11 Gennaio GESÙ BAMBINO DI PRAGA. Oggi, 11 Gennaio, la Santa Madre Chiesa ricorda solennemente il Bambino Gesù di Praga, protagonista principale del Culto sull'Infanzia di Gesù. La storia di questa …Altro
11 Gennaio
GESÙ BAMBINO DI PRAGA.

Oggi, 11 Gennaio, la Santa Madre Chiesa ricorda solennemente il Bambino Gesù di Praga, protagonista principale del Culto sull'Infanzia di Gesù.
La storia di questa particolare Statua di cera comincia nel Sud della Spagna, come opera di uno scultore sconosciuto.
Si dice provenga da un Convento tra Cordoba e Siviglia, nel quale viene venerata una copia in legno della medesima Statua.
Da qui si racconta che la prese la signora Isabela Manrique de Lara Mendoza, la quale, essendosi sposata con un nobile, di nazionalità ceca, Vratislav di Pernstein, in seguito tale Statua prese la via della Boemia.
A sua volta, come dono di nozze, la ricevette sua figlia, Maria Manrique, allorché si sposò con Vilem di Rozumberk.
Per cui, ella prese con se la Statua del Santo Bambino e, dopo la morte del primo marito, si sposò con Zdenek Vojtech, di Lobkowicz.
Dal momento, però, che non ebbe figlie, regalò la preziosa Statuina al Priore dei Padri Carmelitani Scalzi, presso il Convento di Santa Maria della Vittoria, nel quartiere di Mala Strana, a Praga.
All’inizio il Santo Bambino, secondo una consuetudine del Carmelo Teresiano, fu posto nella Cappella del Noviziato.
Nell’anno 1631 i Sassoni attaccarono Praga e nemmeno i Conventi si salvarono dal saccheggio; per cui la preziosa Statua del Santo Bambino, rimasta seriamente danneggiata, fu gettata fra le rovine dietro all’Altare Maggiore.
Essa Fu ritrovata solo nel 1637, quando venne a Praga Padre Cirillo, della Madre di Dio, proveniente dal Convento dei Padri Carmelitani Scalzi di Monaco di Baviera.
Dopo molti sforzi, egli riuscì a far finanziare la riparazione delle manine della Statua da un Ufficiale della Città.
Il Santo Bambino, così, divenne nuovamente Oggetto di Culto e di Devozione.
Ad Esso gli vennero attribuiti diversi fenomeni miracolosi, fra cui la salvezza della Città, in occasione di un assedio degli Svedesi.
Su iniziativa della famiglia dei Martinic, particolarmente devota al Santo Bambino, nel Gennaio 1651, la Statua fu portata in pellegrinaggio per le chiese di Praga, prendendo in questa occasione l’appellativo di "Miracoloso (Gratiosus)”.
Nel 1655, l’allora Vescovo ausiliare di Praga pose solennemente sul Capo del Santo Bambino una “corona d’oro”, fatta preparare dal devoto nobile Bernardo Ignazio di Martinic.
Ancora oggi, la Festa annuale del Santo Bambino ricorda questo avvenimento nell’ultima Domenica di Maggio.
La Statua fu posta dapprima nella Cappella all’entrata della chiesa ma nel 1741, dato l’afflusso dei pellegrini, tale Statua fu spostata nell’Altare laterale di mezzo, dedicato allora a San Gioacchino e a Sant’Anna, di fronte all’Altare della Miracolosa Immagine della Madonna di Mantova.
L'Altare, dove il Santo Bambino è collocato, sottolinea in maniera evidente il forte senso della spiritualità che emana il Bambino Gesù.
In linea verticale, si nota dall’alto la Raffigurazione dello Spirito Santo, nonché quella di Dio Padre, Che giunge fino al Figlio, Gesù Bambino.
In tale Raggruppamento si evidenzia il Mistero della Santissima Trinità.
In linea orizzontale, poi, sulla sinistra del Bambino, vi è Maria Santissima, mentre alla sua destra primeggia anche San Giuseppe, che insieme ne rilevano il Mistero della Incarnazione.
In realtà, il Gesù Bambino di Praga bene si colloca in maniera specifica all'interno del Misterioso incontro fra la “Famiglia Divina” e la “famiglia umana”.
Ben presto cominciarono ad apparire intorno alla Statua anche ex-voto d’argento, in forma di piccole manine, per Grazie ricevute.
Alla morte, però, dell’Imperatrice d’Austria, Maria Teresa, salì sul trono il figlio Giuseppe II, il quale il 3 Settembre 1784 decretò la soppressione del Convento dei Carmelitani Scalzi.
La Chiesa venne così a trovarsi sotto la giurisdizione della vicina Parrocchia di Santa Maria della Catena, del Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta.
Nel XIX secolo, tuttavia, la rinomanza del Santo Bambino di Praga aveva ormai raggiunto anche le terre più lontane, tra cui la Spagna, l’Italia e l’America del Sud.
Particolarmente riconoscenti, come debitori per speciali Favori ricevuti dal Santo Bambino di Praga, furono in seguito anche i Paesi dell’Estremo Oriente, come il Vietnam, la Corea e le Filippine.
Inoltre, in parecchi Conventi, soprattutto in quelli dei Carmelitani Scalzi, il 25 di ogni mese esisteva una speciale Memoria Liturgica per il Santo Bambino di Praga.
La Statua originale del Santo Gesù Bambino di Praga, è alta 47 cm., protetta da un cilindro metallico argentato fino alla cintola.
