ferralex
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Il virus del modernismo ha colpito la Milizia dell'immacolata a Padova. Riporto qui la prima lettera scritta a don Alfredo Morselli in seguito a insegnamenti che dall'incontro di Natale a Padova vengono …Altro
Il virus del modernismo ha colpito la Milizia dell'immacolata a Padova.

Riporto qui la prima lettera scritta a don Alfredo Morselli in seguito a insegnamenti che dall'incontro di Natale a Padova vengono promulgati all'interno della Milizia dell'Immacolata.

Buongiorno, padre Alfredo. Sono A. F., la persona che all'incontro dell'8 febbraio a Casa Nazareth ha esposto a Lei i suoi dubbi circa un insegnamento che viene dato alla Milizia dell'Immacolata a Padova. Spero stia bene. Le scrivo su Suo gentile invito nel caso avessi avuto dei dubbi o avessi dovuto chiederLe consiglio circa i falsi insegnamenti che oggi si promulgano.

All'incontro a Casa Nazareth le spiegai come nel ritiro di Natale un padre dei frati minori conventuali del Santo di Padova e preposto agli incontri di formazione della Milizia avesse detto durate la sua esposizione, cito testualmente: "Si diventa "figlio di Dio" assomigliando a Dio: 1) se siamo capaci, come Lui, di voler bene anche a chi non se lo merita; 2) se siamo capaci di fare del bene senza aspettare nulla in cambio; 3) se siamo capaci, come Lui, di perdonare gli altri prima ancora che ci vengano a chiedere il perdono, perché così fa Dio nei nostri confronti. "Dio sa tutto, sa che peccherai ancora e tuttavia ti perdona; ti vuole così bene che preferisce dimenticarsi del futuro"(S. Curato d'Ars). [...] Se ci sono in noi questi tre aspetti, anche noi siamo i "figli di Dio".[...] Questo è il progetto di Dio sull'uomo, sull'umanità: un Dio talmente innamorato della sua creatura, che gli dice: "ti voglio innalzare al mio stesso livello". Il raggiungimento della condizione divina non avverrà mediante pratiche ascetiche, ma mediante la pratica dell'amore; e tutti possono amare. Dobbiamo spazzare via l'idea che Dio si offende, che si arrabbia, che castiga. Dio non si offende, non si arrabbia e non castiga, perché non può. Essendo Lui soltanto amore, ogni sua manifestazione nei confronti dell'uomo sarà soltanto d'amore. Sono io che con atteggiamenti sbagliati mi chiudo, perché non amando gli altri, restringo la capacità di ricevere questo amore. L'amore man mano che lo si esercita, sviluppa nuove capacità d'amare e fa sorgere ancora nuove possibilità di fare è un amore che fa crescere l'uomo". In questo punto ha affermato quindi che l'Inferno non può esistere: in quanto Dio è amore e il peccato non lo offende...Ad una mia domanda alla fine dell'incontro su come nel Vangelo si parlasse dell'Inferno e di quanto ne parlassero santi (ad esempio santa Faustina Kowalska) e mistici (Maria Valtorta), lui mi ha risposto che queste immagini dell'inferno sono concetti puramente spirituali, che quello che hanno scritto i santi va quindi interpretato in quanto non c'è nulla di letterale i quelle visioni. L'Inferno secondo il suo pensiero sarebbe soltanto il dolore e il tormento che si crea ogni qualvolta l'uomo, disprezzando Dio, se ne separa e si allontana da Lui. Tutto qui. Il resto: fiamme, tenebre, demonii sarebbero solo il frutto di una visione dantesca e medievale sbagliata che per millenni ha ottenebrato la Chiesa, ma che ora, con il nuovo magistero di Bergoglio va dissipandosi, riscoprendo la verità, in quanto a detta del padre conventuale nei Vangeli non ci fosse mai stata una volta in cui Gesù avesse minacciato castighi o solamente citato l'Inferno.

