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Piercing sul naso o su altre parti del corpo? E' Peccato. Le suorine senza nome nel Sodalizio sacerdotale Mariano(Radio Domina Nostra) consacrate da un sacerdote? Non sono religiose. La Dottrina …More
Piercing sul naso o su altre parti del corpo? E' Peccato.
Le suorine senza nome nel Sodalizio sacerdotale Mariano(Radio Domina Nostra) consacrate da un sacerdote? Non sono religiose. La Dottrina Cattolica è chiara su questo: solo i Vescovi possono consacrare laiche che vogliono diventare religiose,
Mario Sedevacantista Colucci shares this
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Riguardo alle laiche che vogliono diventare religiose con un atto pubblico confermato da un rito di consacrazione,
ci sono delle norme da seguire. Non è un "gioco". Quindi il sodalizio sacerdotale Mariano(Radio Domina Nostra) ha il dovere di confermare la verità ancora nascosta riguardo le suorine e la loro consacrazione. Le norme canoniche valgono per tutti e se vogliamo salvare anime dobbiamo …More
Riguardo alle laiche che vogliono diventare religiose con un atto pubblico confermato da un rito di consacrazione,
ci sono delle norme da seguire. Non è un "gioco". Quindi il sodalizio sacerdotale Mariano(Radio Domina Nostra) ha il dovere di confermare la verità ancora nascosta riguardo le suorine e la loro consacrazione. Le norme canoniche valgono per tutti e se vogliamo salvare anime dobbiamo prima obbedire agli insegnamenti della Chiesa Cattolica.
Emettere i voti religiosi in pubblico senza permesso di alcun vescovo,è disubbidire alle norme canoniche. Qui parliamo di voto pubblico volontario.
Ad esempio,dal caso di Don Orione,oggi già beato e in paradiso,si capisce che

tutti i religiosi professano i Voti di povertà, castità e obbedienza. E Don Orione, il Fondatore, quando e dove fece i suoi Voti? E chi ha ricevuto i suoi voti?

La Congregazione fu riconosciuta canonicamente dal Vescovo di Tortona il 21 marzo 1903. Solo da questa data i suoi membri diventarono “religiosi” professando i Voti.


Il catechismo cattolico parla chiaro.

919 I Vescovi si premureranno sempre di discernere i nuovi doni della vita consacrata affidati dallo Spirito Santo alla sua Chiesa; l'approvazione di nuove forme di vita consacrata è riservata alla Sede Apostolica.

Con questo non affermiamo che non ci sia una guerra spirituale in corso,dove anime consacrate abbiano deviato dalla vera fede,ma la vera fede non puo' essere dimostrata in questo caso senza obbedienza alla dottrina cattolica e alle norme previste. Guarda caso, i religiosi professano voti di povertà,castità e obbedienza.

Condizioni necessarie per la consacrazione

3. Possono essere consacrate sia le vergini che hanno scelto la vita monastica, sia le vergini che vivono nel mondo.

4. Perché le monache possono essere consacrate vergini si richiede:

a) che non siano state mai sposate né abbiano mai vissuto pubblicamente in uno stato contrario alla castità;

b) che non abbiano già emesso o emettano nel medesimo rito la loro professione perpetua;

c) che la loro famiglia religiosa segua questo rito o per antica consuetudine o per un permesso recente ottenuto dalla competente autorità

5. Per le vergini che vivono nel mondo si richiede:

a) che non siano mai state sposate né abbiano mai vissuto pubblicamente in uno stato contrario alla castità;

b) che per l'età, la prudenza, la provata vita morale e per consenso di tutti diano fiducia di perseverare in una vita casta e dedita al servizio della Chiesa e del prossimo;

c) che siano ammesse alla consacrazione dal vescovo Ordinario del luogo. Spetta al vescovo stabilire in che modo le vergini che vivono nel mondo debbano obbligarsi ad abbracciare in perpetuo la vita verginale.

Ministro del rito ?

6. Ministro del rito di consacrazione delle vergini è il vescovo Ordinario del luogo.

Il rito?

7. Per consacrare le vergini che vivono nel mondo si deve usare il rito descritto al capitolo primo.

Per la consacrazione delle monache si deve invece seguire il rito proposto nel capitolo secondo in esso il rito della consacrazione delle vergini è opportunamente inserito nel rito nella professione religiosa. Per una giusta causa, quale sarebbe per esempio una antica consuetudine,

i due riti possono essere anche separati. In questo caso però si faccia bene attenzione che nessuna parte del rito venga ripetuta, ma le due azioni liturgiche siano disposte in modo che nel rito di professione si tralasci ogni preghiera di consacrazione e si mantengano solo quelle che si riferiscono alla professione: «O Dio, che ti compiaci» quanto altri elementi di natura sponsale, come per esempio la consegna dell’anello, debbono restare riservati al rito della consacrazione.

