Cari in Cristo, La Chiesa è Divina e le norme divine valgono per tutti,nessuno escluso. Lo Spirito di disobbedienza verso le norme ecclesiali,la dottrina cattolica e il diritto canonico è un vento che …Altro
Cari in Cristo,
La Chiesa è Divina e le norme divine valgono per tutti,nessuno escluso. Lo Spirito di disobbedienza verso le norme ecclesiali,la dottrina cattolica e il diritto canonico
è un vento che impedisce alle anime di santificarsi e tendere alla via della salvezza eterna in Gesu' Cristo. In questo tempo di confusione,secondo alcuni,
-Benedetto XVI sarebbe stato un antipapa predetto da secoli.
- Si puo' consacrare privatamente un Vescovo,pur amando il rito vetus,rigettando il Concilio Vaticano II,
-Dopo la morte di PIO XII tutti gli altri sono stati falsi papi che hanno insegnato dottrine contrarie alla fede cattolica
-la scomunica è una grazia lo stesso.

Partiamo in ordine per fare giusto ordine. Benedetto XVI non porta alcun significato numerico con la scritta seiseisei,e sopratutto non è stato un antipapa. Definire Benedetto XVI un antipapa dinanzi alla grave crisi spirituale nella Chiesa,è allontanarsi dalla Carità e non riconosere la Chiesa Cattolica Apostolica Romana con il …Altro
Gli Eletti del Signore condivide questo
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Francesco, da prete ad attivista Lgbt: “Non accettavo di essere gay, mi sono innamorato in Chiesa”
L'ex prete: "Sapevo di essere gay, vivevo il sacerdozio come un'espiazione. Parole del Papa? Sollevano il tema del clero con la doppia vita" - Il Fatto Quotidiano
[..]Sarete in grado di rimanere nella verità solo se ascolterete con amore e umiltà le parole del mio primo amato figlio, Papa Giovanni …Altro
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L'ex prete: "Sapevo di essere gay, vivevo il sacerdozio come un'espiazione. Parole del Papa? Sollevano il tema del clero con la doppia vita" - Il Fatto Quotidiano
[..]Sarete in grado di rimanere nella verità solo se ascolterete con amore e umiltà le parole del mio primo amato figlio, Papa Giovanni Paolo II.[..] Madonna di Anguera,tramesso il 19 Maggio 1990

Papa Giovanni Paolo II,
Angelus 20 Febbraio 1994
Purtroppo si devono registrare, proprio in questo Anno della Famiglia, iniziative propagandate da notevole parte dei mass media, che nella sostanza si rivelano "antifamiliari". Sono iniziative che danno la priorità a ciò che decide della decomposizione delle famiglie e della sconfitta dell'essere umano - uomo o donna o figli. Vi si chiama, infatti, bene ciò che in realtà è male: le separazioni decise con leggerezza, le infedeltà coniugali non solo tollerate ma persino esaltate, i divorzi, il libero amore sono talora proposti come modelli da imitare. A chi serve questa propaganda? Da quali fonti essa nasce? "Ogni albero buono - osserva Gesù - produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi" (Mt 7, 17). Si tratta, dunque, di un albero cattivo che l'umanità porta dentro di sé, coltivandolo con l'aiuto di ingenti spese finanziarie ed il sostegno di potenti mass media.
2. Il pensiero va qui alla recente e ben nota risoluzione approvata dal Parlamento Europeo. In essa non si sono semplicemente prese le difese delle persone con tendenze omosessuali, rifiutando ingiuste discriminazioni nei loro confronti. Su questo anche la Chiesa è d'accordo, anzi lo approva, lo fa suo, giacché ogni persona umana è degna di rispetto. Ciò che non è moralmente ammissibile è l'approvazione giuridica della pratica omosessuale.
Essere comprensivi verso chi pecca, verso chi non è in grado di liberarsi da questa tendenza, non equivale, infatti, a sminuire le esigenze della norma morale
(cfr. Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor, 95). Cristo ha perdonato la donna adultera salvandola dalla lapidazione (cfr. Gv 8, 1-11), ma le ha detto al tempo stesso: "Va' e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8, 11).
Questo dico con grande tristezza, perché tutti abbiamo grande rispetto della Comunità Europea, del Parlamento Europeo; conosciamo i tanti meriti di questa istituzione. Ma si deve dire che con la risoluzione del Parlamento Europeo si è chiesto di legittimare un disordine morale. Il Parlamento ha conferito indebitamente un valore istituzionale a comportamenti devianti, non conformi al piano di Dio: ci sono le debolezze - noi lo sappiamo - ma il Parlamento facendo questo ha assecondato le debolezze dell'uomo.
Non si è riconosciuto che vero diritto dell'uomo è la vittoria su se stesso per vivere in conformità con la retta coscienza. Senza la fondamentale consapevolezza delle norme morali la vita umana e la dignità dell'uomo sono esposte alla decadenza ed alla distruzione. Dimenticando la parola di Cristo: "la verità vi farà liberi" (Gv 8, 32), si è cercato di indicare agli abitanti del nostro Continente il male morale, la deviazione, una certa schiavitù, come via di liberazione, falsificando l'essenza stessa della famiglia.
Non può costituire una vera famiglia il legame di due uomini o di due donne, ed ancor meno si può ad una tale unione attribuire il diritto all'adozione di figli privi di famiglia. A questi figli si reca un grave danno, poiché in questa "famiglia supplente" essi non trovano il padre e la madre, ma "due padri" oppure "due madri".
3. Confidiamo che i Parlamenti dei Paesi d'Europa sapranno, su questo punto, prendere le distanze e, in occasione dell'Anno della Famiglia, vorranno proteggere le famiglie di antichissime società e nazioni da questo fondamentale pericolo. Non ci sono dubbi, però, che siamo in presenza di una terribile tentazione. La prima Domenica di Quaresima ci ricorda il Cristo che si è trovato faccia a faccia con l'eterno Tentatore dell'uomo e l'ha vinto: una vittoria che preannunciava il trionfo pasquale mediante la croce e la risurrezione. Cristo dice a noi - a noi cristiani, a noi abitanti dell'Europa - che questo genere di male non si vince se non con la preghiera e il digiuno. [..]

