Chi è stato davvero il primo re d’Inghilterra?

Volendo individuare chi fu il primo sovrano a ricevere l’incoronazione reale d’Inghilterra, ci sono vari candidati da prendere in considerazione. Ma un uomo spicca tra tutti all’origine dell’odierna monarchia.

DA MELISSA SARTORE

PUBBLICATO 10-05-2023

Ritratto di Atelstano, che fu sovrano d’Inghilterra dal 924 al 939 d.C. Atelstano è generalmente riconosciuto come il primo vero re d’Inghilterra, ma per giungere a questa designazione è necessario considerare una serie di altre figure e contesti.
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Cosa rende tale un re? È la sua autorità sul popolo? Sul territorio? O una combinazione di entrambe?

È forse il fatto di portare una corona? O semplicemente di avere il titolo di sovrano?

Queste sono domande fondamentali da porsi, soprattutto nel valutare quando e come si è sviluppata una monarchia.

Contemporaneamente, questi stessi quesiti spesso complicano le cose quando si cerca di identificare chi sia stato il primo sovrano di un regno. E basta osservare la storia dell’Inghilterra per capire perché.

Atelstano fu incoronato Re degli Anglo-Sassoni nel 925 d.C., e gli studiosi sono concordi nell’identificarlo come il primo vero re d’Inghilterra.

Tuttavia, conoscere quali fossero i contendenti per il titolo di primo monarca d’Inghilterra – nonché la storia dei vari regni eterogenei che infine formarono l’Inghilterra – rende complesso rispondere a una domanda solo apparentemente semplice: chi è stato il primo re d’Inghilterra?

La storia inizia con gli Angli

L’indagine storica per identificare il primo re d’Inghilterra inizia necessariamente dagli Angli. Il nome Inghilterra, dopo tutto, deriva dalla parola in inglese antico Englaland, che letteralmente significa “terra degli Angli”. L’arrivo di queste tribù germaniche in quella che allora era l’ex provincia romana di Britannia avvenne nel corso del V secolo d.C. Insieme a Iuti, Sassoni e Frisoni, gli Angli stabilirono insediamenti nel sud-est e nell’est dell’Inghilterra fino al VI secolo.

Col tempo, la lingua e la cultura germaniche si fusero con le pratiche e le tradizioni romano-britanniche esistenti. Intorno al 600 d.C., nelle varie isole britanniche presero forma i singoli regni, che si concretizzarono sulla base delle popolazioni che abitavano le varie aree, piuttosto che definendo confini fisici o frontiere. Nel corso del tempo, i regni più piccoli si unirono, diventando più grandi, creando la cosiddetta eptarchia.

Quella dell’eptarchia è una descrizione semplificata di un complesso contesto sociale, politico e religioso dell’Inghilterra dell’epoca, effettivamente suddivisa in sette regni: Wessex, Kent, Sussex, Mercia, East Anglia, Northumbria ed Essex. Ciascuno di questi sette regni principali includeva regni minori, ognuno con un proprio capo, molti dei quali si contendevano il potere all’interno della più ampia sfera di influenza. L’ordine veniva stabilito e mantenuto attraverso relazioni basate su lealtà e protezione, oltre che attraverso un sistema economico che si componeva di meccanismi coordinati di tributi e servizi.

Secondo la tradizione, Re Atelstano ordinò la traduzione della Bibbia in lingua anglosassone; nell’immagine è raffigurato il relativo decreto.
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Il ruolo di Mercia e di bretwalda

I principali regni inglesi si contendevano la superiorità, e questo portò a una serie di lotte che videro infine la Mercia dominare sugli altri regni per gran parte dell’VIII secolo. Un quadro che somiglia a ciò che Beda descrive nella sua Historia ecclesiastica gentis Anglorum, completata nel 731 d.C., ovvero quello di un sovrano che “esercitava il suo dominio” sui popoli al di fuori del suo regno.

La Cronaca anglosassone – una storia degli anglosassoni creata nel IX secolo – utilizza il termine bretwalda per rappresentare questo concetto, applicandolo retroattivamente ai re anglosassoni che regnavano già alla fine del V secolo.

L’egemonia di Mercia finì durante il regno di Re Egberto del Wessex, che fu sovrano dall’802 all’839 d.C.: sotto Re Egberto, il Wessex sconfisse il popolo di Mercia con la battaglia di Ellandun nell’825 d.C., dopo la quale i regni principali riconobbero la supremazia del Wessex. La Cronaca anglosassone ha identificato – a posteriori – Re Egberto come un bretwalda, un aspetto essenziale per la sua candidatura a primo re d’Inghilterra.

