La benedizione Speedy Gonzales. Di Gianni Toffali.

La banda bassotti che governa il vaticano, ha risposto alla levata di scudi seguita alla recente dichiarazione 'Fiducia supplicans' che ha introdotto la possibilità di benedizioni alle concubini irregolari o dello stesso sesso.

La lunga nota diffusa dal Dicastero per la Dottrina della Fede, a firma del cardinale prefetto Victor Manuel Fernández e del segretario monsignor Armando Matteo, avrebbe dovuto rigettare le tesi di chi aveva bollato il contenuto di 'Fiducia supplicans' - documento approvato da Francesco - come "eresia" o "blasfemia", e contemporaneamente rassicurare gli episcopati che hanno vietato ai propri sacerdoti di astenersi dal benedire coppie gay.

I passacarte del novatore Bergoglio, hanno precisato che la dottrina sul matrimonio "non cambia", e che tali "benedizioni pastorali" devono "distinguersi chiaramente dalle benedizioni liturgiche e ritualizzate, ed essere soprattutto molto brevi, al massimo 10-15 secondi.

Fosse ancora vivo, il ragionier Fantozzi, avrebbe commentato la rettifica con la stessa vibrante critica espressa dopo la visione della corazzata Kotiomkin.

In parole semplici, o meglio, tragicomiche, i Mister Bean della corte bergogliana, si sono convinti che la soglia di 15 secondi, sia il tempo massimo di sopportazione per non far incazzare Dio.

Fossimo su scherzi a parte, ci sarebbe da ridere, ma le benedizione Speedy Gonzales (che forse nè quaggiù nè lassù, nessuno ci nota) sono realmente uscite da ciò resta di una Chiesa da piangere.
lamprotes
E' una "furbata" bergogliana con la quale si pensa di prendere per il naso i veri credenti e, contemporaneamente, soddisfare i gay. Non ottengono nulla! Primo, perché i veri credenti hanno capito che questa è una banda di farisei (in senso deleterio) agnostici, secondo, perché i gay (veri) non ci stanno con l'idea di essere trattati da "serie B" e che le loro attività genitali siano peccato.