La Statua, molto probabilmente, ha un’anima di legno, rivestita di un tessuto, da cui traspare il sottofondo lavorato in cera.
Da sempre la Statua venne rivestita con abitini tessuti a mano.
Quindi il Santo Bambino veniva avvolto da una cotta bianca, sulla quale venivano poste una tunica bianca, assieme ai vestitini con mantellina di seta, simile a una dalmatica (il quarto e il quinto vestito erano simili a un “pluviale sacerdotale”).
Intorno al collo, poi, sono stati posti dei collarini di pizzo.
La Statua inoltre possiede due corone: quella originale del 1767, nonché la seconda, preparata dal 1810 al 1820.
Il Suo particolare e prezioso guardaroba, nel corso degli anni, ha ormai raggiunto i cento esemplari.
I più antichi risalgono al 1700, come quello tessuto dall'Imperatrice d’Austria Maria Teresa; tra i più recenti, invece, si evidenziano quelli pervenuti da una famiglia della Sicilia, nonché quelli giunti dalle Filippine e dalla Polonia, in tessuto di nylon bianco.
Essi sono tutti testimonianza di una sentita “Devozione popolare”, diffusa in tutto il Mondo.
Intorno al Santo Bambino di Praga sono fiorite molte leggende, la cui storicità può essere discutibile, ma che, in ogni caso, riflettono quello che sentivano e vivevano coloro che le raccontavano.
Una di esse, la più diffusa, riguarda l’origine della Statua.
Si racconta, infatti, che al tempo della guerra fra Cristiani e Mori, nella Penisola Iberica, nel Sud della Spagna, vi era un Convento Carmelitano che neanch’esso fu risparmiato in una delle incursioni degli aggressori, in cui si salvarono solo quattro Frati.
Uno di loro, che si chiamava Fra' Giuseppe, aveva una devozione particolare per il Santo Bambino; per cui un giorno, mentre lavorava nel cortile, ebbe la Visione di un Bambino che lo invitava alla preghiera.
Il Frate, allora, cominciò a pregare l’Angelus e, alle parole "Benedetto il Frutto del Tuo Grembo, Gesù", egli sentì il Bambino aggiungere: "Sono io!", poi subito scomparve.
Il Volto di quel Bimbo, però, gli rimase fortemente impresso nella memoria.
Egli sentì crescere un forte desiderio di rivedere quel Bambino, anche se solo per un attimo.
Tra tanto desiderio, egli volle creare un ritratto che gli fosse simile, ma ogni sforzo risultava vano.
Per molti anni il Frate non riuscì a riprodurre una Immagine che ricordasse fedelmente il viso di quel Santo Bambino.
Un giorno, però, quando egli era ormai molto vecchio, il Bambino gli si rivelò nuovamente e gli disse: "Sono venuto a farti visita, affinché tu possa terminare fedelmente la tua statua a Mia Somiglianza".
L'anziano Frate, allora, si mise subito a lavorare alacremente, tanto che, come in un sogno, riuscì felicemente a riprodurre quel particolare Volto del Bambin Gesù.
Quando il lavoro fu terminato, il Bambino era già scomparso ed egli si sentì molto stanco, tanto che si addormentò, senza più risvegliarsi in questo Mondo, poiché il Divino Bambino lo aveva chiamato con Sé.
Ma le notizie, circa fatti miracolosi, legati in qualche modo a questa particolare e Santa Statua, non sono solo eventi del passato, bensì continuano anche nel presente.
Un altro particolare racconto, ad esempio, giunge da Tamara, una bimba brasiliana di due anni.
Essa, fin dalla nascita, aveva forti disfunzioni lombari e poteva camminare solo con degli attrezzi speciali, conservati fino a oggi nella Chiesa del Santo Bambino.
Con grande difficoltà riusciva a fare dei passettini, per cui i suoi genitori fecero una Novena al Santo Bambino di Praga.
Nel sesto giorno della Novena, ella poté togliersi gli attrezzi speciali che l’aiutavano a muoversi, riuscendo a camminare completamente da sola.
I Medici restarono addirittura stupefatti e alcuni non riuscirono a credere che si trattasse di un vero e proprio Miracolo; i suoi genitori riuscirono a trovare i soldi per il costoso viaggio fino a Praga, dove poter ringraziare il Santo Bambino Gesù di Praga; correva l’anno 1995.
Un altro evento è legato alla guarigione di una donna indiana, che da giovane restò paralizzata e immobilizzata in un letto per lungo tempo.
Un giorno le si rivelò il Santo Bambino di Praga; fu così che ella, intuitivamente, capì che poteva essere guarita.
Iniziò così a pregare una Novena al Santo Bambino, servendosi di un libricino che era riuscita a procurarsi da qualche parte.
Durante la Novena, essa iniziò a sentire che pian piano, prima nelle gambe e in seguito poi in tutto il corpo, stava ricominciando a circolare la vita.
Dopo solo alcune settimane era completamente guarita dalla paralisi.
Nel 1994, dopo aver raccolto il denaro per tutta la vita, all’età di 71 anni, riuscì a compiere il suo pellegrinaggio di ringraziamento a Praga, inginocchiandosi davanti a Colui che l’aveva guarita.
Ancora oggi, la Statua del Bambino Gesù di Praga è motivo di grande Devozione popolare, ispirando e alimentando continuamente il fervore e la spiritualità di molti fedeli in tutto il Mondo.