L'amore dei santi per Maria

«Le milizie degli angeli la dicono veramente beata, parimenti le nazioni degli uomini, e quelli che non la dicono beata e non la glorificano non sono annoverati fra gli uomini, ma sono figli della perdizione e bottino del demonio. Invece tutte le stirpi dei veri uomini la dicono beata e la glorificano, e l’hanno per soccorso e intercessione presso il Signore» (san Massimo Confessore, Vita Virginis, 27).

«Qual discorso, o Beata, potrà mai celebrare la tua santità e annunciare i benefici che hai ricevuto dal Salvatore e quelli che tu stessa hai dato a tutto il genere umano? […] Mi sembra che anche questo faccia parte della felicità eterna riservata ai giusti: conoscere e saper narrare bene e degnamente i tuoi privilegi» (Nicola Cabasilas, In Dormitionem, 13).

«Quando un’opinione onora in qualche modo la santa Vergine, ha un certo fondamento e non ha nulla di contrario né alla fede né ai decreti della Chiesa, né alla verità, il non accettarla e il contraddirla perché anche l’opinione opposta potrebbe essere vera, denota poca devozione verso la Madre di Dio. Io non voglio essere annoverato fra questi spiriti poco devoti, né vorrei che lo fosse il mio lettore, ma piuttosto vorrei essere annoverato fra coloro che credono pienamente e fermamente tutto ciò che senza errore si può credere delle grandezze di Maria. […] Del resto, per toglierci il timore di eccedere nelle nostre lodi basti l’opinione di sant’Agostino, il quale afferma che tutto ciò che diciamo in lode di Maria è poca cosa rispetto a quel che ella merita per la sua dignità di Madre di Dio» (sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Le glorie di Maria, Cap. V, § 1; le parole attribuite all’Ipponate sono di sant’Ambrogio Autperto, Sermo de Adsumptione).

«Colui che non venera Maria non conosce Gesù. Una fede in Cristo che non includa la pietà verso sua Madre è una fede diversa, è un altro cristianesimo in rapporto a quello della Chiesa» (Sergej Bulgakov, L’Orthodoxie, 131).

Infatti le varie forme di devozione verso la Madre di Dio che la Chiesa ha approvato, mantenendole entro i limiti di una dottrina sana e ortodossa e rispettando le circostanze di tempo e di luogo, il temperamento e il genio proprio dei fedeli, fanno sì che, mentre è onorata la Madre, il Figlio, al quale sono volte tutte le cose (cf. Col 1, 15-16) e nel quale «piacque all’eterno Padre di far risiedere tutta la pienezza» (Col 1, 19), sia debitamente conosciuto, amato, glorificato e siano osservati i suoi comandamenti (Lumen gentium, 66).

Il Beato Papa Pio IX, nella Bolla con cui definì dogmaticamente l'Immacolata Concezione scrisse che Ella è «superiore a tutte le lodi del cielo e della terra... è il miracolo di Dio per eccellenza, anzi, il vertice di tutti i miracoli».

San Massimiliano M. Kolbe: «Non temete di amare troppo la Madonna, perché non arriverete mai ad amarla come l'ha amata Gesù».

San Bonaventura: «nessuno può essere mai troppo devoto della Beata Vergine»; «Bisogna guardarsi con diligenza dallo scemare minimamente l'onore dovuto a Maria... bisogna essere pronti a difendere i privilegi di Maria Santissima anche con pericolo della vita».

Padre Pio: «Vorrei poterLa amare quanto merita, ma ricordati che tutti i Santi e gli Angeli insieme non possono degnamente amare e lodare la Madre di Dio».
San Bernardo di Chiaravalle: «O Maria, Tu sei unica al mondo; tu non avesti mai nessuno prima di te che ti somigliasse, ed il mondo, durasse anche eternamente, non avrà mai l'uguale».