Allora: Vediamo di non incasinarci.
I santi non si interpretano! Quando dicono: "Preferisco morire pur di non peccare" intendono proprio quello! E sono santi proprio perché nel loro cuore sono sinceri nel preferire la morte piuttosto che tradire con il peccato, perché sanno e credono a ciò che ha detto Gesù: il peccato è morte spirituale, vera schiavitù. Non bazzecole. Paga del peccato è la …Altro
Allora: Vediamo di non incasinarci.
I santi non si interpretano! Quando dicono: "Preferisco morire pur di non peccare" intendono proprio quello! E sono santi proprio perché nel loro cuore sono sinceri nel preferire la morte piuttosto che tradire con il peccato, perché sanno e credono a ciò che ha detto Gesù: il peccato è morte spirituale, vera schiavitù. Non bazzecole. Paga del peccato è la morte! Quella che San Francesco chiamava seconda morte perché il peccato porta all'inferno.
Ti chiedi "come conoscere te stesso se per esempio reprimo me stesso e non permetto al peccato di emergere reprimendolo in una lotta all'ultimo sangue?"
Che intendi? Vuoi permettere alla TENTAZIONE di vincerti così cadendo nel peccato conosci te stesso? e di conseguenza puoi usufruire dell'amore misericordioso di Dio?
Questo ragionamento (se ho interpretato bene il tuo pensiero) mi puzza di protestantesimo:
“Sii pure peccatore, pecca coraggiosamente, ma ancor più coraggiosamente confida e rallegrati in Cristo”
frase di lutero che oggi stanno rivalutando dicendo che è stata mal interpretata da noi cattolici.
In realtà questa frase descrive l'inganno che si è portati ad aderire quando si capisce che si stà iniziando ad amare il peccato, come lutero ha fatto, e cercava una falsa scappatoia nell' infinito amore di Dio, pur di continuare a peccare, poiché ormai non voleva più combatterlo avendo iniziato ad amare di più il peccato e i suoi vizi che Dio.
Dio è amore e misericordia, ma è VERITÀ e non lo si inganna. Dio perdona chi si pente della caduta. Non perdona i furbacchioni come lutero che vogliono stare seduti su due sedie. Commette sacrilegio chi pensa di peccare, tanto poi c'é la misericordia, l'ammmmmore divino, la confessione e non si impegna nel combattimento. A correggerti dei peccati puoi impiegarci una vita, ma sempre deve essere vivo l'odio al peccato e la volontà di non più commetterlo.
In realtà la TENTAZIONE serve a farti capire chi sei, sei tentato all'ira? Questo è il tuo difetto che devi combattere, e per capire che sei un iracondo non serve che cedi all'ira, il solo fatto di esservi tentato ti fa capire il tuo difetto. COMBATTI fino al sangue! Come insegna anche San Paolo. I padri del deserto dicevano che nessuno si salva senza la tentazione, proprio perché essa serve a farci capire i nostri difetti e così combatterli. Essere tentati non significa peccare, cedere alla tentazione e commettere il peccato è ciò che ci danneggia e per questo i santi abborrivano il peccato preferendo la morte. Capisci, ora, perché la frase di lutero è un inganno satanico? La tentazione è uno strumento a noi utile per crescere nella santità. Il peccato è una catena che ti porta all'inferno e più non lo cambatti più ti stringe e ti lega.
Addolcire il linguaggio dei santi è falsificarlo.
Ti auguo buon cammino nella Verità.