Ma c’è anche un altro fattore che gioca a favore di Re Egberto nella contesa per la designazione di primo re d’Inghilterra: mentre il regno di Mercia aveva incontrato difficoltà sul tema della pacifica successione, il Wessex in questo era riuscito. Dopo la morte di Egberto, suo figlio Etelvulfo (m. 850 d.C.) ascese al trono. L’ascesa al trono di un figlio alla morte del padre introdusse nel Wessex il principio della successione ereditaria. Dopo la morte di re Etelvulfo, tre dei suoi figli furono re del Wessex, ai quali si aggiunge infine l’ascesa di un quarto nell’871 d.C.: si tratta di Alfredo, un altro contendente per il titolo di primo re d’Inghilterra.

Alfredo, il sovrano inatteso, e il Grande esercito pagano

Alfredo non sarebbe dovuto salire al trono del Wessex, ma quando suo fratello maggiore Etelredo morì durante una campagna militare contro i predoni scandinavi, Alfredo divenne re. Come Re del Wessex, Alfredo difese strenuamente il proprio regno da quello che la Cronaca anglosassone definisce il “Grande esercito pagano”. Formato da danesi, norvegesi e svedesi, il Grande esercito pagano arrivò in Anglia orientale per la prima volta nel 865 d.C., e dopo dieci anni l’unico regno rimasto in piedi era il Wessex. Dopo aver sconfitto le forze scandinave nella Battaglia di Edington nell’878 d.C., Alfredo stipulò un accordo di pace con il loro capo, Guthrum, stabilendo formalmente un confine tra il Wessex e le aree controllate dai Vichinghi. Tale regione divenne nota come Danelaw.

Tuttavia, la costante presenza degli scandinavi nel nord e le continue incursioni e razzie dei Vichinghi, spinsero Alfredo a prendere provvedimenti per proteggere il regno: riformò l’esercito, istituì insediamenti difensivi chiamati burh e creò una marina militare per difendere le coste del Wessex dagli attacchi.

Oltre al suo impegno in ambito bellico, Alfredo intraprese attività intellettuali che si ritiene abbiano contribuito a plasmare l’identità culturale e politica dell’Inghilterra. Tutto questo, nonché la designazione di Alfredo come “Re degli Anglo-Ssassoni” riportata in documenti a lui attribuiti, costituiscono valide argomentazioni a favore della sua candidatura a primo re d’Inghilterra.

In questo manoscritto illuminato del XIV secolo, Atelstano si inginocchia davanti al leggendario eroe inglese Guy of Warwick.
ILLUSTRAZIONE DI PETER OF LANGTOFT, ALAMY STOCK PHOTO

Atelstano, primo re d’Inghilterra

Alfredo morì nell’899 d.C. e suo figlio, Edoardo il Vecchio, salì al trono. Edoardo regnò fino al 924 e, dopo la sua morte, suo figlio Atelstano fu incoronato re nel 925 d.C. Così come suo nonno e suo padre prima di lui, anche Atelstano fu prima sovrano degli Anglo-Sassoni, ma l’estensione del suo dominio era diversa da quella dei suoi predecessori, in particolare dopo la battaglia di Brunanburh del 937 d.C.

L’autorità di Atelstano non fu mai incontestata, e secondo la Cronaca anglosassone il sovrano impiegò i primi dieci anni di regno ad assoggettare York e Northumbria. Nel 937 i re degli scozzesi, della Dublino vichinga e di alcune parti del Galles si unirono contro Atelstano, che affrontarono a Brunanburh. L’esatta ubicazione di Brunanburh rimane sconosciuta, ma la battaglia che vi si svolse è considerata da molti studiosi uno degli eventi più importanti della storia britannica.

La Cronaca anglosassone riporta un poema sulla battaglia di Brunanburh che descrive in dettaglio come i Sassoni occidentali massacrarono i propri nemici, in uno scontro che terminò con cinque re avversari e sette conti sfidanti morti sul campo. Nel poema si dice che “questa isola non ha mai visto massacro più grande”, sottolineando quanto quel conflitto sia stato devastante ma anche significativo per il popolo e il destino del territorio.

È stata la vittoria di Atelstano a Brunanburh ad estendere il dominio del Re degli Anglo-Sassoni fino a includere anche Scozia e Galles, consolidando al contempo la sovranità del monarca in tutta l’Inghilterra. Atelstano visse per soli due anni dopo questa battaglia, ma per molti è proprio questa vittoria militare a renderlo il vero primo re d’Inghilterra.

Karl Shoemaker, professore emerito della facoltà Robert F. and Sylvia T. Wagner di Storia e diritto dell’Università del Wisconsin a Madison riassume così brevemente la storia: “Nonostante le argomentazioni a favore degli altri contendenti, l’entità del ruolo di Atelstano è chiaramente maggiore. Fu lui ad andare a sconfiggere il regno dei Vichinghi a York, e a portare il nord (seppure a volte solo formalmente) sotto il controllo inglese. Alla fine del suo regno, Atelstano aveva raggiunto un livello di centralizzazione burocratica e amministrativa superiore a tutti i suoi predecessori”.

Chi è stato davvero il primo re d’Inghilterra?
Doranna Valcovich
Atelstano 😊
alda luisa corsini
Incoronato re nel 925 d.C