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*SI È AMMINISTRATORI E NON PADRONI.* Ognuno reclama i propri diritti ma ormai quasi più nessuno evidenzia quelli di Dio. *L’ esercizio illegittimo di un potere;* in quest’ultimo caso l’abuso è quello …Altro
*SI È AMMINISTRATORI E NON PADRONI.*
Ognuno reclama i propri diritti ma ormai quasi più nessuno evidenzia quelli di Dio.

*L’ esercizio illegittimo di un potere;* in quest’ultimo caso l’abuso è quello di un "amministratore" che utilizza un potere legato alle sue funzioni.

*Un abuso liturgico* è tutto quello che, in modo sporadico o sistematico, passivo o attivo, esula dalle norme liturgiche proprie, anche se questo abuso è già diffuso e sembra normale o perfino liturgico.

*Alcuni abusi liturgici sono banali, altri no* ; alcuni sono noti, *altri passano inosservati alla maggior parte dei fedeli* ; alcuni sono inconsapevoli, altri vengono fatti apposta; alcuni sono peccati veniali, altri peccati gravi.

*Ad ogni modo, bisogna evitare ogni abuso* , e nessun abuso può essere *considerato di scarsa importanza o irrilevante* , ma va evitato e corretto.

*Qualsiasi abuso,* per quanto possa sembrare piccolo o insignificante, *ha la sua gravità, perché può scatenare un effetto domino.*

*Non esiste una liturgia personale né regionale.* negli aspetti essenziali; *qualsiasi fedele, quindi, ha il diritto di esporre una lamentela* per via di un abuso liturgico, in primo luogo davanti al Vescovo diocesano o all’Ordinario corrispondente, ed è bene che il reclamo venga effettuato sempre con carità, oggettività e realismo.