MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO - Beato Alano della Rupe: Il SS.Rosario: Il Salterio di Gesù e Maria. Storia, Rivelazioni e Visioni del SS.Rosario. - Il Beato Alano vede in Visione la Beata Vergine Maria …Altro
MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO
- Beato Alano della Rupe:
Il SS.Rosario: Il Salterio di Gesù e Maria. Storia, Rivelazioni e Visioni del SS.Rosario.

- Il Beato Alano vede in Visione la Beata Vergine Maria Assunta in Cielo. (3° e ultima parte)

- Seconda parte della Visione. La lotta della Regina di Misericordia contro (i Regni) della Giustizia, etc.

POSTILLA

La Beata Vergine, verso la fine del
capitolo, così ricorderà al Beato Alano: “In
Cielo c’è somma pace, nessuna discordia,
né in Dio vi è alcun mutamento: ma al (suo)
umano sentire così si è raffigurato il
mutamento dei tempi, dal tempo della
Legge al tempo del Vangelo; l’Ira di Dio è
stata spazzata via dalla Sua Grazia”.

I. Il Rosario di Maria è la Chiave ed il
Vaso della Misericordia: la Fonte della
Madre della Misericordia, come un tempo il
vaso d’acqua di Rebecca356, è la Fonte che
disseta i pellegrini.
E’ questo l’ammaestramento della
seconda parte della Visione, che ci insegna
a scongiurare i mali, e ancor prima a
chiedere ogni Bene, per mezzo del Rosario.
Dopo quella placidissima Visione avuta
dal Novello Sposo, ne fece seguito un’altra,
maestosissima e consolantissima.
Ecco la nuova (Visione).

LA VISIONE DEL SALTERIO-ROSARIO

Maria era già stata istituita
Imperatrice dei tre eterni Imperi nei Cieli e
Regina dei quindici Regni, e stava per
instaurare felicemente il Suo Impero della
Misericordia.
Quand’ecco agitarsi con furore dalla
parte opposta, Tre altri Imperi, provenienti
dal mondo dell’uomo, il mondo decaduto e
usurpato a Dio, e sembravano insorgere
contro i Novelli Regni della Misericordia di
Dio e della Madre di Dio.
Così sembrò (al Novello Sposo) che le
cose avvenissero. Dio, amareggiato per la
caduta dei progenitori, deposta la
Clemenza, iniziò a dirigere le creature
mediante la verga di ferro della sua
Potenza, della Giustizia e della Verità.
Nella pienezza dei tempi, (Dio) accolse
Benigno l’Oblazione del Figlio, sciolse le
briglia della Misericordia nell’Impero del
mondo; ma, per (instaurare) questo nuovo
triplice Impero, era necessario che fosse
soppresso l’Antico Triplice Impero usurpato
(a Dio).
Pertanto le Tre (Regine) di questa
Imperatrice, la Potenza, la Giustizia e la
Verità, adunatesi dissero:
“La Sovrana Misericordia da sola vuole
governare ogni cosa? Se cediamo, periremo.
Se andrà distrutta la Legge, cesserà la
Potenza e la Giustizia di Dio sui malvagi,
come pure la Sentenza di Verità per la
dannazione dei cattivi.
Vogliamo dunque combatterla?”.
Questa proposta fu molto gradita a
tutti. Si presentò, allora, davanti agli occhi
del (Novello) Sposo uno Scenario
Meraviglioso:

