28 Gennaio. SAN TOMMASO D'AQUINO. Tommaso dei Conti d’Aquino nacque nel Castello di Roccasecca, vicino a Napoli, nel 1226. Ricevette la prima formazione nell’Abbazia di Montecassino, dove fu portato …Altro
28 Gennaio.
SAN TOMMASO D'AQUINO.

Tommaso dei Conti d’Aquino nacque nel Castello di Roccasecca, vicino a Napoli, nel 1226.
Ricevette la prima formazione nell’Abbazia di Montecassino, dove fu portato dai genitori ancora fanciullo.
Approfondì poi gli studi a Napoli, dove ebbe la fortuna di conoscere alcuni scritti di Aristotele, di cui intuì subito il grande valore.
A 18 anni, dopo aver superato la fiera opposizione della famiglia, entrò nell’Ordine Mendicante dei Frati Predicatori, attratto dal carisma di San Domenico: “Proclamare la Parola di Dio ardentemente contemplata, solennemente celebrata e scientificamente indagata”.
A Parigi e Colonia si perfezionò nelle discipline filosofiche e teologiche, avendo come maestro Alberto Magno.
Divenuto lui stesso, a soli 31 anni, Maestro in Teologia, nel mezzo della polemica del Clero Secolare contro i Frati Mendicanti, si fece difensore della libertà dei religiosi, dediti al servizio della Chiesa Universale, per cui fu maestro ammirato e sapiente nell’Università parigina, poi a Bologna, Roma e Napoli.
Con il futuro San Bonaventura è stato il più grande “pensatore cristiano” del XIII secolo, lasciando in eredità alla Chiesa la sua riflessione teologica, in un insieme di opere di grande profondità ed estensione, tra cui: la “Catena Aurea , la “Summa contra gentiles”, la “Summa Theologiae”, che è la sintesi più creativa e originale del suo pensiero.
La sua originalità sta soprattutto nel modo in cui ha saputo esprimere la Fede della Chiesa nella cultura del tempo, partendo dalla Scrittura e dai Padri della Chiesa e accogliendo la allora recente riscoperta del “pensiero aristotelico”.
Tommaso non fu soltanto un grande pensatore, ma anche un “Uomo di Preghiera”, un uomo umile e sapiente insieme, che al rigore della sua ricerca seppe unire una tenera devozione al Cristo Crocifisso, in un dialogo incessante con Lui.
Egli è stato definito “Il più dotto dei Santi e il più Santo dei dotti”.
A pochi mesi dalla morte, interruppe improvvisamente di scrivere, lasciando incompiuta la sua Summa.
“Paglia è tutto ciò che ho scritto”, disse a chi lo richiamava a portare a termine l’Opera, poiché ormai era solo proteso all’Incontro con Dio.
Morì il 7 Marzo del 1274, mentre si stava recando al Concilio di Lione, nell’Abbazia di Fossanova, in Provincia di Latina.
Canonizzato solennemente ad Avignone nel 1323, fu proclamato nel 1567 “Dottore della Chiesa”.
La data della sua commemorazione liturgica, fissata al 28 Gennaio, è quella della traslazione delle sue Reliquie alla città di Tolosa.
DIDASCALIA:
L'Abbazia di Fossanova, in Provincia di Latina, rimasta famosa nella vita di San Tommaso d'Aquino, poiché fu lì che raggiunse la Patria Celeste.
L'abbazia di Fossanova è situata precisamente nel Comune di Priverno, cinque km. a sud del centro urbano, in Provincia di Latina.
L'abitato, sito tutt'intorno, ha l'aspetto di “vicus” (“villaggio” in latino) e prende il nome da una cloaca, che nei primi tempi del piccolo borgo (ora frazione di Priverno) era chiamata “Fossa Nova”.
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
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