene da una famiglia speciale: erano benestanti proprietari di un mulino finiti a vivere in un bugigattolo umido e buio, eppure non solo il sorriso non manca in famiglia, ma quando l’ingiusto arresto di suo padre François sconvolge tutti, è proprio allora che si uniscono ancor di più.

L’11 febbraio Bernadette, appena quattordicenne, va a fare un po’ di legna da vendere per aiutare i suoi. Ha timore di bagnarsi i piedi e i vestiti tra le fredde acque del ruscello di fronte alla grotta di Massabielle. Ma alla paura del freddo in un attimo si sostituisce uno stupore mai provato prima quando vede una giovanetta d’aspetto regale in un bianco splendente in alto sulla grotta. Lontano dai balzi della tecnica e dalle violenze dei socialisti, è qui che il volere di Dio decide di fare la storia.

Le apparizioni

Dalle labbra della beneficiaria delle apparizioni di Maria Immacolata abbiamo ricevuto la un racconto sintetico delle apparizioni in una lettera da lei indirizzata al padre Gondrad nel 1861:

«Un giorno andai con altre due bambine sulla sponda del fiume Gave, per raccogliere legna, quando udii un rumore. Guardai verso il prato, ma vidi che gli alberi non si muovevano affatto. Allora alzai la testa, guardai la grotta e vidi una Signora tutta bianca. Indossava una tunica bianca e un nastro azzurro, e sopra ognuno dei suoi piedi aveva una rosa di un colore tra il bianco e il giallo, dello stesso colore del suo rosario.

Vedendola, mi sfregai gli occhi, credendo di ingannarmi; misi le mani nel borsellino, dove trovai il rosario. Cercai anche di fare il segno della croce ma non riuscii ad alzare la mano alla fronte, perché mi cadde senza forze. Quando quella Signora si segnò, provai anch’io, anche se mi tremava la mano, e ci riuscii. Allo stesso tempo, iniziai a recitare il rosario, mentre la Signora sgranava il suo rosario, senza muovere le labbra. Quando terminai il rosario, la visione svanì.

Vi ritornai la domenica, mossa da una forza interiore. Quella Signora non mi parlò fino alla terza volta e mi chiese se desideravo venire a vederla per quindici giorni. Io le risposi di sì. Lei aggiunse che dovevo dire ai sacerdoti di costruire una cappella in quello stesso luogo; e dopo mi invitò a bere alla fonte. Poiché non vedevo alcuna fonte, mi diressi al fiume Gave, ma Lei mi indicò che non si riferiva a questo e con il dito mi segnala la fonte. Mi avvicinai e trovai solo poca acqua fangosa. Avvicinai la mano ma non potei raccogliere neppure una goccia. Allora iniziai a scavare e finalmente potei raccogliere un poco d’acqua, la gettai tre volte e alla quarta riuscii a bere. La visione sparì.

Tornai per quindici giorni e la Signora mi apparve ogni giorno eccetto un lunedì e un venerdì, insistendo che dovevo dire ai sacerdoti di costruire una cappella in quel luogo, che dovevo pregare per la conversione dei peccatori e dovevo recitare il rosario tutti i giorni. Molte volte le chiesi chi era, ma Lei si limitava a sorridere dolcemente. Finalmente, alzando le braccia e con gli occhi rivolti al cielo, mi disse: “Sono l’Immacolata Concezione”»[1].


Le apparizioni a Bernadette furono in tutto 18, tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858. La Vergine Maria indossava una fascia azzurra che cadeva un po’ più in basso delle ginocchia. Aveva un rosario che pendeva dal suo braccio destro. La catena del rosario era gialla, con i grani bianchi e grandi. La Vergine le sorrise in ripetute occasioni.

Durante la prima apparizione, quella dell’11 febbraio, la Madonna non disse alcunché. Ella si segnò maestosamente con il segno di Croce, seguita da Bernadette nel gesto. Pregarono insieme il Rosario. Al termine della Corona, la Vergine Santa disparve.

