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zagormau
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COME MADRE DI DIO HO DEI DIRITTI E DEI DOVERI 18 Dicembre 1977 Figli diletti, la pace sia con voi ora e sempre! Oggi la Chiesa festeggia la mia maternità divina, che tanto contrasto ha suscitato tra …Altro
COME MADRE DI DIO HO DEI DIRITTI E DEI DOVERI

18 Dicembre 1977

Figli diletti, la pace sia con voi ora e sempre! Oggi la Chiesa festeggia la mia maternità divina, che tanto contrasto ha suscitato tra i cristiani; eppure, è una grande verità che dovrebbe dare consolazione a tutti i fedeli.
Essere Madre di Dio significa, non già che Dio abbia avuto vita da una creatura, ma che, avendo io dato vita a Gesù, Figlio di Dio, divenni Madre di Lui, come Uomo e come Dio. Vi spiego! Quando voi dite di essere madre di un figlio, non dite: sono mamma del corpo! L'anima è spirituale e di creazione divina, ma il corpo, unito all'anima, forma l'uomo, perciò ogni mamma può dire che ha dato vita all'uomo. Così è la mia maternità divina. Se dividete l'anima dal corpo, avete la morte. Se dividete il Figlio di Dio dal figlio dell'uomo, non avete più Gesù.
La mia maternità divina mi dà dei diritti e dei doveri, e ve li espongo. Come Madre di Dio, ho dei diritti sul suo cuore, quelli che ogni mamma ha sul cuore del proprio figlio. Se però molte mamme piangono perché non sono capite, amate e aiutate dai propri figli, questo non può avvenire per me, poiché Dio è la bontà, l'amore, la misericordia, la sapienza infinita. Io lo amo con tutte le mie forze, e Dio mi ricolma del suo amore e dei suoi doni infiniti, e mi dona ciò che in grado infinitamente superiore è nel suo cuore, per cui, se posso contenere nel mio tanta bontà, tanta sapienza, tanta misericordia, è solamente per un miracolo della provvidenza di Dio. Questo diritto mi rende Tesoriera di grazie, poiché il mio cuore diventa come uno scrigno d'oro in cui si racchiude ogni bene.
La maternità divina mi dà anche dei doveri, che gli uomini non arriveranno mai a capire nella loro immensità, poiché diventa un mistero dell'onnipotenza di Dio. Dio infatti ama tutti gli uomini, buoni e cattivi, e, se desidera di essere amato e servito, è soltanto perché vuole di tutti la felicità. Ma chi può amare più di quanto una mamma ami i propri figli? L'amore materno è portato come esempio di eroismo. Anche Gesù, parlando del suo amore, si paragona ad una madre. Ebbene, la maternità di Dio mi dà autorità e doveri verso tutti e ciascun uomo.
Il desiderio di felicità di Dio, a loro riguardo, è pure mio. Io ho il dovere di seguire queste creature nel corpo e nello spirito come una vera mamma, e di procurare a ciascuno quegli aiuti che lo farà salire e meritare la vita eterna.
L'applicazione dei meriti della passione e morte del mio Gesù avviene nel Battesimo, ed io, come Madre della divina grazia, sono presente per accogliere fra le mie braccia il neobattezzato, che viene in quel momento inserito nell'albero della vita. Così, la linfa divina circola in quelle anime che vengono elevate ad una vita soprannaturale, e si compie in esse la trasformazione dell'umano nel divino.
Figli, io sento quel dovere di assistenza e di amore come un comando, ma anche da parte dei figli occorre il dovere di corrispondere e di collaborare! Io vi sono Madre, e la maternità divina mi impegna. Voi mi siete figli, e questa verità impegna la vostra vita a mantenere quei legami che sono preziosi agli occhi di Dio ed ai miei occhi.
La grazia, figli! Questo dono di Dio che vi rende suoi figli, deve essere mantenuto nell'anima vostra, se non volete essere figli ribelli e spezzare quei legami che legano il figlio alla Mamma!
Quando una mamma compie fedelmente i suoi doveri, gode nella maternità e, quando le nascite si moltiplicano, sente il cuore come dilatarsi e si moltiplica anche l'affetto.
Così avviene anche per me. Se fosse però un fatto puramente umano, avrebbe un limite. Oh, ringraziate il Signore che, per mezzo della divina maternità, non ha posto nessun limite, né di spazio, né di numero, alla mia figliolanza! I figli di Dio sono pure miei, sono affidati alle mie cure; e il mio amore per ciascuno, già per sé stesso immenso, viene continuamente espresso e manifestato, e sembra smisuratamente aumentare quando un'anima mi dimostra, con tante piccole affettuosità e sacrifici, di amarmi.
L'amore è come una calamita che attira l'amore. Provate, figli, a darmi tutto quel poco che potete di buona volontà, e vedrete compiersi miracoli d'amore. Provate ad abbandonarvi con fiducia e speranza alle mie cure, e vedrete quante cose meravigliose io saprò compiere in voi. Provate a darmi con tutto il cuore il vostro grazie per quanto vi capita nella vita. Provate a non trasformare in tragedie quei piccoli o grandi sacrifici a cui venite sottoposti, e vedrete quanta gioia io darò al vostro cuore. Provate, figli, a vedere la mia maternità proiettata nei secoli fino all'eternità, e potrete gioire con me perché veramente sentirete tutte le genti proclamarmi beata.
Se poi vorrete, per quanti mi bestemmiano, negano i miei attributi e non vogliono riconoscermi come Madre di Dio e loro, darmi riparazione, il mio grazie sarà così sentito che farà vibrare coi vostri cuori tutti i santi del paradiso.
Figli, la Madre di Dio vi benedice e vi ama. Arrivederci.

MARIA MADRE E MAESTRA 22. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia