Francesco I
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George Soros cerca appoggi nel Parlamento Ue tra le fila del Pd

Sono 14 i parlamentari italiani che il miliardario 80enne George Soros considera affidabili per i loro progetti di diffusione di immigrati e profughi in tutta Europa.
I nomi sono contenuti in un documento della sua Open Society da cui emerge che ben 13 su 14 sono del Partito Democratico e 1 della lista Tsipras, che è Barbara Spinelli. Gli altri sono Brando Maria Benifei, Sergio Cofferati, Cecilia Kyenge, Alessia Mosca, Andrea Cozzolino, Elena Gentile, Roberto Gualtieri, Isabella De Monte, Luigi Morgano, Pier Antonio Panzeri, Gianni Pittella, Elena Schlein, Daniele Viotti. Tutti a Bruxelles e Strasburgo stanno nel gruppo che ora si chiama “alleanza progressista democratici e socialisti”.

Nel documento non compare nessuno dei 17 eletti dei 5 stelle e nessuno sensibilizzabile fra I 13 di Forza Italia.

Il documento redatto dall’Open Society di Soros concerne la struttura dell’intero parlamento europeo in cui si cercano appoggi e disponibilità, 226 parlamentari elencati per incarichi, competenze, interessi, background, appartenenza politica, Paesi di provenienza, ruoli nelle varie commissioni passati presenti e futuri. Una tattica certo non nuova per le lobby ma tale documento certo verrà usato dal l governo ungherese, gran nemico di George Soros, nella sua battaglia contro i progetti della Open Society di riempire di profughi e di immigrati tutti i Paesi europei.

Lo scontro tra il governo ungherese e Soros, nato in Ungheria nel 1930, ruota intorno alla politica di accoglienza indiscriminata. L’Open Society Foundation di Soros si propone di “far accettare agli europei i migranti e la scomparsa delle frontiere”, come recita il titolo di un progetto. Dallaltra parte il premier ungherese Viktor Orban secondo cui l’Europa potrebbe diventare presto ostaggio di “un impero finanziario e speculativo che promuove l’invasione orchestrata di nuovi immigrati”. da qui il documento dell’Open Society alla ricerca di papabili appoggi in seno all’Europarlamento e per l’Italia tutti – o quasi – del Pd.
wallstreetitalia.com

Ecco qual è la Costituzione Ungherese odiata dall'Europa, da Soros e da tutte le sinistre:

Santo Stefano Re d'Ungheria

LA LEGGE FONDAMENTALE DI UNGHERIA
(25 aprile 2011)
Dio benedica gli ungheresi


PROFESSIONE NAZIONALE

Noi, membri della Nazione ungherese, all'inizio del nuovo millennio, con senso di responsabilità per ogni ungherese, proclamiamo quanto segue:

Siamo orgogliosi che il nostro re Santo Stefano abbia costruito lo Stato ungherese su solide basi e lo abbia reso parte dell'Europa cristiana mille anni fa.

Siamo orgogliosi dei nostri antenati che hanno combattuto per la sopravvivenza, la libertà e l'indipendenza del nostro paese.

Siamo orgogliosi delle eccezionali conquiste intellettuali del popolo ungherese.

Siamo orgogliosi che la nostra gente nel corso dei secoli ha difeso l'Europa in una serie di lotte e ha arricchito l'Europa con i suoi talenti e la sua diligenza.

Riconosciamo il ruolo del cristianesimo nel aver preservato la nazione. Apprezziamo le varie tradizioni religiose del nostro paese.

Promettiamo di preservare l'unità intellettuale e spirituale della nostra nazione lacerata nelle tempeste del secolo scorso. Le nazionalità che vivono con noi fanno parte della Comunità politica ungherese e sono parti costitutive dello Stato.

Ci impegniamo a promuovere e a salvaguardare il nostro patrimonio, la nostra lingua, così diversa da tutte le altre, la cultura ungherese, le lingue e le culture delle nazionalità che vivono in Ungheria, insieme a tutto il patrimonio antropico e naturale del bacino dei Carpazi.

Noi ci riconosciamo responsabili nei confronti dei nostri discendenti, quindi proteggeremo le condizioni di vita delle generazioni future facendo un uso prudente delle nostre risorse materiali, intellettuali e naturali.

Noi crediamo che la nostra cultura nazionale sia un ricco contributo alla diversità dell'Unione europea.

Rispettiamo la libertà e la cultura di altri popoli, e ci impegneremo a collaborare con ogni nazione del mondo.

Noi riteniamo che l'esistenza umana sia basata sulla dignità umana.

Noi riteniamo che la libertà individuale non possa essere completa se non in collaborazione con gli altri.

Noi riteniamo che la famiglia e la nazione costituiscano la struttura principale della nostra convivenza, e che i nostri valori di coesione fondamentali siano la fedeltà, la fede e l'amore.

Noi riteniamo che la forza della comunità e l'onore di ciascuno sono basati sul lavoro, una conquista della mente umana.

Noi riteniamo che abbiamo un dovere generale di aiutare i più deboli e i più poveri.

Noi riteniamo che l'obiettivo comune dei cittadini e dello Stato sia quello di raggiungere la misura più alta possibile di benessere, sicurezza, ordine, giustizia e libertà.

Noi riteniamo che la democrazia sia possibile solo se lo Stato serve i suoi cittadini e amministra i propri affari in modo equo, senza pregiudizi o abusi.

Onoriamo le conquiste della nostra costituzione storica e onoriamo la Santa Corona, che incarna la continuità costituzionale della sovranità dell'Ungheria e l'unità della nazione.

Noi non riconosciamo la sospensione della nostra costituzione storica a causa delle occupazioni straniere. Neghiamo qualsiasi prescrizione per i crimini disumani commessi contro la nazione ungherese e i suoi cittadini, sotto le dittature del nazismo e del comunismo.

Noi non riconosciamo la costituzione comunista del 1949, dato che fece da base alla tirannide, pertanto la proclamiamo non valida.

Concordiamo con i membri del primo Parlamento libero, che proclamarono come prima loro decisione che la nostra libertà attuale è nata con la nostra rivoluzione del 1956.

Riconosciamo come data del ripristino dell’autodeterminazione del nostro paese, perduta il diciannovesimo giorno di marzo del 1944, al 2 maggio del 1990, quando si è formato il primo corpo di rappresentanza popolare liberamente eletto. Noi consideriamo questa data come l'inizio della nuova democrazia e del nuovo ordine costituzionale del nostro paese.

Noi riteniamo che, dopo i decenni del ventesimo secolo che portarono ad uno stato di decadenza morale, abbiamo un perdurante bisogno di rinnovamento spirituale e intellettuale.

Confidiamo in un futuro da costruire insieme e nell'impegno delle giovani generazioni. Crediamo che i nostri figli e nipoti renderanno di nuovo l’Ungheria grande con i loro talenti, perseveranza e forza morale.

La nostra legge fondamentale [la presente Costituzione] deve essere la base del nostro ordinamento giuridico: costituirà un’alleanza tra ungheresi del passato, presente e futuro; un quadro vivente che esprime la volontà della nazione e la forma in cui vogliamo vivere.

Noi, i cittadini provenienti da Ungheria, siamo pronti a fondare l'ordine del nostro paese sugli sforzi comuni della nazione.

(traduzione condotta sul testo ufficiale inglese)
Sam Gamgee
Il Parlamento U.E. non conta nulla agli effetti decisionali . E' la Commissione che ha in mano tutto . L' Ungheria ,se resiste ,potra' cominciare a (ri)costruire un'altra Europa insieme agli altri Paesi del gruppo di Vishegrad piu' ,forse ,un giorno , la Russia .