I. LA POTENZA DELL’IMPERO DEL PADRE

II. Questa Imperatrice si muoveva con
la sua grande mole, e per prima avanzava in
battaglia.
La seguivano cinque perfide Regine: 1.
La Maledizione; 2. l’Ignoranza; 3. la Durezza;
4. la Povertà; 5. la Schiavitù.
Le seguivano, caoticamente e con
grande trambusto, innumerevoli turbe
minacciose, simili nell’aspetto alle Regine.
Le Regine della Potenza giunsero ivi e
si fermarono davanti a Maria, la Regina
della Misericordia.
Maria, facendo assegnamento sui
drappelli della Misericordia, delle Virtù e dei
Meriti di Cristo, di Ella e dei Santi.
Questi drappelli stavano seduti su
cavalli bianchi, che sbaragliarono la Schiera
avversa.
(Il drappello) Venne, Vide e Vinse: fece
prigioniera l’austera Potenza del Padre,
insieme alle sue Regine e a tutte le (loro)
Milizie.
Erano tutte di gigantesca grandezza e
di una fierezza, fino ad allora, invincibile.
Ad esse, che avevano le mani legate
dietro la schiena, la Regina Maria così
disse: “Sovrane potentissime, è giusto che
si adempia la Volontà di Dio, che si coroni la
Sapienza, che si manifesti la Bontà.
Dal momento che, dunque, piacque a
Dio chiamarmi, benchè immeritevole di
questa speciale Grazia, a essere
Imperatrice della Misericordia, era del tutto
necessario che il mio Impero fosse difeso da
me con tutte le forze.
Voi, da più di quattromila anni
respingete minacciosamente dal mondo la
Misericordia, racchiusa soltanto nei Cieli.
Ora (come ha giudicato Dio), Io, Regina
Vostra e di tutti, per Autorità della SS.
Trinità, vi assolvo e vi dichiaro libere.
Contemporaneamente Vi nomino Sovrane
della Misericordia, e anzi, ancor di più, Vi
restituisco i Regni.
I. Però Tu, Maledizione, trasformati:
avvicinati mia Benedizione nel Regno
dell’“Ave”, che è senza “Guai!”.
II. Ignoranza, a lungo troppo potente
nel mondo, trasformati: Illuminazione,
avanza qui nel Regno di “Maria”.
III. E Tu, Durezza, fuggi dalle realtà
troppo amare: Buona Grazia, avvicinati al
Regno detto “Gratia”.
IV. Ah, immane Penuria, che fino ad ora
hai annientato tutte le cose buone,
allontanati: e subentra Tu, Pienezza, alla
Penuria, e regna nel Regno “Plena”.
V. Crudele Schiavitù, perché incalzi?
Sparisci: Avvicinati tu, Libertà dei figli di
Dio, e regna nel Regno del “Dominus”.
AscoltateMi ora: fate progredire e
rinnovate nei Vostri Regni le cose passate.
E voi tutti Rosarianti Miei Sudditi che
servite Cristo e Me, ricevete i Vostri
privilegi: Ascoltate!:
Voglio che i miei Rosarianti in vita, in
morte, e dopo la morte, abbiano
Benedizione, Illuminazione, Grazia, Pienezza
e Libertà e regnino indenni e sicuri da
Maledizione, Cecità, Durezza, Povertà e
Schiavitù. “Perché essi obbediscono a Me
nei Regni della Potenza del Padre, ora
chamati della Misericordia; Ave, Maria,
Gratia, Plena, Dominus”.

II. LA GIUSTIZIA DELL’IMPERO DEL FIGLIO.

III. Questa Imperatrice, conosciuta la
prigionia della Sorella, si precipitò alle armi
e chiamò alle armi le sue cinque Regine
Alleate. Si precipitarono le Crudeli,
accompagnate dalla moltitudine dei Mali
Avversi: 1. Esilio; 2. Disonore; 3. Crudeltà; 4.
Insensibilità; 5. Destino Avverso.
Esse si radunanono insieme e
dichiararono battaglia alla Madre di Dio,
Regina di Misericordia.
Avvenne l’assalto e le valorose schiere
di Maria vinsero la Giustizia, e catturarono
le Sue Milizie.
Con la testa ferita, le mani e i piedi
legati, la Giustizia così disse alla
Misericordia di Maria: “Hai ferito il mio
cuore, Sorella Mia: infatti schiocchi le tue
saette acuminate e infiammate, che portano
devastazione dovunque arrivano”.
Ad Essa, la Clemente Maria rispose: “A
lungo e troppo duramente hai dominato sui
figli di Adamo, perciò ordino la fine e il
termine del tuo Impero.
Perciò ordino e voglio (come piacque
alla Divina Sapienza del Figlio), che imperi
la Misericordia. E d’ora in poi le tue Crudeli
Dominatrici si comportino in questo modo:
I. Tu, Esilio, smettila di relegare i
poveri mortali in un limbo, peregrinando
esuli senza una terra e senza un cielo.
Allontanati: avvicinati mia Regina Ospitalità,
e prendi il Regno “Tecum”.
II. Disonore vergognoso e avverso al
nome dell’uomo: Vattene! Subentra Buona
Fama, e prendi il Regno: “Benedicta”.
III. Crudeltà, finora hai infierito
crudelmente: Allontanati dal Regno: a lungo
hai respinto e hai trattenuto il Mediatore.
Tu, Conciliazione, prendi il Regno “Tu”.
IV. Insensibilità, vattene, fuggi via,
impera Tu, o Compassione, nel Regno “in
Mulieribus”.
V. Destino Avverso, vattene: avvicinati,
o Buona Sorte, al Regno “Et Benedictus”.
E Maria aggiunse: Voi tutti, ascoltate il
(Mio) Editto.
Voglio che i Salmodianti del mio
Rosario trovino in Me la Dispensatrice della
SS. Trinità: 1. L’Ospitalità. 2. La Buona Fama
davanti a Dio. 3. La Mediazione Mia, del
Figlio e dei Santi. 4. La Compassione 5. La
Buona Sorte; e siano liberi da tutte le cose
contrarie ad esse, perché obbediscono a Me
nei Regni: Tecum, Benedicta, Tu, in
Mulieribus, et Benedictus”.