All'incontro a Casa Nazareth Le ho riferito solo questo punto non potendo trattenerla a lungo esponendo tutti i miei dubbi e disagi circa quel ritiro: ho preferito citare il punto che ritenevo essere il più fuorviante. In realtà ci sono altri punti piuttosto disagianti che vorrei esporLe, anche se con una certa riluttanza visti i contenuti erronei, per difendere la Verità. Ci sono altri due punti che durante l'esposizione mi hanno messo in condizione di forte disagio spirituale. La prima ha avuto origine da un commento dei versetti del primo capitolo del Vangelo di Giovanni sul progetto di Dio. Cito qui il punto nel testo: "Questo progetto è sempre stato nella mente di Dio, stava molto a cuore a Dio. Il mondo è stato creato proprio per la realizzazione di questo progetto. La corrente teologica francescana ha sempre sostenuto che Dio ha messo alla prova gli angeli facendo loro conoscere questo "progetto", ma una parte di essi si sono rifiutati di accoglierlo ("non serviam!") ritenendosi superiori all'uomo in quanto puri spiriti". Con questo commento il padre conventuale ha detto che la ribellione di satana e dei suoi angeli non è da ricondursi alla ribellione di Lucifero a causa della sua bramosia e della sua superbia di voler essere superiore a Dio, questo punto non l'ha nemmeno menzionato. La sua ribellione invece sarebbe il frutto del suo disprezzo per l'essere umano che Dio amava così tanto da volerlo, neanche simile a Lui, ma uguale a Lui, come ho riportato nel primo testo: quel "ti voglio innalzare al mio stesso livello" non si riferisce quindi al destino dell'uomo che glorificato nella santità di Dio diventa simile, se pur sempre minore, a Dio; ma anzi, l'uomo sarebbe chiamato ad essere uguale a Dio. Il testo continua da questo punto: "Questo progetto di Dio sull'umanità implica qualcosa di incredibile: cioè che l'umanità raggiunga la pienezza della condizione divina. Giovanni ci presenta Dio talmente innamorato dell'umanità che non gli basta aver creato l'uomo "a sua immagine e somiglianza", ma lo vuole innalzare alla sua stessa condizione divina! Nella Genesi è descritto il grave castigo inflitto ai nostri progenitori, perché avevano avuto il desiderio di diventare uguali a Dio. Giovanni dice che questo desiderio di raggiungere la condizione divina è insito nell'uomo; Dio l'ha messo nel cuore di ogni essere umano. Ogni ideale che sia al di sotto di questo progetto mutila il progetto di Dio sull'umanità. Dio vede l'uomo con i suoi limiti e i suoi difetti, ma pur di concedergli la condizione divina, gli infonde una vita indistruttibile, che nemmeno la morte potrà scalfire. Ma questo progetto che Gesù annunziava al suo popolo verrà considerato dai Giudei una bestemmia talmente grave da essere punibile con la morte. Lo troviamo in due brani di questo Vangelo: "Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio" (5,18), " Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio" (10,33) Perché questa ostinata reazione? Perché, se Dio vuole innalzare l'uomo al suo stesso livello, i suoi rappresentanti cosa ci stanno a fare? Questo è panico per il potere religioso! "Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e per noi è la fine!" (11,48). Quindi è bene che la gente rimanga nell'ignoranza: e se c'è qualcuno che annuncia questo messaggio, sia messo a morte!". In questa interpretazione del Vangelo di Giovanni viene detto che siccome Gesù dice di essere Figlio di Dio e i Giudei lo vogliono mettere a morte in quanto Lui, dicendo questo, si rende uguale a Lui, chi crede in Lui diventa automaticamente Dio a sua volta, uguale a Lui.

Se questo primo punto è già disturbante, Le premetto che il secondo è, se possibile, anche peggiore. Le citerò innanzitutto i testi, poi aggiungerò la sua conclusione. "Con questa affermazione Giovanni si sbarazza di una categoria che era il pilastro della legge: la discriminazione tra quello che è puro e quello che è impuro. Gli ebrei ritenevano Dio il "puro" per eccellenza, per cui solo chi era legalmente puro poteva avere contatto con lui, mentre per un impuro il contatto con Dio era escluso. [...] In sostanza, Gesù arriva a dire che quello che veniva presentato nella Bibbia come parola di Dio, era falso! Per questo lo hanno ammazzato!". E poi ancora: "Questa luce è quella vera. Le false luci sono quelle che pretendono di assicurare la piena comunione con Dio con i riti... Dio per bocca del profeta Isaia dice: "Che m'importa dei vostri innumerevoli sacrifici? - dice il Signore - Io non li gradisco". è ancora oggi presente l'idea di offrire a Dio qualcosa; Dio dice: "Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene" (Is 1,11-17). L'apostolo Paolo afferma che prima nessuno lo batteva nella osservanza della legge, e che non esisteva un religioso perfetto come lui: "Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come sterco" (Fil 3,8). "Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre dei precetti quali "Non prendere, non gustare, non toccare"? Tutte queste cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini! Queste cose hanno una parvenza di sapienza, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne" (Col 2, 16-23). Tutta l'osservanza religiosa, l'dea di raggiungere Dio attraverso preghiere, sacrifici, riti e offerte... è dannosa, perché serve soltanto a nutrire la nostra ignoranza. Questo perché ci fa sentire a posto con Dio, quando invece non lo siamo per niente". La considerazione finale che il padre conventuale fece di fronte ai presenti è secondo il mio parere, l'inizio dell'apostasia che si è già profilata nella Chiesa: quando Gesù dice alle genti la giusta interpretazione dei Comandamenti, dando loro compimento, dicendo alla fine il Comandamento che li riassume tutti, il padre conventuale esplose con questa affermazione: non sconvolgetevi per quello che vi dirò ma meditatelo, perché la Chiesa si sta rinnovando e lo sta scoprendo con questo nuovo papa: il comandamento che Gesù dà e che riassume tutti gli altri è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Questo è il riassunto di tutto l'amore che si può dare. La cosa sconvolgente è che a differenza degli altri Comandamenti, che avevano sempre Dio come riferimento, questo non ce l'ha! Questo comandamento non parla di Dio! Quindi per fare la volontà di Dio è semplice amare gli altri e amando gli altri amerai anche Dio.

