Padre Amorth: "Vi spiego perchè Maria è così potente contro il maligno e i demoni tremano davanti a Lei"...
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Vera Madre son io di un Dio che è Figlio e son figlia di Lui, benché sua Madre.
Ab aeterno nacqu'Egli ed è mio Figlio, nel tempo io nacqui, eppur gli sono Madre
Egli è il mio Creator ed è mio Figlio; son io sua creatura e Gli son Madre.
Fu prodigio divin l'essere mio Figlio un Dio eterno, e me d'aver per Madre
L'essere quasi è comun fra Madre e Figlio perché l'esser dal Figlio ebbe la Madre e l'esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.
Or, se l'esser dal Figlio ebbe la Madre, o s'ha da dir che fu macchiato il Figlio, o senza macchia s'ha da dir la Madre.
Pio IX si commosse quando, dopo aver proclamato il dogma dell'Immacolata Concezione, lesse questo sonetto, che gli fu presentato in quella occasione. Anni addietro un mio amico bresciano, d. Faustino Negrini, morto alcuni anni fa mentre esercitava il ministero d'esorcista presso il piccolo santuario della Stella, mi raccontava come costrinse il demonio a fargli l'apologia della Madonna. Gli chiese: «Perché hai tanto terrore quando nomino la Vergine Maria?». Si sentì rispondere, per mezzo dell'indemoniata: «Perché è la creatura più umile di tutte e io sono il più superbo; è la più obbediente e io sono il più ribelle (a Dio); è la più pura e io sono il più sozzo».
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Quando si incomincia ad esorcizzare un indemoniato, uno di quelli che il diavolo ce lo ha dentro proprio davvero, ci si sente insultare, prendere in giro: «lo qui ci sto bene; io da qui non uscirò mai; tu contro di me non puoi fare niente; sei troppo debole, perdi il tuo tempo...». Ma poco per volta entra in campo Maria e allora la musica cambia: «E lei che lo vuole,contro di lei non posso fare niente; dille che la smetta di intercedere per questa persona; ama troppo questa creatura; così per me è finita...». Mi è capitato anche varie volte di sentirmi rinfacciare subito l'intervento della Madonna, fin dal primo esorcismo: «Stavo così bene qui, ma è lei che ti ha mandato; lo so perché sei venuto, perché è lei che lo ha voluto; se non fosse intervenuta lei, non ti avrei mai incontrato.. .».
S. Bernardo, alla fine del suo famoso Discorso dell'acquedotto, sul filo di ragionamenti strettamente teologici, conclude con una frase scultorea: «Maria è tutta la ragione della mia speranza». Imparai questa frase mentre da ragazzo attendevo davanti alla porta della cella n. 5, a San Giovanni Rotondo; era la cella di p. Pio. Poi ho voluto studiare il contesto di questa espressione che, di primo acchito, potrebbe apparire semplicemente devozionale. E ne ho gustato la profondità, la verità, l'incontro tra dottrina ed esperienza pratica. Per cui la ripeto volentieri a chiunque è nello sconforto o nella disperazione, come accade di frequente a chi è colpito da mali malefici: «Maria è tutta la ragione della mia speranza».
Da lei ci viene Gesù e da Gesù ogni bene. Questo è stato il disegno del Padre; un disegno che non cambia. Ogni grazia passa per le mani di Maria, che ci ottiene quella effusione di Spirito Santo che libera, consola, rallegra. S. Bernardo non esita ad esprimere questi concetti non una decisa affermazione che segna il culmine di tutto il suo discorso e che ispirò la famosa preghiera di Dante alla Vergine:
« Veneriamo Maria con tutto l'impeto del nostro cuore, dei nostri affetti, dei nostri desideri. Così vuole Colui che stabilì che noi ricevessimo tutto per mezzo di Maria».
È questa l'esperienza che tutti gli esorcisti toccano con mano, ogni volta.
Per non essere prolisso, ho publicato solo un estratto dal testo bellissimo di Padre Amorth dal titolo La Donna Nemica di Satana.
Chi fosse interessato può leggerlo per intero a questo indirizzo web: medjugorje.altervista.org/…/13-LaDonnaNemic…