Il rito si compone delle seguenti parti:

a) chiamata delle vergini;

b) omelia e allocuzione, con cui si istruiscono le vergini e il popolo sul dono della verginità;

c) interrogazioni, con le quali il vescovo chiede alle vergini se intendono perseverare nel proposito di verginità e ricevere la consacrazione;

d) litania, con cui, mentre si rivolge la preghiera al Padre, si implora l'intercessione della santissima Vergine Maria e di tutti i santi;

e) rinnovazione del proposito di castità (o emissione della professione religiosa);

f) solenne preghiera di consacrazione, con cui la madre Chiesa supplica il Padre celeste, perché effonda con abbondanza i doni dello Spirito Santo sulle vergini;

g) consegna dei simboli di consacrazione, che devono indicare esternamente il fatto interiore della consacrazione.

Capitolo primo CONSACRAZIONE DELLE VERGINI

11. E’ opportuno che la consacrazione delle vergini sia fatta nell’ottava di Pasqua, nelle solennità e tra queste soprattutto in quelle in cui si celebrano i misteri dell’Incarnazione del Signore, nelle domeniche, nelle feste della beata Vergine Maria o delle sante vergini.

12. In un giorno stabilito, prossimo al rito di consacrazione, o almeno il giorno prima, colei che deve essere consacrata vergine sia presentata al vescovo per un colloqui pastorale, come è giusto che avvenga tra il padre e pastore della diocesi e una sua figlia.

13. Poiché le vergini che conducono vita nel mondo sono ammesse alla consacrazione verginale con il parere e l’autorità del vescovo e spesso servono nelle opere diocesane, è bene che il rito si svolga nella chiesa cattedrale, a meno che le circostanze e gli usi del luogo non consiglino diversamente.

14. Secondo l’opportunità e soprattutto per esaltare la castità, per il senso ecclesiale e per favorire l’edificazione e un largo consenso di popolo, i fedeli siano informati per tempo della celebrazione del rito.

15. Il formulario della Messa è, secondo le rubriche o quello della liturgia del giorno o quello della Messa rituale «Nel giorno della consacrazione delle vergini» (nn. 8-10).

16. Il rito della consacrazione si faccia normalmente alla cattedra. Ma se una migliore partecipazione dei fedeli lo richiede, la sede del vescovo può essere posta anche davanti all’altare o in un altro luogo adatto.

I seggi per le vergini che devono essere consacrate, siano comunque disposti in presbiterio in modo che i fedeli possano agevolmente seguire lo svolgimento del rito.

17. Possono ricevere la comunione sotto le due specie le vergini consacrate, i loro genitori, i parenti e, a giudizio dell’Ordinario, tutti i presenti alla celebrazione.

18. Per la preparazione del rito si provveda, oltre a quello che è necessario per la celebrazione dell’Eucaristia: il Pontificale Romano ,il velo, l’anello e tutti gli altri simboli di consacrazione, secondo le usanze del luogo e le consuetudini approvate; il libro della «Liturgia delle Ore».

Tornando al discorso sulle presunte suorine, verrebbe facile da affermare che tali suorine facciano privatamente il loro dovere e seguono il sacerdote che li avrebbe consacrati senza permesso del vescovo. In un momento di infedeltà da parte di anime consacrate riguardo i vescovi, è lecito disubbidire alle norme canoniche della Chiesa per cercare di applicare norme pubbliche ecclesiali "Tutte di nascosto",riguardo voti pubblici?

No. Altrimenti avvrebbero allora ragione i ministri "modernisti" non fedeli alla dottrina cattolica che aggiungono cose oltre norme canoniche della Chiesa; come un sacerdote che decide di fare la Messa con omosessuali pronti davanti all' altare ad aspettare indegnamente l'Eucaristia,disubbidisce alle norme canoniche della Chiesa,

cosi' vale anche per un sacerdote che disubbidisce alle norme canoniche della Chiesa per cercare di applicare norme pubbliche ecclesiali "Tutte di nascosto",riguardo voti pubblici.
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Riguardo alle laiche che vogliono diventare religiose con un atto pubblico confermato da un rito di consacrazione,
ci sono delle norme da seguire. Non è un "gioco". Quindi il sodalizio sacerdotale Mariano(Radio Domina Nostra) ha il dovere di confermare la verità ancora nascosta riguardo le suorine e la loro consacrazione. Le norme canoniche valgono per tutti e se vogliamo salvare anime dobbiamo …More
Riguardo alle laiche che vogliono diventare religiose con un atto pubblico confermato da un rito di consacrazione,
ci sono delle norme da seguire. Non è un "gioco". Quindi il sodalizio sacerdotale Mariano(Radio Domina Nostra) ha il dovere di confermare la verità ancora nascosta riguardo le suorine e la loro consacrazione. Le norme canoniche valgono per tutti e se vogliamo salvare anime dobbiamo prima obbedire agli insegnamenti della Chiesa Cattolica.
Emettere i voti religiosi in pubblico senza permesso di alcun vescovo,è disubbidire alle norme canoniche. Qui parliamo di voto pubblico volontario.
Ad esempio,dal caso di Don Orione,oggi già beato e in paradiso,si capisce che

tutti i religiosi professano i Voti di povertà, castità e obbedienza. E Don Orione, il Fondatore, quando e dove fece i suoi Voti? E chi ha ricevuto i suoi voti?

