Cirinnà al Gay Pride? Fontana risponde con un pellegrinaggio a Ghiaie di Bonate! Ormai lo scontro è frontale...

LORENZO FONTANA IN PELLEGRINAGGIO DALLA REGINA DELLA FAMIGLIA A GHIAIE DI BONATE: UN EVENTO EPOCALE

Cari amici, sabato pomeriggio, mentre il blasfemo e satanico Gay Pride lasciava il suo sulfureo strascico per le vie della città mariana di Pompei, con in testa Cirinnà e soci, suscitando lo sdegno della maggior parte dei cittadini, legati da un forte senso di appartenenza e riverenza alla Vergine del Rosario e alla Basilica omonima, sono stata al santuario di Ghiaie di Bonate (Bergamo) per il pellegrinaggio organizzato da alcuni amici e da un paio di militanti cattolici della Lega. Tra di essi anche l'on. Lorenzo Fontana, neo ministro della Famiglia. Le ragioni del pellegrinaggio sono semplici: mettere le famiglie italiane sotto la protezione di Maria, Regina della famiglia, come si era definita nell'apparizione del 1944 alla piccola veggente Adelaide Roncalli. Eravamo qualche centinaio di persone alla Santa Messa, poi il santo Rosario e la supplica alla Madonna. C'era, dunque, anche il ministro Fontana con la sua famiglia e questo suo bel gesto di fede e di umiltà – nel partecipare a un evento tutto sommato semplice e modesto – è stato un esempio per tutti noi, perché segno di una fede profonda che ha dimostrato anche in precedenti occasioni.

È ora di uscire allo scoperto e non fare mistero della nostra fede cattolica in Gesù Giuseppe e Maria, perché solo con loro potremo sperare di vincere le battaglie di chi pretende che l'oscenita, la perversione e qualunque ammucchiata di carne nuda sotto lo stesso tetto siano elementi per reclamare diritti assurdi e infondati. Quale civiltà difendere dunque? La Madonna ha certamente gradito questo gesto significativo e ci proteggerà. Grazie ministro Fontana e avanti tutta!


Di Patrizia Stella

Fonte:

www.quieuropa.it/cirinna-al-gay-…

LA RIVOLTA DELLE ÉLITE NON CI SPAVENTA: LETTERA DEL MINISTRO FONTANA A IL TEMPO

Premessa


Era da molto che non ci capitava di commentare positivamente l'iniziativa di un ministro della Repubblica, al tempo della dittatura del relativismo e dei cosiddetti “diritti civili” sganciati dall'etica del diritto naturale e del diritto divino. Da anni ormai si respira nichilismo e relativismo a pieni polmoni e, specie quando si parla di famiglia e bioetica, si riscontra nella classe dirigente e nell'intellighenzia dominante, una totale irrazionalità ideologica fatta di luoghi comuni e slogan costruiti ad arte in laboratori di ingegneria sociale di stampo francofortese, protesi a destabilizzare l'uomo e il nucleo fondamentale della società, che è e resta la famiglia tradizionale. Ma un vento di rinnovamento sembra spirare sul dicastero alla famiglia del nuovo governo: segnali incoraggianti che non possiamo che accogliere positivamente, dimostrando tutta la nostra solidarietà alle parole e alle prime uscite ANSA del neo-ministro Lorenzo Fontana. Crediamo opportuno, pertanto, riportare in forma integrale – e darne ampia diffusione via web – la lettera aperta sulla famiglia che il ministro Fontana nelle scorse ore ha inviato a "Il Tempo", nella speranza che questi semi possano rappresentare il segno concreto di una auspicata rinascita sociale e spirituale. Auguri Ministro!

Di Sergio Basile

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La lettera del ministro Fontana

