Gottlob
1716

Può un Papa cadere nello scisma?

di Arnaldo Xavier da Silveira

Articolo pubblicato sul sito dell’Autore – Bonum Certamen

Dove è il Papa, lì è la Chiesa

1) Secondo San Tommaso d’Aquino “Eresia e scisma si distinguono tra loro in base alle cose cui direttamente si contrappongono. Infatti l’eresia si contrappone alla fede; lo scisma invece si contrappone all’unità della carità esistente nella Chiesa”. E San Tommaso cita San Girolamo: “Penso che tra scisma ed eresia ci sia questa differenza, che l’eresia implica un dogma sbagliato, mentre lo scisma si limita a separare dalla Chiesa”. E conclude: “non c’è uno scisma il quale non si costruisca un’eresia, per giustificare la propria separazione dalla Chiesa” (1).
È principio corrente nella dottrina cattolica che laddove è il Papa, lì è la Chiesa. Così che a prima vista sembrerebbe impossibile che un Papa cada nello scisma, perché non potrebbe rompere con se stesso; né con la Chiesa di cui è il Capo visibile, Vicario di Nostro Signore.
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Francesco Federico
ERESIA Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo ha varie accezioni di "presa, scelta, elezione, inclinazione verso qualcuno o qualcosa, proposta"; nel greco alessandrino, incomincia ad applicarsi tipicamente a dottrine filosofiche o religiose: la parola scisma deriva dal …Altro
ERESIA Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo ha varie accezioni di "presa, scelta, elezione, inclinazione verso qualcuno o qualcosa, proposta"; nel greco alessandrino, incomincia ad applicarsi tipicamente a dottrine filosofiche o religiose: la parola scisma deriva dal greco σχίζειν schízein è usata nel Nuovo Testamento da San Paolo, nel senso di «rottura, divisione» sia materiale sia morale. Ma ancora in s. Paolo non appare la netta distinzione di significato fra s. ed eresia, introdotta successivamente, quando si ravvisò nello s. la scissione di carattere disciplinare e nell’eresia il dissidio di natura dottrinale. Secondo l’opinione oggi prevalente, ogni dissenso interno nella Chiesa, anche se di origine puramente disciplinare, di solito ha già dall’inizio anche un aspetto dottrinale, o comunque finisce prima o poi per assumerlo. Nel Codex iuris canonici, can. 751, lo s. è definito «il rifiuto della sottomissione al sommo pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti». In ogni caso si considerano eretici i cristiani i cui pastori non hanno la continuità apostolica come i luterani. gli anglicani, i metodisti i valdesi, e tutti i protestanti in generale, mentre sono considerati scismatici i cristiani, come gli ortodossi, i cui pastori hanno continuità apostolica. La continuità apostolica è prerogativa dei vescovi i quali possono ordinare altri vescovi ed altri sacerdoti per cui le ordinazioni fatte dai protestanti sono nulle, mentre quelle impartite dagli ortodossi sono valide ed efficaci.