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Don Dolindo Ruotolo. *Il SACERDOTE NON È UN UOMO COME GLI ALTRI!* Non può amare il mondo e i suoi gusti per la sua nuova natura data dall' Ordine, e se lo fa tradisce il suo stato e la Potestà che lo …Altro
Don Dolindo Ruotolo.
*Il SACERDOTE NON È UN UOMO COME GLI ALTRI!*
Non può amare il mondo e i suoi gusti per la sua nuova natura data dall' Ordine, e se lo fa tradisce il suo stato e la Potestà che lo riveste e quindi Dio.
(Sac. Dolindo Ruotolo)

Il Sacerdote non può in nessun modo dire di essere anch'egli uomo come gli altri e di *avere bisogno di uno svago* ; *la sua beatitudine gli è tracciata da Gesù Cristo,* ed è beatitudine che lo eleva nelle pure gioie dello spirito, *di fronte alle quali tutte le gioie umane sono tormenti.* Fuori della via della beatitudine *il Sacerdote non trova che infelicità somma di spirito* ; è come un pesce fuor d'acqua, è come un uomo affogato nella tempesta; è schiavo di se stesso ed è tormentato dai rimorsi, è indebolito negli slanci dell'anima sua, e giace come paralitico nella sua miseria, dalla quale non sa sollevarsi. *È scontento del suo stato perché non ne gusta le ineffabili dolcezze* ; aspira al mondo con la veemenza della disperazione senza poterlo raggiungere in pieno; *crede di essere un perseguitato dalla cattiva sorte; invidia persino quelli del mondo* , e finisce quasi sempre riprovato da Dio....
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
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