Gli omosessuali sono meno a rischio di Covid. Di Gianni Toffali
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Immediata la stizzita reazione della politica e delle lobby gay. L' Asl, ha istantaneamente chiarito che la "malefatta" era imputabile al'errato utilizzo del copia incolla di un vecchio documento usato per le donazioni di sangue.
Gaffe a parte, è indubitabile che il tasso di rischio dei gay a contrarre il misterioso virus, è inferiore rispetto ai soggetti eterosessuali.
La particolare postura amatoria delle coppie delle stesso sesso, impedisce il vis à vis.
Senza il faccia a faccia, il droplet, vale a dire l'emissione di secrezioni respiratorie e salivari in forma di goccioline, espulse quando si parla, starnutisce o tossisce, viene meno.
Pecularietà posturale che unitamente all'eliminazione dell'anidride carbonica nella stessa direzione e mai frontalmente, garantisce agli amatori effusioni e fusioni a rischio quasi zero.
Praticità lapalissiane che devono essere inculcate nell'esageratamente scettica ed omofoba opinione pubblica italiana.