III. LA VERITA’, DELL’IMPERO DELLO
SPIRITO (SANTO)


IV. La Verità, conosciute queste cose,
si gettò in battaglia, insieme alle cinque
Alleate e ai loro Regni, allestì ogni cosa,
escogitò nuovi (piani), ingrandì le schiere.
Maria, con l’aiuto dello Spirito Santo,
insieme ai Suoi, invase, combattè, vinse,
catturò la Verità, e la portò al Tribunale
della SS. Trinità, dove Maria così disse ad
alta voce: “Ella è Colei che finora ha privato
della Verità i figli del Nostro padre Adamo, e
li ha tenuti legati nella (Sua) tenebrosa
ombra: ritirati ora, ed abbandona l’Impero.
Allontanatevi anche Voi sue Sovrane:
1. Infruttuosità; 2. Sterilità; 3. Miseria; 4.
Prigionia; 5. Cattiva Morte.
Ritiratevi da questi Nostri Regni che si
chiamano: Fructus, Ventris, Tui, Iesus,
Christus.
Invece, al posto di esse, subentrate
voi, prospere Regine dello Spirito Santo: 1.
Fruttuosità. 2. Fecondità. 3. Abbondanza. 4.
Libertà. 5. Salute e Vita Beata.
Voglio che i miei Rosarianti godano in
terra di queste cose, e siano immuni dalle
cose contrarie ad esse”.

LA CONCLUSIONE

V. La SS. Trinità, che assisteva
all’immane lotta, venne chiamata in causa
dalla Potenza, dalla Giustizia e dalla Verità,
che erano prigioniere.
Ad esse rispose: “Figlie carissime, la
mia figlia Pace sia arbitra tra di voi.
Ascoltatela”.
Stava ivi l’amabilissima Pace, e disse:
“Sia dato a ciascuno quello che gli
appartiene, e vi sia Pace tra le vostre
Schiere.
O tre volte SS. Trinità, Io stabilisco
una duplice Sentenza.
La prima è: Maria ha scelto per sé la
parte migliore nei quindici Regni, che è la
Misericordia.
Perciò, chiunque nel Salterio-Rosario
di Cristo e di Maria, servirà fedelmente a
Loro nei quindici Regni, essi non devono
essere sottomessi all’Impero delle altre
(Regine), ormai sconfitte: ma gusterà la
piena felicità nel Regno esclusivo di Maria”.
Assentì l’Onnipotente, e dispose che
ciò fosse approvato, e tutta la Corte del
Cielo applaudì.
Poi nuovamente con voce tremenda, la
Pace proclamò la seconda parte della
Sentenza per i prigionieri.
“A loro volta, la Potenza, la Giustizia e
la Verità esercitino il (loro) Dominio: ma
impongano il loro duro giogo sopra coloro
che, nei Regni della Misericordia, rifiutano
di essere sottomessi al vessillo del SalterioRosario di Cristo e di Maria; e questo (rifiuto
avverrà) mediante la sdegnosa superbia, la
negligente accidia e i propri peccati”.
A queste cose la SS. Trinità
aggiungeva: “Sia fatto così, e così avvenga
per l’eternità”.
Tutti i Santi proclamavano ad alta
voce: “Così sia fatto, così avvenga. Amen,
amen”.
La Verità, sorridendo, soggiunse:
VI. “Certamente, o tre volte Beata
Maria, Imperatrice degnissima, il tuo Regno
sarà piccolissimo, il nostro grandissimo.
Dal momento che una parte assai
esigua si piegherà sotto i vessilli del
pregare, del portare e del diffondere il
Rosario.
Stretta, infatti, è la Via che conduce al
Cielo e pochi entrano mediante essa.
La parte più grande geme, è asservita,
si purifica sotto il nostro giogo, e questa
purificazione è incessante”.

AVVISO D’ATTENZIONE!

Infine, rivolta verso il suo Sposo, la
Santa dei Santi così lo mise in guardia:
“Guardati dal credere che nei Cieli si fanno
le guerre e si seminano discordie. Guardati
dal credere questo. Qui la pace è infinita.
Hai visto veramente queste cose, come se
fossero avvenute, a vantaggio tuo e degli
uomini che devono essere istruiti da te, per
annunciare alle coscienze degli uomini, la
Grazia di Dio e del Rosario, venuta proprio a
trasformare l’Ira in Grazia”.
Dopo aver parlato, nel medesimo
tempo gli diede un Bacio e gli diede da bere
al Suo Virgineo Latte, a conferma della
Verità (della Visione).
E dopo essere stato allattato,
sovrabbondò della pienezza della gioia, da
sembrargli di essere disgustato da tutte le
cose umane e terrene.
Così (il Novello) Sposo, restituito alle
cose umane ed alla sua umanità, comprese
dunque che quella Visione era conforme a
quello che la Chiesa canta nell’Assunzione:
“Oggi Maria ascende ai Cieli, rallegratevi:
poiché con Cristo Regna in Eterno”.

(Beato Alano della Rupe:
IL SANTISSIMO ROSARIO: IL SALTERIO DI GESU’ E DI MARIA - LIBRO II: STORIA, RIVELAZIONI E VISIONI DEL SS. ROSARIO: Cap. IX)


www.beatoalano.it