SAN EMANUELE. 26 Marzo. La fama e anche la bellezza del nome di Emanuele non è legata a un Santo, ma allo stesso Salvatore. Leggiamo infatti il Vangelo di Matteo che, parlando della Nascita del Bambino …More
SAN EMANUELE.
26 Marzo.

La fama e anche la bellezza del nome di Emanuele non è legata a un Santo, ma allo stesso Salvatore.
Leggiamo infatti il Vangelo di Matteo che, parlando della Nascita del Bambino di Betlemme, dice: «Tutto ciò avvenne affinché si adempisse quanto aveva detto il Signore a mezzo del Profeta: “Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio, che sarà detto Emanuele”».
Il Profeta, a cui si richiama San Matteo, è il Profeta Isaia, il quale con queste parole luminose annunzia la venuta dei tempi nuovi e di Colui che saprà «rigettare il male e scegliere il bene».
Ma che cosa vuol dire Emanuele?
Lo ha chiarito lo stesso San Matteo: vuol dire «Dio è con noi», cioè l'attributo tipico, completo e consolante del Messia, cioè del vero Inviato da Dio per la salvezza del Suo Popolo.
In verità, tale termine in ebraico suona in “Immanuel”.
I Settanta che tradussero la Bibbia in Greco, l'hanno trasformata in “parola greca”, modificandone leggermente il suono, traducendo cioè Emmanuel.
Emanuele, per i Cristiani, è così diventato nome proprio, come altri attributi di Gesù.
«Emmanuele» è infatti il Titolo Glorioso di Gesù, soprattutto nella Sua Resurrezione, nell'avvenimento che suggella e prova come «Dio sia con Lui» e anche «con noi», cioè con il “popolo dei redenti” dalla Redenzione e dei “credenti” nella Resurrezione.
Perciò, più o meno consapevolmente, i genitori che impongono a un figlio il nome di Emanuele, o a una figlia quello di Emanuela, più che richiamarsi alla devozione di un Santo particolare, onorano Gesù con uno dei Suoi più significativi attributi, come accade anche per i nomi di Salvatore e di Crocifisso.
Nonostante ciò, esiste anche un San Emanuele, che la Chiesa commemora oggi insieme a Sabino, a Quadrato e Teodosio, in un Gruppo di quaranta Martiri d'epoca incerta.
La loro storia è presto detta.
Pare che fossero originari dell'Oriente e, in tempi di persecuzione, il primo di essi, Quadrato, che era Vescovo, venne allontanato dalla sua Diocesi e diffidato di proseguire la sua opera.
Egli seguitò però a predicare, a battezzare, ad assistere i fedeli, fino a che non venne catturato e condannato a morte.
Dietro il suo esempio, altri 39 Cristiani, tra i quali Emanuele, si presentarono spontaneamente al Governatore della Provincia, dichiarando la loro Fede.
Essi furono tormentati e torturati nella speranza di vederli apostatare e, poiché nessuno cedette, tutti furono messi a morte.
Anche negli antichi menologi greci, Emanuele viene talvolta chiamato Manuele o Manuel, diminutivo che è restato molto diffuso, specialmente in Spagna.
Nell’iconografia San Emanuele viene rappresentato come un giovane nudo, legato a un albero, con il corpo trapassato da frecce o chiodi; suo attributo è la palma del Martirio.
MARIA ALESSANDRA MARCHETTI shares this
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