“Egregio direttore, ringrazio Lei, Il Tempo, la Sua redazione e tutti coloro che mi hanno espresso sostegno nei giorni in cui è in atto un forte tentativo di attacco non solo nei miei confronti, ma contro i valori in cui la maggioranza silenziosa e pacata del Paese si rispecchia. Quanto si è visto ricorda amaramente le previsioni di Gilbert Keith Chesterton: «Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate», una profezia che non sembra più così remota. Ed è quello che è successo. Abbiamo affermato cose che pensavamo fossero normali, quasi scontate: che un Paese per crescere ha bisogno di fare figli, che la mamma si chiama mamma (e non genitore 1), che il papà si chiama papà (e non genitore 2). Abbiamo detto che gli ultimi e gli unici che devono avere parola su educazione, crescita e cura dei bambini sono proprio mamma e papà, principio sacrosanto di libertà. La reazione – di certi ambienti che fanno del relativismo la loro bandiera – è stata violentissima. È partita un’accanita raffica di insulti, offese, anche personali, minacce (che saranno portate all’attenzione degli uffici competenti). I social hanno amplificato la portata di questa azione, da taluni condotta a tavolino.
Viviamo in tempi strani. La furia di certa ideologia relativistica travalica i confini della realtà, arrivando anche a mettere in dubbio alcune lampanti evidenze, che trovano pieno riscontro nella nostra Costituzione.
«La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio», recita l’articolo 29, che sarà il principio azione da ministro. Detto questo: la rivolta delle élite non ci spaventa e non ci spaventa affrontare la dittatura del pensiero unico. Andiamo avanti, con grande motivazione, abbiamo tanti progetti da attuare.
Lo facciamo con i tantissimi che – come Voi – ci hanno manifestato la loro solidarietà. Siete stati e siete numerosissimi e a tutti va un sentito ringraziamento. La storia ci conforta. «Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: siatene fieri!», diceva San Pio X. E noi siamo fieri di non aver paura di dirci cristiani, di dirci madri, padri, di essere per la vita. Abbiamo le spalle abbastanza larghe per resistere agli attacchi gratuiti rispondendo con l’evidenza dei fatti, la forza delle idee e la concretezza delle azioni. Onore a un giornale libero che ha il coraggio di esprimere posizioni controcorrente. Mai come in questo momento battersi per la normalità è diventato un atto eroico.”
Con stima


Di Lorenzo Fontana, Ministro della Famiglia

Fonte:

www.quieuropa.it/famiglia-la-riv…
Sempliciotto
Caro Ministro
"sei di speranza Fontana vivace"!
Tempi di Maria
I figli della luce contro i figli delle tenebre... ormai lo schieramento diventa sempre più netto e la differenza trai discepoli di Cristo e quelli di Belial sempre più evdente.
Si realizza in pieno, oggi, la profezia del Montfort:
"Dio non ha costituito soltanto una inimicizia, ma delle inimicizie; l'una tra Maria e il demonio, l'altra tra la stirpe della Vergine santa e la stirpe del demonio. …Altro
I figli della luce contro i figli delle tenebre... ormai lo schieramento diventa sempre più netto e la differenza trai discepoli di Cristo e quelli di Belial sempre più evdente.

Si realizza in pieno, oggi, la profezia del Montfort:

"Dio non ha costituito soltanto una inimicizia, ma delle inimicizie; l'una tra Maria e il demonio, l'altra tra la stirpe della Vergine santa e la stirpe del demonio. In altre parole, Dio ha posto inimicizie, antipatie e odî segreti tra i veri figli e servi della Vergine santa e i figli e schiavi del demonio. Non si amano tra loro, non c'è intesa tra loro! I figli di Belial Gli schiavi di Satana, gli amici del mondo - che è la stessa cosa! - hanno sempre perseguitato e continueranno più che mai a perseguitare quelli e quelle che appartengono alla santissima Vergine, come un giorno Caino ed Esaù, figure dei reprobi, perseguitarono i loro rispettivi fratelli Abele e Giacobbe, figure dei predestinati. Ma l'umile Maria riporterà sempre vittoria su quel superbo, e vittoria così grande, che riuscirà perfino a schiacciargli il capo, dove si annida il suo orgoglio. Ne svelerà sempre la malizia serpentina, ne sventerà le trame infernali, ne manderà in fumo i diabolici disegni e difenderà sino alla fine dei tempi i suoi servi fedeli da quelle unghie spietate. Ma il potere di Maria su tutti i demoni risplenderà in modo particolare negli ultimi tempi, quando Satana insidierà il suo calcagno, cioè i suoi poveri schiavi e umili figli che lei susciterà per muovergli guerra. Questi saranno piccoli e poveri secondo il mondo, infimi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e maltrattati come il calcagno lo è in confronto alle altre membra del corpo. In cambio saranno ricchi di grazia divina, che Maria comunicherà loro in abbondanza, grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori ad ogni creatura per lo zelo coraggioso, e cosi fortemente sostenuti dall'aiuto di Dio, che con l'umiltà del loro calcagno, uniti a Maria, schiacceranno il capo del diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo"

(Trattato della Vera Devozione, paragraf. 54).