Appello alla gerarchia ecclesiastica e allo Stato - Danilo Quinto - 03.03.2020

APPELLO ALLA GERARCHIA ECCLESIASTICA:

Riaprite le chiese e fate celebrare le Sante Messe, incrementandone il numero quotidiano con l’intenzione di debellare il virus.

Non imponete ai fedeli di ricevere il corpo vivo di Gesù sulla mano, perchè questo è un atto sacrilego.

APPELLO AI RAPPRESENTANTI DELLO STATO:

Chiudete asili, scuole e università per i prossimi due mesi.

Aiutate economicamente famiglie e imprese che sono in difficoltà e che lo saranno per lungo tempo.

Dotate il Paese del maggior numero di posti letto di terapia intensiva.

Da questo piccolo luogo di comunicazione, rivolgo un appello a chi deve decidere o a chi deve consigliare che si decida per il meglio.

L'appello è rivolto anche a chi legge, perchè si mobiliti, condivida l'appello e lo invii al maggior numero di persone.

Sono convinto che sul piano umano si possa fare poco nei confronti di questa pandemia, che come ho scritto è da considerare una prova a cui Dio sottopone l'umanità per il suo bene e per la sua conversione e fa parte del connotato essenziale di Dio, che è quello della Giustizia, senza la quale non si comprende la Sua Misericordia.

Senza pentimento, conversione e preghiera, senza acquisizione della Sapienza – che è dono dello Spirito Santo e origina il timore di Dio - non usciremo da questo castigo divino, che dobbiamo affrontare senza paura, ma con la forza che deriva dalla fede.

Hanno eliminato, per molti italiani, la possibilità di partecipare alla Santa Messa e questo fatto aggraverà il dispiacere di Dio. Dio non dimenticherà il comportamento di coloro che in modo scellerato hanno preso questa decisione e coloro che in modo obbediente la seguono.

Dio non vuole che chi Lo ama, stia fermo e non si adoperi – nei modi legittimi e più opportuni – per testimoniare la sua fede. Scrivete ai Vostri Vescovi di appartenenza e chiedete loro in maniera ferma e gentile di ripristinare le Sante Messe che sono state abolite e di incrementarne il numero con l’intenzione di debellare il virus. E’ urgentissimo farlo! Solo l’Eucaristia – da prendere in bocca, perchè il Corpo di Gesù Vivo non si tocca!!! – ci può salvare!

Chiedete ai Sacerdoti che conoscete di celebrare il maggio numero di Sante Messe, nei giorni feriali e durante le festività e di disobbedire a ordini che vietano la celebrazione e/o che impongono la chiusura delle Chiese. Le attuali leggi che regolano i rapporti tra Stato italiano e Chiesa Cattolica non impongono alla Chiesa di obbedire a decisioni che provengono dall’esterno che ledano la sua libertà.

E’ necessario agire – sempre nelle forme legittime – anche rispetto alle decisioni del Governo.

Mettiamo da parte la questione economica. Rispetto a quello che si è determinato (che il Governo, con la sua inerzia iniziale, ha concorso a determinare), saltano tutti i parametri e i discorsi economici. Il Governo – piaccia o non piaccia all’Europa, piaccia o non piaccia a chi richiama la questione del debito pubblico – deve stanziare decine e decine di miliardi per affrontare la situazione. Forse non basteranno i 50 miliardi che qualcuno ha chiesto. Se c’è anche un solo parlamentare che mi legge, si faccia interprete serio in Parlamento di questa necessità. L’Europa ci punirà? Pazienza. Che cosa vogliamo? Che il nostro Paese sia distrutto per salvare l’Europa? La Banca d’Italia intervenga subito e metta a disposizione il denaro necessario per reggere la situazione economica di qui a un anno (questo è il tempo minimo da considerare, non qualche settimana).

Il problema VERO da affrontare è SALVARE LA VITA DELLE PERSONE. Oggi il virus ha colpito un neonato a Bergamo. E’ la prova che i bambini e i giovani non sono immuni. Se il virus si diffondesse negli asili e nelle scuole, sarebbe una catastrofe. Bisogna pretendere la decisione che ASILI, SCUOLE E UNIVERSITA’ SIANO CHIUSE PER ALMENO 2 MESI IN TUTT’ITALIA E CONTEMPORANEAMENTE AIUTARE ECONOMICAMENTE LE FAMIGLIE. Il Ministero della Pubblica Istruzione mobiliti tutta la sua burocrazia nell’organizzare lo studio a distanza. Le famiglie, dal canto loro, chiedano ai loro figli di cooperare. Non li lascino frequentare luoghi chiusi. Stiano vicine ai loro figli.

L'altra urgenza da assicurare è la DOTAZIONE DEL MAGGIOR NUMERO DI POSTI LETTO DI TERAPIA INTENSIVA. E’ evidente che la pandemia si estenderà e molte persone nei prossimi giorni e nelle prossime settimane avranno bisogno di essere aiutate nella respirazione.

Appelliamoci al cuore tenero della Santissima Vergine Maria. Recitiamo nelle nostre case, ogni giorno, il Santo Rosario. Che Lei ci aiuti, insieme al Suo Santissimo Sposo, San Giuseppe, potentissimo Santo, al quale ci rivolgiamo con cuore filiale. A Gesù, nostro Pastore e Giudice, chiediamo pietà e aiuto nell’affrontare questa prova.
Fatima.
Non ascolteranno: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...