PERCHE’ NON CI SI INGINOCCHIA PIU’ DAVANTI A NOSTRO SIGNORE? Stando in Chiesa colpisce costatare come non ci si inginocchi più al cospetto di Nostro Signore. Non si inginocchiano davanti al Santo …Altro
PERCHE’ NON CI SI INGINOCCHIA PIU’
DAVANTI A NOSTRO SIGNORE?

Stando in Chiesa colpisce costatare come non ci si inginocchi più al cospetto di Nostro Signore.
Non si inginocchiano davanti al Santo Tabernacolo quelli che entrano nella Casa di Dio; non si inginocchiano quelli che fanno la Santa Comunione; non si inginocchiano i cosiddetti Ministri Straordinari quando, seguendo un diffuso malcostume, si recano al Tabernacolo – sempre più spesso decentrato, se non nascosto in qualche anfratto – per prendere loro, in vece del Sacerdote, o di un Diacono, le Ostie Consacrate per portarLe all’Altare.
Perfino molti Preti, anche troppi, quando transitano davanti al luogo dove sono custodite le Particole Consacrate - Presenza reale del Corpo e Sangue di Gesù Cristo - fanno un semplice e fuggevole inchino, o accennano solo una veloce genuflessione.
Sembra si sia fatta strada l’idea che in fondo Gesù, il Figlio di Dio, È solo “uno di noi”, un nostro pari, al Quale non è poi così importante tributare l’onore e il rispetto dovuto, ben manifestato anche con l’atto della genuflessione.
Eppure il peccato più grande, che è costato all’Umanità l’espulsione dal Paradiso Terrestre, è stato proprio quello della “superbia”, il pensare di poter essere noi quasi come Dio.

In una Biografia di Padre Pio, si legge il seguente aneddoto: “Una sera il Frate si trovò a passare in chiesa e, nella penombra, vide un altro Frate che davanti al Santissimo si produceva, a ripetizione, in profondissime genuflessioni.
Avvicinatosi per chiedere spiegazioni, si rese conto che quella era un’Anima del Purgatorio, la quale disse di essere stata condannata a inginocchiarsi con continuità, perché, quando il Frate era in vita, ogni volta che passava davanti al Tabernacolo, pur inginocchiandosi, non compiva con la dovuta attenzione e riverenza quel gesto di umiltà.
Tutto ciò fa davvero riflettere.
Si può credere che abbiano ragione coloro i quali sostengono che chi non si inginocchia davanti a Dio presto o tardi finisce per inginocchiarsi difronte agli idoli, i quali si possono inserire nella vita di ognuno sotto varie forme.
Sembra, oggigiorno, che sia proprio questo il pericolo in cui stanno correndo tanti nella Chiesa di Cristo, sia laici che ecclesiastici.
Occorre rivedere questi atteggiamenti alla luce della vera spiritualità, riprendendo a rivalutare con rispetto tutto ciò che è Sacro, nonché tutto ciò che è riferibile all’Onnipotenza di Dio Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Giovanna Delbueno
Hanno voluto che non ci inginocchiassimo più perciò hanno tolto le balaustre anche in Cattedrali cinquecentesche. Le hanno deturpate vescovi e architetti ben pagati e con l' assenso delle Soprintendenze. Senza balaustre i fedeli sono stati obbligati a mettersi in fila. Non si può tacere delle chiese in stile conciliare ovvero capannoni squallidi dove neppure un inginocchiatoio è presente e ovviamente …Altro
Hanno voluto che non ci inginocchiassimo più perciò hanno tolto le balaustre anche in Cattedrali cinquecentesche. Le hanno deturpate vescovi e architetti ben pagati e con l' assenso delle Soprintendenze. Senza balaustre i fedeli sono stati obbligati a mettersi in fila. Non si può tacere delle chiese in stile conciliare ovvero capannoni squallidi dove neppure un inginocchiatoio è presente e ovviamente le balaustre sono inconcepibili. E via il velo dalla testa delle donne e delle bambine.
Giudicherà il Signore.
silvioabcd
I sacerdoti dovrebbero ricordare ai fedeli di inginocchiarsi durante la Consacrazione e quando si va a ricevere l'Eucaristia.
silvioabcd
Non dico questo, ma ormai sembra normale disporsi in fila come dei soldatini, rigidi, e ricevere in mano l'Eucaristia, come se si trattasse di qualcosa da mangiare, e non da adorare, prima di riceverLa.