Rapporto sugli abusi in Spagna: Scoperti altri casi falsi

InfoVaticana.com ha scoperto un altro falso caso che il difensore civico spagnolo Ángel Gabilondo, socialista, ha incluso nel suo controverso "rapporto sugli abusi" del 2023 sui presunti "abusi sessuali" all'interno della Chiesa spagnola.

Questo caso segue la bufala di Sergio Gámez e riguarda un sacerdote, direttore di una scuola di Ibiza, accusato ingiustamente nel 2011. La magistratura ha chiuso il suo caso nel marzo 2012 su richiesta della Procura.

Tuttavia, Gabilondo lo ha incluso nel suo rapporto come un "vero caso di abuso".

All'epoca, la questione fu sfruttata da El País degli oligarchi (mediattivista: Andreu Manresa), che attaccò anche l'allora vescovo di Ibiza, monsignor Vicente Juan Segura, per la sua appartenenza al "settore conservatore".

I media locali di Ibiza hanno ammesso che gli insegnanti e i genitori "non hanno dato alcuna credibilità alla denuncia e l'hanno attribuita a una "vendetta" malevola da parte dei querelanti".

Dopo che le accuse sono state smentite, il sacerdote, che ha dovuto passare l'inferno per un anno, ha tenuto una conferenza stampa per lamentare il "danno morale irreparabile" che aveva subito.

Non basta. Nel suo rapporto, Gabilondo ha incluso Ibiza tra le diocesi che non hanno "collaborato" con la sua controversa indagine.

Il motivo: Monsignor Vicente Ribas, vescovo di Ibiza, è stato uno dei primi a denunciare la cattiva condotta di Gabilondo.

In una nota, ha sottolineato che il rapporto di Gabilondo non è "né accurato né veritiero" e lo ha accusato di "convenzionalismo opportunistico".

Monsignor Ribas ha dichiarato di aver detto a Gabilondo che dal 1950 ci sono state solo due denunce di abusi, una delle quali è stata archiviata dai tribunali civili ed ecclesiastici nel 2011.

Gabilondo ha risposto sostenendo che c'era una "terza vittima" citata in un articolo del quotidiano del regime, El País. Il vescovo ha risposto che "le denunce di cui siamo a conoscenza sono due", compresa quella falsa.

Tuttavia, nel suo rapporto, Gabilondo suggerisce che lo scambio di lettere con il vescovo Ribas non ha mai avuto luogo e afferma falsamente a pagina 494 che "ci sono diocesi che non hanno fornito alcun dato, né sigle, né status, né posizione o impiego (quelle di Almería, Ibiza, Minorca, Oviedo), anche se sono state pubblicate dai media".

Peggio ancora, il falso caso di Ibiza è stato incluso nella relazione di Gabilondo, che ha affermato di aver "ricevuto dalla Chiesa stessa".

In una risposta a InfoVaticana.com, Gabilondo ha affermato che nel suo rapporto "sono inclusi tutti i casi riportati, indipendentemente dal fatto che siano stati denunciati alla giustizia civile o canonica o che siano andati in prescrizione, archiviati o risolti" (sic).

In molti Paesi europei, come Francia, Germania, Portogallo, Svizzera, ecc. le "denunce di abusi", pubblicizzate dai media degli oligarchi, si sono rivelate false.

Perché il loro scopo non è scoprire la verità, ma screditare la Chiesa con accuse false ed esagerate.

Immagine: Ángel Gabilondo, Traduzione AI