Fine Parte Angelus.


[..[Papa Giovanni Paolo II è davvero un segno della mia presenza straordinaria tra di voi. Chiunque non accetta il suo insegnamento, non riuscirà a rimanere nella verità. Pertanto, obbeditegli.[..] Madonna di angueratrasmesso 20 giugno 1991

Dunque,
abbracciamo gli insegnamenti della Chiesa vera e autentica.

Il Concilio Vaticano II così si esprime al riguardo: « È chiaro dunque che la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti da non poter indipendentemente sussistere, e tutti insieme, secondo il proprio modo, sotto l'azione di un solo Spirito Santo, contribuiscono efficacemente alla salvezza delle anime » (Dei Verbum, n. 10). Alla luce di queste affermazioni viene ora brevemente delineato l'insegnamento della Bibbia in materia.
6. La teologia della creazione, presente nel libro della Genesi, fornisce il punto di vista fondamentale per la comprensione adeguata dei problemi posti dall'omosessualità. Dio, nella sua infinita sapienza e nel suo amore onnipotente, chiama all'esistenza tutta la realtà, quale riflesso della sua bontà. Egli crea a sua immagine e somiglianza l'uomo, come maschio e femmina. Gli esseri umani perciò sono creature di Dio, chiamate a rispecchiare, nella complementarietà dei sessi, l'interiore unità del Creatore. Essi realizzano questo compito in modo singolare, quando cooperano con lui nella trasmissione della vita, mediante la reciproca donazione sponsale.
Il cap. 3 della Genesi mostra come questa verità sulla persona umana quale immagine di Dio sia stata oscurata dal peccato originale. Ne segue inevitabilmente una perdita della consapevolezza del carattere di alleanza, proprio dell'unione che le persone umane avevano con Dio e fra di loro. Benché il corpo umano conservi ancora il suo « significato sponsale », ora questo è oscurato dal peccato. Così il deterioramento dovuto al peccato continua a svilupparsi nella storia degli uomini di Sodoma (cf. Gen 19, 1-11). Non vi può essere dubbio sul giudizio morale ivi espresso contro le relazioni omosessuali. In Levitico 18, 22 e 20, 13, quando vengono indicate le condizioni necessarie per appartenere al popolo eletto, l'Autore esclude dal popolo di Dio coloro che hanno un comportamento
omosessuale.

Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, 1 ottobre 1986

Le persone con tendenze omosessuali,non possono condurre una vita casta e giusta. Tali anime possono condurre una vita casta,
solo se rinnegano il peccato contro natura dell' omosessualità dai loro cuori
e abbraciano Gesu' Cristo,l'agnello di DIO che ha aperto il regno dei Cieli per salvarci.
Tali anime testimoniano nella società un amore disordinato,
prima secondo la carne e poi secondo lo spirito.
Infatti quelli che sono secondo la carne pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito pensano alle cose dello Spirito. Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace;
infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.(Romani 8: 5,8)

[..] Ogni menzogna cadrà a terra e i traditori della fede berranno il calice amaro della condanna. [..] Madonna di Anguera 06 Aprile 2024