Francesco I
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Russia: Dietro l'assalto all'aeroporto di Makhachkala potrebbe esserci Utro Dagestan Emergono nuovi dettagli e aggiornamenti sulla folle «caccia all'ebreo» a cui hanno partecipato in centinaia ieri nello scalo nel Daghestan

Una vera e propria «caccia all'ebreo». Così è stato definito, da molti, l'assalto all'aeroporto di Makhachkala, nella regione russa del Daghestan. Qui, ieri sera, una folla si è riversata sulla pista, dove stava atterrando un aereo proveniente da Tel Aviv. Sventolando cartelli su cui, a lettere cubitali, si leggeva «siamo contro i rifugiati ebrei». Le immagini, drammatiche, hanno immediatamente fatto il giro dei social network. E oggi, si fa la conta dei feriti. Che, secondo le autorità locali, sono almeno 20, due dei quali versano in condizioni critiche in ospedale. Al contempo, l'agenzia di stampa RIA ha dichiarato che nell'assalto sono rimasti feriti anche nove agenti di polizia. Mentre, a detta delle forze di sicurezza, i passeggeri dell'aereo «preso di mira» sono stati messi, prontamente, in salvo.

A manifestare, all'aeroporto di Makhachkla, erano in centinaia. Lo si evince anche dai video postati sui social media, in cui si vedono moltissimi uomini — per la maggior parte musulmani — catapultarsi sulla pista d'atterraggio, cercando di salire sugli aerei, sventolando bandiere palestinesi o cartelli contro Israele. I filmati mostrano addirittura persone intente a controllare nei motori spenti dell'aereo, per scovare passeggeri nascosti. Chiedendo, persino ai tecnici dell'aereo, dove si stessero «nascondendo gli ebrei».

Lo scalo russo, in men che non si dica, è stato chiuso «a causa della presenza di intrusi».

Poco fa, il Ministero degli Interni russi ha dichiarato che 60 dei circa 150 partecipanti attivi ai disordini sono stati arrestati.
Dietro l'assalto all'aeroporto di Makhachkala potrebbe esserci Utro Dagestan

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