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Preghiere a Santa Rita, la santa avvocata degli impossibili. I miracoli ottenuti grazie all'intercessione di Santa Rita da Cascia sono innumerevoli: Uno per tutti: durante la seconda guerra mondiale …Altro
Preghiere a Santa Rita, la santa avvocata degli impossibili.

I miracoli ottenuti grazie all'intercessione di Santa Rita da Cascia sono innumerevoli: Uno per tutti: durante la seconda guerra mondiale Amerigo Dumini,(al confino a Bengasi per aver partecipato al delitto Mateotti e devoto di santa Rita), fu condannato a morte e fucilato dagli inglesi, dopo aver ricevuto sedici colpi di fucile al petto ed un colpo di pistola alla tempia, gli apparve Santa Rita , così racconta la sua esperienza nel suo libro "Diciasette colpi" Longanesi editore: « Velate come da una distanza irraggiungibile, mentre erano pronunciate a pochi passi da me, la voce di chissà chi pronunciava in inglese pressappoco queste parole: "In ottemperanza agli ordini ricevuti e in seguito alla vostra condanna a morte, voi sarete fucilato in questo istante", e ripeté in inglese due volte: "You must die: you must die". Questo fu il segnale, perché, senz'altro, il gruppo intero mi fece fuoco addosso. Mi abbattei a terra come un bue percosso dalla mazza. Sentii attraverso il corpo come una serie di bastonate, ma non provai alcun dolore. Solo il braccio sinistro spaccato da una pallottola sotto il gomito, mi diede una fitta lancinante. Caddi prima sulle ginocchia e crollai sulla sinistra, di traverso al povero morto che mi aveva preceduto di fronte al plotone d'esecuzione. Non persi i sensi, mai, neppure un secondo, e fu proprio in quel momento supremo, in cui tutti i sentimenti si annientano nella sublimità di un riposo senza fine, che ebbi la visione di santa Rita da Cascia....Alla raffica era successo il silenzio, il silenzio che sovrasta dove passa la morte. " In quel momento iniziarono i bombardamenti da parte dell'aeronautica tedesca, gli inglesi scapparono lasciando quello che ritenevano il cadavere di Dumini sull'asfalto. Il ferito riuscì a trascinarsi presso uno stagno in cui si nascose tra le canne. Rimase in quella posizione per una giornata intera finché Bengasi non fu ripresa dalle forze dell'Asse. Quando raggiunse l'ospedale militare i medici poterono constatare che vi erano diciassette ferite perfettamente cicatrizzate senza nessun segno di infezioni.

Dumini , che morì molti anni dopo, si chiedeva, nel suo libro, perché Nostro Signore, attraverso l'intercessione di Santa Rita, avesse voluto beneficiare proprio lui che , certamente, non era uno stinco di santo. Ma a questa domanda non vi è risposta a noi non è dato di conoscere quali siano i disegni imperscrutabili di Dio.

Perciò invito tutti coloro che si trovano in situazioni disperate a rivolgersi con fiducia a Santa Rita da Cascia, non per niente è la Santa "Avvocata degli impossibili".
Francesco Federico e un altro utente si collegano a questo post
Cuono
🙂