Ella rivolse per la prima volta la parola alla piccola veggente durante la terza apparizione (18 febbraio): «Volete avere la cortesia di venire qui per quindici giorni?». Dopo la risposta affermativa della piccola Soubirous la Madonna riprese: «Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro».

Alla sesta apparizione le sorrise, ma poco dopo pianse amaramente, dicendole: «Prega Dio per i peccatori».

Nell’ottava apparizione disse con tono grave: «Penitenza, penitenza, penitenza». Il giorno seguente esplicitò il messaggio della penitenza chiedendo alla veggente di compiere alcune mortificanti pratiche penitenziali: camminare sulle ginocchia fino in fondo alla grotta; baciare la terra della grotta; mangiare delle erbe amare; raspare il suolo e, per tre volte, provare a bere acqua fangosa, sorbirne un po’, poi sputarla; prendere del fango tra le mani e sfregarselo sul viso.

Il 4 marzo la Madonna chiedeva la costruzione di una cappella dove ci si recasse in processione e dove fiorisse la vita di Fede e Lei potesse consolare i suoi figli sofferenti: «Dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella». È un messaggio per i sacerdoti. Questa volta Bernadette deve andare dal curato di Lourdes, l’abbé Peyramale, che, prima di esaudire la richiesta, vuole conoscere il nome della Signora.

Il 25 marzo, così, si ha la grande svolta. La Madonna rivela il suo nome: «Io sono l’Immacolata Concezione», confermando così il dogma dell’Immacolata Concezione definito da papa Pio IX nel 1854.

Nell’ultima apparizione del 16 luglio1858, le sorrise con il più bello dei suoi sorrisi e in quello stesso luogo, due anni prima della morte di Bernadette, il 16 luglio 1876, si inaugurava a Lourdes il convento delle suore Carmelitane di clausura, chiamato “Il Carmelo del sorriso”.

A più riprese, nel corso delle apparizioni, Bernadette dovette subire stressanti interrogatori e minacce da parte delle autorità, ma uscì sempre vittoriosa da ogni confronto per la sua limpidezza e sincerità e per la forza della verità che risplendeva in lei.

Lourdes è uno dei santuari mariani più visitati nel mondo. Tutti gli anni centinaia di migliaia di pellegrini vanno a prostrarsi ai piedi della Vergine e molti ammalati guariscono. Una commissione internazionale di medici esamina i possibili miracoli e, fino ad ora, ha approvato 65 casi come scientificamente inspiegabili. Nel solo anno 1972 si registrarono nell’archivio medico 5.432 guarigioni.

Bernadette era estasiata dalla presenza e dall’amore della Vergine Immacolata e una volta scrisse:

«La Vergine è bella, tanto bella che chi la vede una sola volta desidera morire per poterla rivedere, tanto bella che quando la si è vista non ci può essere un cuore capace di amare qualcosa della terra».

Questo amore estasiato è anche la grazia che osiamo chiederLe perché l’amore all’Immacolata è il Paradiso sulla Terra perché Lei è i Paradiso di Dio:

«Maria è il paradiso di Dio e il suo mondo ineffabile, in cui il Figlio di Dio è entrato per operarvi meraviglie, per custodirlo e compiacersi. Ha fatto un mondo per l'uomo pellegrino: è il nostro; ha fatto un mondo per l'uomo beato, il paradiso; ma ne ha fatto un altro per sé e gli ha dato il nome di Maria. Questo è un mondo sconosciuto a quasi tutti i mortali della terra e incomprensibile a tutti gli angeli e i beati del cielo, che per l'ammirazione che provano nel vedere Dio così elevato e distante da loro, così segregato e nascosto nel suo mondo, la divina Maria, gridano giorno e notte: "Santo, Santo, Santo!"» (san Luigi M. Grignion de Montfort, Il, Segreto di Maria, n. 19).

Note:

[1] Riportata da A. Peña, Apparizioni mariane, pp. 19-20.