Concludo scrivendoLe, padre Alfredo, che anche dopo aver sentito affermazioni di questa portata che io non saprei neanche come definire, non ho saputo cosa mi avesse messo più confusione nello spirito: se queste cose che io Le ho scritto qui oppure i volti illuminati delle persone che ascoltavano e gli applausi che accoglievano le ultime affermazioni a conclusione di quel ritiro. Ho ancora fisse nella mente le facce estasiate e i sorrisi di giubilo che alla conclusione dell'incontro ho visto in alcune persone. Le stesse persone che in quell'occasione non vedevano l'ora di sapere la mia opinione sulla trattazione: lo stesso padre conventuale mi si è avvicinato e mi ha detto: medita questo incontro perché questa è la Milizia dell'Immacolata e sono queste le grandi verità che stanno venendo a galla dopo secoli di fraintendimenti della parola di Dio nella Chiesa. Quando provai a esporre i miei dubbi citando santi, visioni, mistica principalmente sull'Inferno perché in quel momento era la realtà stravolta che mi era più rimasta impressa, lui replicò semplicemente dicendo che erano appunto visioni spirituali, poste come allegoria simbolica della realtà, ma non la realtà.
Spero vivamente di averLe fatto cosa gradita scrivendoLe qui l'incontro in preparazione per il Natale. Mi scuso per la lunghezza di questa lettera. In seguito vorrei inviarLe ancora una lettera circa l'ultimo incontro che ha avuto luogo a Padova. Non si tratterà come qui di un'esposizione dei dubbi che mi hanno assalito durante l'esposizione, ma vorrei un Suo consiglio circa un mio dialogo con il padre conventuale per cercare di ritrattare le sue opinioni riportando le parole di Maria Valtorta. Spero anche qui di fare una cosa gradita in difesa della Verità.
Le auguro una buona giornata.
Pace e bene.
A.
warrengrubert
"il comandamento che Gesù dà e che riassume tutti gli altri è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Questo è il riassunto di tutto l'amore che si può dare. La cosa sconvolgente è che a differenza degli altri Comandamenti, che avevano sempre Dio come riferimento, questo non ce l'ha!"
Sono sconvolto, mi avevano insegnato che i primi 3 comandamenti riguardavano Dio, gli altri 7 l'uomo...
Ora mi …Altro
"il comandamento che Gesù dà e che riassume tutti gli altri è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Questo è il riassunto di tutto l'amore che si può dare. La cosa sconvolgente è che a differenza degli altri Comandamenti, che avevano sempre Dio come riferimento, questo non ce l'ha!"

Sono sconvolto, mi avevano insegnato che i primi 3 comandamenti riguardavano Dio, gli altri 7 l'uomo...
Ora mi vengono a dire che tutti e 10 riguardano Dio... Sono sconvolto.. per fortuna che c'è pappppa Francesco che rinnova la chiesa e ci svela il vero significato dei comandamenti e delle parole di Gesù... 🤔 ma visto che non esistevano i registratori ai suoi tempi siamo sicuri che abbia detto ama il prossimo tuo come te stesso???
Magari intendeva dire ama te stesso come il prossimo ama la pachamama! Un altro giro di birra pago io!
Antonio D' Ambrosi
POVERO SANT'ANTONIO
ferralex
Poveri anche San Massimiliano Kolbe e la Santissima Vergine