Se peccando si perdono i meriti acquisiti in precedenza
Ci si chiede se col peccato grave, che è autoesclusione dalla comunione con Dio che permane anche di là se nel frattempo non ci si pente e non si torna a Lui, uno perda anche i meriti acquisiti con le opere buone.
La risposta è affermativa.
Tuttavia la grazia santificante non muore perché è una realtà di ordine soprannaturale.
E anche se sul momento non inerisce alla nostra anima a motivo della sua incompatibilità col peccato grave, tuttavia continua ad avere una relazione con colui che ne era il proprietario e al momento del pentimento ritorna con i meriti acquisiti precedentemente in proporzione al grado di pentimento.
Questa è la dottrina di San Tommaso il quale insegna che “il peccato (lo stato di peccato) non è la stessa cosa che la privazione della grazia, ma un certo ostacolo in forza del quale si resta privi della grazia” (s. tommaso, De malo, 12, 12, 3). Ma, rimosso l’ostacolo, la luce della grazia ritorna.
5. Mi preme però sottolineare le gravi conseguenze del peccato …Altro