DIFFIDARE DI SE STESSI PER CONFIDARE IN DIO

Dom Lorenzo Scupoli (1530-1610) scrisse Il combattimento spirituale che contiene una guida alla perfezione spirituale e alla guerra contro Satana. Il Dottore della Carità, San Francesco di Sales, non solo leggeva ogni giorno questo testo, ma lo raccomandava anche a tutti coloro che erano sotto la sua direzione.[...]

DIFFIDARE DI SE STESSI

«Diffidare di noi stessi è così assolutamente necessario nel combattimento spirituale, che senza questa virtù non possiamo aspettarci di sconfiggere le nostre passioni più deboli, tanto meno ottenere una vittoria completa». Perché diffidare di noi stessi? Perché siamo così caduti e incapaci del bene, a causa del peccato originale, che ci distruggeremmo, rimanendo sempre più intrappolati nelle catene del maligno. Per salvare le nostre anime e vivere nella felicità eterna, bisogna arrendersi completamente a Dio, l’autore di tutta la Creazione. La sfiducia in se stessi deve provenire dalla grazia di Dio, perché è una virtù a cui non siamo naturalmente disposti».

Dom Scupoli, nella sua direzione fornisce quattro mezzi per crescere nella sfiducia in se stessi (9-10):

1-Dobbiamo meditare sulle nostre debolezze. Questo atto sarà una delle contemplazioni più sconvolgenti, ma santificanti che intraprenderemo, perché questa pratica è contraria alla nostra natura umana caduta.

2-Dobbiamo elemosinare umilmente, seriamente, con perseveranza e con grande fiducia per questa virtù che deve venire da Dio solo.

3-Dobbiamo continuamente e sempre più diffidare della nostra forza in relazione alla lotta contro la tentazione perché quando proviamo a combattere Satana da solo, il suo inganno e il suo ardente inganno regneranno sempre supremi alle nostre deboli volontà.

4-In ogni occasione in cui pecchiamo e commettiamo difetti, dobbiamo immediatamente sondare le nostre anime per riconoscere i punti di vulnerabilità. La debolezza umana ostacola la nostra capacità di tenere conto delle nostre offese e dei nostri peccati se non prendiamo l’iniziativa in pochi minuti o addirittura secondi. Satana desidera intensamente che si verifichi questo esatto ciclo in cui cadiamo nel peccato, continuiamo con le nostre vite come se nulla fosse accaduto, e diciamo che affronteremo la colpa più tardi nel nostro esame notturno per poi addormentarci senza averlo fatto.


AFFIDARSI A DIO

Dom Scupoli ci introduce quindi alla seconda fondazione della vita spirituale: la fiducia in Dio
. «Al diffidare di noi stessi, dobbiamo unire la ferma fiducia in Dio, l’autore di tutto il bene». La fiducia in Dio, quando incanalata negli esercizi di preghiera, compie ulteriormente la nostra ricerca della salvezza, poiché «Non c’è nulla di maggiore efficacia nell’ottenere l’assistenza del Cielo che riporre una completa fiducia in Dio».

Scupoli fornisce anche quattro mezzi per ottenere la fiducia in Dio (13-14).

1-Chiedi a Dio questa profonda virtù con grande umiltà. Dobbiamo ricordare che per chiedere umilmente dobbiamo essere pronti a cambiare le nostre vite e i nostri cuori in totale abbandono a Lui.

2-Contempla con una fede ardente l’immenso potere e l’infinita saggezza dell’Essere Supremo”. Dobbiamo sempre e ovunque cercare di cogliere l’eterna gloria di Dio. In tal modo, alla fine ci renderemo conto dell’insufficienza della nostra capacità di comprendere le sue realtà celesti

3-Ricorda la promessa delle Sacre Scritture che “nessuno che ripone la propria fiducia in Dio sarà sconfitto”.

4-Con ogni azione dobbiamo continuamente tenere presente le nostre debolezze e la potenza eterna di Dio. Questo equilibrio di contemplazione tra sfiducia in se stessi e fiducia in Dio ci consente di ricordare costantemente ciò che temiamo in noi stessi e ciò che speriamo nell’amore divino di Dio, quindi, ordinando correttamente la nostra vita verso la resa totale.


Questo articolo è stato pubblicato sul il giornale IL TIMONE, link

I fondamenti della vita spirituale: diffida di te e affidati a Dio

MIO COMMENTO
Dom Scupoli, ci scrive anche che se non applichiamo questo metodo presumeremo di essere fiduciosi in Dio senza aver prima considerazione delle nostre debolezze, dove il Demonio ci tenta. Prima occorre aver esaminato le nostre debolezze e chiedere la grazia a Dio di diffidare di noi stessi e subito dopo chiedere la grazia di confidare in Dio, che proviene dal chiedere a Dio di aumentare la nostra fede.

Ecco una preghiera per accrescere la nostra fede
(se avete quella di qualche santo\a potete recitare anche quella):

O Sapienza divina, che curi e guarisci il cuore di ogni uomo, quando egli è fedele al proprio Dio, volgi il tuo sguardo su ciascuno di noi e ravviva la nostra fede, perché possiamo portarla a tanti nostri fratelli e la fede in Gesù Cristo possa estendersi sino agli estremi confini della terra! Insieme alla fede da buoni cristiani fedeli al proprio Dio possiamo anche esercitare con tutta la forza del nostro cuore la speranza e la carità, perché ogni fratello assecondato da noi possa vivere queste virtù teologali nella gioia e nella pace. Amen
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Mario Sedevacantista Colucci shares this
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