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Telebene, la televisione spirituale cristiana, presenta: la Mistica Sponsale in Origene: Cristo Sposo della Chiesa e di ogni anima.
Telebene, la televisione spirituale cristiana, presenta: la Mistica Sponsale in Origene: Cristo Sposo della Chiesa e di ogni anima.
Dio, che è AMORE, si è rivelato in Gesù Cristo, il suo Figlio Diletto.
Negli antichi testi della Bibbia, quelli che noi conosciamo come l’Antico Testamento, l’amore tra Dio e il suo popolo Israele è presentato nelle splendide immagini del Dio-Sposo che si unisce con la sposa-Israele[1].
Con l’avvincente dialogo tra un uomo ed una donna, il Cantico dei Cantici inneggia all’amore, superando, in effetti, i confini dell’umano per trasferire, tale incontro, nella sfera di Dio. Per mezzo dell’allegoria tra i due innamorati che si cercano e si trovano, celebra l’amore tra Dio e la sua Sposa: Israele; e, nella prospettiva cristiana, tra Cristo e la Chiesa. Su questa traccia cruciale della divina rivelazione, non è difficile riconoscere e vivere l’amore sponsale tra Cristo ed ogni anima.
Il profeta Osea, che vive nella seconda metà dell’ottavo secolo, descrive con accenti di intimità e di tenerezza, l’amore di Dio per il suo popolo Israele, identificandolo come la sua Sposa: “Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”[2].
Uno dei testi dell’antico testamento più importanti della mistica sponsale, quello più seguito, specialmente dei mistici cristiani delle origini, è il Cantico dei Cantici. Pochi libri hanno avuto la fortuna di questo testo poetico, non solo nella tradizione dei Santi Padri della Chiesa, ma anche nei mistici dei primi secoli, e non solo.
Questo libretto, che Rabbi Akiba[3] considerava come il libro più santo della Bibbia, celebra l’arrivo della bella stagione Palestinese invitando alla gioia ed all’amore: “Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro”[4].
Gesù dice: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”[5]. Queste meravigliose parole prefigurano la profonda e amorevole interazione tra Gesù, il Figlio di Dio Benedetto, e la sua Sposa: la Chiesa; e tra Lui e ogni credente che ha accolto il Regno di Dio nel suo cuore. Un’intimità amorevole che proviene dalla comunione e dalla profonda familiarità con la Trinità Beata.
Rileggiamo ancora queste parole di Gesù: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”.
Chi ama Gesù, è chiamato ad osservare il Nuovo comandamento di Gesù: l’invito ad amarci, a volerci bene tutti, nello stesso modo con cui Egli stesso, Gesù, ha voluto bene a noi, provando tale amore per tutta la sua vita, ma soprattutto con la sua passione e morte sulla croce, e con la stessa risurrezione.
Gesù ci vuol dire che se noi amiamo con i suoi stessi sentimenti, Egli verrà ad abitare, insieme col Padre, dentro di noi. È lo stesso Dio, uno e trino, Padre, Figlio e Spirito Santo che si degna di abitare e vivificare l’anima di chi vuol osservare la Parola di Vita di Gesù ed entrare in comunione d’amore con Lui, che è il Figlio di Dio.
È un mistero d’amore infinito. Un mistero contemplato dai mistici cristiani di tutti i tempi e che noi ora esploriamo lentamente. L’amore di Dio per noi e l’amore nostro per quello stesso Dio rivelato in Gesù Cristo.
Partendo da Origene e da Gregorio Nisseno, prenderemo in esame la mistica sponsale di sant’Ambrogio, considerando, poi, le grandi figure del medioevo, come Bernardo da Chiaravalle, le mistiche di Helfta, Chiara di Assisi, e Caterina da Siena. Poi verrà il momento di parlare dei mistici spagnoli del siglo de oro: Teresa d’Avila e Giovanni della Croce, per passare a Maria Maddalena de’ Pazzi, e infine, nel secolo scorso, a Padre Pio da Pietrelcina.
Alcuni di questi nomi li abbiamo trattati già in precedenza, quando abbiamo parlato della Mistica della Croce e della Mistica del Cuore di Gesù.
Seguendoci in questo viaggio nella Mistica sponsale, vi renderete conto che la Mistica è una sola: perché l’una si completa nella altre; l’una è inseparabile dalle altre; l’una si realizza mirabilmente nelle altre; l’una si completa nell’altra. Il centro di queste varie modalità della cosiddetta mistica di Gesù è logicamente lui: Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio Benedetto.
In questo primo appuntamento con la mistica sponsale, o dell’amore, o della tenerezza, avremo modi di parlare della fase iniziale di tale importantissima corrente mistica, passando dalle radici Bibliche a Origene.
[1] Cfr. Renzo Bonetti, Il matrimonio in Cristo è matrimonio nello Spirito, Città Nuova Editrice, Roma, 1998, 75.
[2] Os 2,16.
[3] Rabbi Akiba, vissuto poco dopo Gesù e morto nel 135 d.C.
[4] Ct 2,10-14.
[5] Gv 14,23.

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