Combattimento spirituale: le tentazioni e le falle

L'azione ordinaria del demonio è assai più pericolosa della sua azione straordinaria. Primo, perchè essendo ordinaria è molto più presente, secondo perchè è con questa che fa il maggior numero di vittime. Per azione ordinaria intendo parlare della tentazione, per straordinaria intendo riferirmi a possessione, vessazione, ossessione e quant'altro. Bisogna imparare a discernere i pensieri che lui ispira. Mettiamoci bene in testa che questa sua azione è costante e martellante! Suscita, detto in poche parole, pensieri negativi e se la persona apre le porte a questi pensieri assecondandoli o peggio dandogli corpo, commette il peccato. La tentazione in fondo è un semplice pensiero volto a far commettere all'uomo il male. Una volta commesso questo male si insinua nella vita di chi lo ha commesso ma anche delle altre persone. Giovanni Paolo II scrive nella Reconciliatio et Paenitentiae che anche un solo peccato di pensiero - quanto di più intimo e occulto ci possa essere a terze persone - provoca danni in tutta la Chiesa. Parole che pesano decisamente! Bisogna imparare a capire quando un pensiero viene dal diavolo. L'albero si riconosce dai frutti che dà. Non si raccoglie uva dai rovi. Se un pensiero è maligno produrrà, se assecondato, male. C'è da dire che questa azione satanica non avrebbe alcun potere di agire nella vita degli individui se questi fossero abbastanza abili da chiudere le porte al demonio in ogni suo tentativo di assalto. Il più delle volte purtroppo abbiamo le difese abbassate. Un tempo si parlava di chiesa "Militante" riprendendo S. Paolo, oggi si parla di chiesa "pellegrinante". Due concezioni diverse dalle conseguenze evidenti. La vita umana è una lotta continua, senza pause o tregue. Non si scende a patti con i nemici perchè vogliono la nostra anima! Padre Pio innumerevoli volte esortava a non lasciare spazi vuoti nella giornata senza riempirli con la preghiera, perchè si rischiava di lasciare spazi dove satana poteva mettere radici e cosi riuscire a penetrare le difese delle persone, alzate grazia ai sacramenti e agli avvertimenti dei predicatori. Il pensiero arriva a concretizzarsi quando la persona lo incarna. Prima però questo pensiero ha trovato una falla, da cui è riuscito a insinuarsi. Bisogna chiudere le falle! Chiudere tutte le porte! La prudenza è virtù cardinale: non possiamo essere avventati, imprudenti, superficiali. "Valutate ogni cosa e tenete ciò che è buono" (S. Paolo). Per valutare occorre fermarsi e ragionare: "perchè ho avuto questo moto di ira verso quel fratello? Eppure lui non mi ha fatto niente di male. Da dove viene dunque questa rabbia che provo?" Ancora: "Perchè quando prego mi viene da sbadigliare, mi annoio subito? Perchè la mente viene presa da mille cose cosi che non riesce più a concentrarsi su Dio e sul dialogo con Lui?" Potremmo continuare all'infinito credo! Non siamo più abituati a fermarci, presi come siamo da mille e mille impegni ogni giorno. Non è sbagliato pensare che tutto questo correre è gradito al demonio, perchè cosi facendo il rapporto con Dio ne risentirà automaticamente. Dio parla nel silenzio infatti, e solo nel silenzio si avverte la sua voce. Il diavolo ama quando l'uomo non riesce a fermarsi, quando non trova tempo per pregare. Senza preghiera infatti l'uomo è disarmato e lui può attaccare senza temere reazioni. Il cielo stesso senza la preghiera dell'uomo, non può venire in suo aiuto. La preghiera è la più tremenda nemica del demonio. Senza di essa tutto è perduto, con essa tutto può essere guadagnato, inclusa la vita eterna.