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zagormau
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Essere santi è fare la Volontà di Dio, cercarla in tutto, e accettarla qualunque essa sia. Chi non accetta di fare la Sua volontà gli lega le mani. LA SANTITÀ Figlia, ti ho messo in questi giorni in …Altro
Essere santi è fare la Volontà di Dio, cercarla in tutto, e accettarla qualunque essa sia. Chi non accetta di fare la Sua volontà gli lega le mani.

LA SANTITÀ

Figlia, ti ho messo in questi giorni in relazione con diverse persone di una santità non comune, perché tu possa capire, e apprezzare come la santità non è un fatto sorpassato, ma tutt'ora reale.
Dio coltiva la santità nel mondo, vuole la santità e la sua Chiesa ne è la maestra. In essa vi furono, vi sono e vi saranno dei santi. Perciò una delle sue prerogative è d'esser santa.
Vi saranno sempre santi in tutti i tempi, in tutti i luoghi della terra, in ogni categoria di persone e di ogni età. Anche se la loro santità rimarrà nascosta, se ne avvertirà il profumo, se ne vedranno le conseguenze.
Il cuore del santo è come una fornace ardente che emana calore altissimo. Chi lo avvicina ne sente gli effetti. Dovunque passa o va, suscita calore e vita.
L'amore di Dio vero è come un fiume dirompente che trascina ogni cosa con sé. L'amore di Dio vero, non disgiunto perciò dall'amore del prossimo, non può stare inattivo. Dove c'è un'anima da salvare, il santo che possiede questo amore è la di persona o con il desiderio.
Dove c'è il povero da soccorrere, il malato da consolare, il peccatore da convertire, il santo vola o con il pensiero o con l'aiuto morale o per mezzo della preghiera.
La santità è ardente, efficace, generosa. Non conosce ostacoli, perché tutti li supera. Non urta nessuno, ma gli altri avvertono il contrasto, si accorgono del dislivello.
Il santo viene chiamato un esaltato, un esagerato, un fanatico. Il demonio lo odia e gli assalti più potenti li rivolge a lui. Il demonio sa quanto bene può seminare nel mondo; perciò lo tiene di mira, gli tende dei lacci e dei tranelli, che Io l'aiuto a scoprire e a sventare.
Il santo è una mia copia perfetta. Dove passa si sente «il buon odore di Cristo». Egli è come un vangelo vivente, dove tutti possono leggere, dove tutti hanno da imparare, da riflettere.
Il santo è un tacito rimprovero a chi non fa bene, al peccatore: per cui molte volte è perseguitato, odiato, calunniato e deriso. Io permetto che soffra per provare la sua santità. Io lo amo di un amore tenerissimo, lo tratto da amico, gli svelo i miei segreti più reconditi. Gli parlo di Me, gli do i miei desideri e lo faccio partecipe dei miei dolori.
Egli non può vivere lontano da Me, sa quanto sono acerbi i miei dolori; perciò non vuol vivere nell'allegria, ma vuol essermi vicino nel patimento e sulla croce.
Il santo sente il dolore, ma gioisce e gusta le prove della vita più di quanto i gaudenti del mondo gustino i divertimenti della loro vita dissipata e di peccato.
Il soffrire si trasforma in una gioia così intensa che non teme di soffrire per testimoniare l'affetto che lo unisce a Me.
Ti ho fatto una piccola apoteosi della santità di cui la Chiesa è madre, maestra e guida. Essa ha ricevuto da Me i mezzi di santità: i Sacramenti che producono e aumentano la grazia. La dottrina che ho dato in deposito alla mia Chiesa è l'insegnamento pratico per raggiungere la santità.
Ricorda bene, figlia cara, che la Chiesa ha un'immensa fioritura di Santi. Ma Io ne faccio scaturire anche in altre religioni, fra persone che non mi conoscono, ma che amano Dio e il prossimo in modo veramente meraviglioso. Praticano la carità fino all'eroismo, pronti a sacrificare la vita per i loro fratelli, vivono uniti all'anima della Chiesa e raggiungono alte vette di santità.
Vedrai in Paradiso quante sorprese di santità in anime che non hanno conosciuto le verità della fede, ma che hanno vissuto secondo la legge che Dio ha messo nella loro anima. Vedrai queste anime avere una gloria superiore a tanti cristiani, che hanno ricevuto l'abbondanza delle grazie ma a cui non hanno corrisposto.
Rianimatevi, figli miei! Desiderate la santità, non come una vaga chimera, ma come un ideale, come una vetta da raggiungere e a cui potete arrivare. Non è una strada nuova che dovete percorrere, ma vi è stata segnata da Me e da milioni di Santi che vi hanno preceduti.
Sono le schiere dei Martiri, dei Vergini, dei Confessori. Sono le vostre mamme e papà santi, che hanno avuto una fede incrollabile nella mia parola, un'osservanza ineccepibile dei miei insegnamenti e che hanno seminato di bene la vita, che coronarono con una santa morte!
Su queste orme, tenendo fra le vostre mani la mano della Regina di tutti i Santi, camminate spediti, figli miei, nella via della santità.
Rialzatevi a ogni caduta, chiedendomi perdono e aiuto; poiché non è il cadere che mi addolora tanto, ma lo scoraggiamento. Io conosco la vostra natura e la vostra debolezza, misuro le vostre forze e godo di perdonare e di aiutare i miei figli.
L'umiltà nel riconoscere la propria debolezza e la prontezza nel far ricorso alla mia misericordiosa bontà è ciò che vi attira grazia su grazia e l'aiuto per crescere in quella santità a cui tutti siete chiamati.
Figlia mia, aggiungi ancora questo: essere santi è fare la mia Volontà, cercarla in tutto, e accettarla qualunque essa sia.
Chi non accetta di fare la mia volontà mi lega le mani; cosicché tutte le grazie che avrei desiderato concedere e la grazia che avrei voluto dare o aumentare, restano in Me e non posso farle passare in chi si ribella al mio volere o sceglie la sua anziché la mia volontà.
Non avere timore di nulla, figlia mia. Il mio volere trionferà sempre su tutti e su tutto. Resta sempre a mia disposizione e sta tranquilla.

PENSIERI E RIFLESSIONI CON GESÙ - Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia