Beato Alano della Rupe: LO SPLENDORE E IL VALORE DEL SANTISSIMO ROSARIO (incunabolo del 1498) Libro I. Mese Mariano CAPITOLO I: INIZIA IL PROLOGO SUL ROSARIO DELLO SPOSO E DELLA SPOSA, OSSIA DI GESÙ …Altro
Beato Alano della Rupe: LO SPLENDORE E IL VALORE DEL SANTISSIMO ROSARIO (incunabolo del 1498) Libro I.

Mese Mariano

CAPITOLO I: INIZIA IL PROLOGO SUL ROSARIO DELLO

SPOSO E DELLA SPOSA, OSSIA DI GESÙ
CRISTO E DELLA VERGINE MARIA.


“O Dio, canterò a te un Cantico Nuovo,
col Salterio a dieci corde” (Salmo 143).
Il Profeta (Davide) esorta i fedeli a farlo,
dicendo: “Cantate al Signore un Cantico
Nuovo, perché ha compiuto meraviglie”
(Salmo 97).

Secondo Sant’Agostino, gli uomini
devono ringraziare il loro Creatore per i doni
divini, non solo con la mente, ma anche in
parole ed opere, per non essere ingrati.
Per questo l’insigne Profeta (Davide),
presagendo le meraviglie che Dio avrebbe
compiute nell’Incarnazione, Passione e
Risurrezione del Signore, il Salvatore,
per mezzo dello Spirito di Dio esclama:
“Cantate al Signore un Cantico nuovo”.
Questo Cantico nuovo, dunque, è il
preannuncio del Nuovo Testamento, ovvero,
secondo San Bernardo, il Cantico Nuziale
dello Sposo e della Sposa, che si trova nel
Pater Noster e nell’Ave Maria, che sono il
Salterio del Nuovo Testamento.

E’ veramente nuovo, carissimi fedeli,
perché è stato proclamato per le Opere
Nuove che Dio avrebbe compiute.
Per questo è di un valore inestimabile,
di una sacralità ineffabile, e di una dolcezza
indicibile, come infiniti autori scrivono.
Esso, infatti preannuncia il dono delle
grazie divine, svela le Sacre Rivelazioni, e
proclama le grandi meraviglie di Dio.

E a ragione, o appassionati della fede,
dal momento che, come scrisse
Sant’Anselmo in un Sermone, mediante l’Ave
Maria, “il Verbo si fece carne!”, e questo è il
più grande dei miracoli di Dio.
E, come scrisse San Fulgenzio in un
Sermone sulla preghiera della Chiesa, a
partire dal Pater Noster, la Chiesa è stata
generata, si è accresciuta e ricolmata di ogni
grazia.
Potrà mai esserci, allora, un amante del
bene che, dopo aver conosciuto queste
(preghiere), non si affezionerà ai meravigliosi
Cantici Nuziali di Dio?

Scrisse San Massimo in un Sermone,
che (per tali Cantici) si allietano gli Angeli,
Cristo si rallegra con Maria, l’Assemblea
Celeste esulta, e la Chiesa Militante
combatte valorosamente la Battaglia (della
fede).

Voi, dunque, che desiderate i doni
celesti di Dio, volgete i vostri animi, per un
pochino di tempo, a questi due Cantici
Nuziali, da cui è composto il Cantico Nuovo,
secondo il numero del Salterio di Davide, che
contiene quindici decine, ovvero le dieci
corde (del Salterio) che, moltiplicate per
quindici, fanno 150.

Secondo San Girolamo, in questo
numero sono contenuti tre trionfi, la Natura,
la Grazia e la Gloria.
Come pure il trionfo dell’Incarnazione,
il trionfo della Passione, ed il trionfo della
Gloria e della Divinità del Cristo.
Secondo la Legge (di Mosè), al
cinquantesimo anno vi era l’Anno Giubilare.
Come pure a Roma, l’indulgenza viene
offerta al cinquantesimo anno, per il
Giubileo.

Anche a chi raggiunge cinquanta anni
di (vita) religiosa, viene concesso un
Giubileo di Grazia, per quanto concerne gli
oneri più gravosi dell’Ordine.
Anche nella Legge di Mosè, e nei
Profeti, si legge che già ai Leviti avanti negli
anni, veniva concesso il riposo.
La ragione di questi nostri Giubilei e
Cantici sono, dunque, Cristo e la Purissima
Vergine Maria, Madre di Dio.

Secondo Beda, l’anno del Giubileo era
l’anno della gioia e del canto, e si cantavano
le tre cinquantine di Salmi del Salterio di
David, ossia l’intero Salterio.
E Davide, con spirito profetico
annunciò: “O Dio, ti canterò un Cantico
Nuovo, col Salterio a dieci corde salmodierò
per Te”.
E questo è il Salterio della Chiesa e il
Cantico che un tempo era recitato dal popolo."

Preghiera:
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei Benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù Cristo: vero uomo e vero Dio, che tu, o Vergine Madre, hai concepito per opera dello Spirito Santo: quando a Gabriele hai risposto questa salvifica parola: “Ecco la Serva del Signore, si faccia di me secondo la tua parola. Amen.

Impegno:
Recitare ogni giorno la Terza Parte del Rosario e almeno una volta alla Settimana tutte e Tre le Corone.

- Beato Alano della Rupe
LO SPLENDORE E IL VALORE DEL SANTISSIMO ROSARIO
(incunabolo del 1498) Libro I
LE FONTI di: Beato Alano della Rupe - Il Santissimo Rosario: Il Salterio di Gesu’ e di Maria


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