MA DOVE SONO FINITI TUTTI GLI ALTRI???



Il 21 marzo si celebra la Giornata Mondiale per la piena inclusione e uguaglianza delle persone con Sindrome di Down.

Ci sono Stati che non hanno più bisogno di celebrare questa Giornata. Non perché hanno finalmente incluso le persone con Sindrome di Down, ma perché le hanno sterminate.

Una diagnosi di Trisomia 21 in gravidanza significa infatti sempre più spesso, anche in Italia, un'automatica condanna a morte per aborto eugenetico.

Mentre facciamo finta di sensibilizzare la società sul fatto che una piccola anomalia genetica non incide sulla dignità umana di una persona e non può quindi incidere sui suoi diritti civili e le sue pari opportunità sociali, tolleriamo che quella piccola anomalia genetica sia alla base del silenzioso e atroce genocidio legalizzato delle persone con Sindrome di Down.

Un genocidio politicamente corretto: un "eu-genocidio".

Eppure, sono infinite le testimonianze di uomini e donne con questa Sindrome felici di esistere e affermati nel lavoro, nello sport, nella famiglia e in progetti di vita piena.

Avere paura di fronte a una diagnosi di Trisomia 21 in gravidanza è più che comprensibile. Ma sopprimere un essere umano "per paura" non è tollerabile.

L'inclusione inizia nel grembo materno.

Facciamoli nascere!