La Congregazione fu riconosciuta canonicamente dal Vescovo di Tortona il 21 marzo 1903. Solo da questa data i suoi membri diventarono “religiosi” professando i Voti.


Il catechismo cattolico parla chiaro.

919 I Vescovi si premureranno sempre di discernere i nuovi doni della vita consacrata affidati dallo Spirito Santo alla sua Chiesa; l'approvazione di nuove forme di vita consacrata è riservata alla Sede Apostolica.

Con questo non affermiamo che non ci sia una guerra spirituale in corso,dove anime consacrate abbiano deviato dalla vera fede,ma la vera fede non puo' essere dimostrata in questo caso senza obbedienza alla dottrina cattolica e alle norme previste. Guarda caso, i religiosi professano voti di povertà,castità e obbedienza.

Condizioni necessarie per la consacrazione

3. Possono essere consacrate sia le vergini che hanno scelto la vita monastica, sia le vergini che vivono nel mondo.

4. Perché le monache possono essere consacrate vergini si richiede:

a) che non siano state mai sposate né abbiano mai vissuto pubblicamente in uno stato contrario alla castità;

b) che non abbiano già emesso o emettano nel medesimo rito la loro professione perpetua;

c) che la loro famiglia religiosa segua questo rito o per antica consuetudine o per un permesso recente ottenuto dalla competente autorità

5. Per le vergini che vivono nel mondo si richiede:

a) che non siano mai state sposate né abbiano mai vissuto pubblicamente in uno stato contrario alla castità;

b) che per l'età, la prudenza, la provata vita morale e per consenso di tutti diano fiducia di perseverare in una vita casta e dedita al servizio della Chiesa e del prossimo;

c) che siano ammesse alla consacrazione dal vescovo Ordinario del luogo. Spetta al vescovo stabilire in che modo le vergini che vivono nel mondo debbano obbligarsi ad abbracciare in perpetuo la vita verginale.

Ministro del rito ?

6. Ministro del rito di consacrazione delle vergini è il vescovo Ordinario del luogo.

Il rito?

7. Per consacrare le vergini che vivono nel mondo si deve usare il rito descritto al capitolo primo.

Per la consacrazione delle monache si deve invece seguire il rito proposto nel capitolo secondo in esso il rito della consacrazione delle vergini è opportunamente inserito nel rito nella professione religiosa. Per una giusta causa, quale sarebbe per esempio una antica consuetudine,

i due riti possono essere anche separati. In questo caso però si faccia bene attenzione che nessuna parte del rito venga ripetuta, ma le due azioni liturgiche siano disposte in modo che nel rito di professione si tralasci ogni preghiera di consacrazione e si mantengano solo quelle che si riferiscono alla professione: «O Dio, che ti compiaci» quanto altri elementi di natura sponsale, come per esempio la consegna dell’anello, debbono restare riservati al rito della consacrazione.

Il rito si compone delle seguenti parti:

a) chiamata delle vergini;

b) omelia e allocuzione, con cui si istruiscono le vergini e il popolo sul dono della verginità;

c) interrogazioni, con le quali il vescovo chiede alle vergini se intendono perseverare nel proposito di verginità e ricevere la consacrazione;

d) litania, con cui, mentre si rivolge la preghiera al Padre, si implora l'intercessione della santissima Vergine Maria e di tutti i santi;

e) rinnovazione del proposito di castità (o emissione della professione religiosa);

f) solenne preghiera di consacrazione, con cui la madre Chiesa supplica il Padre celeste, perché effonda con abbondanza i doni dello Spirito Santo sulle vergini;

g) consegna dei simboli di consacrazione, che devono indicare esternamente il fatto interiore della consacrazione.

Capitolo primo CONSACRAZIONE DELLE VERGINI

11. E’ opportuno che la consacrazione delle vergini sia fatta nell’ottava di Pasqua, nelle solennità e tra queste soprattutto in quelle in cui si celebrano i misteri dell’Incarnazione del Signore, nelle domeniche, nelle feste della beata Vergine Maria o delle sante vergini.

12. In un giorno stabilito, prossimo al rito di consacrazione, o almeno il giorno prima, colei che deve essere consacrata vergine sia presentata al vescovo per un colloqui pastorale, come è giusto che avvenga tra il padre e pastore della diocesi e una sua figlia.

13. Poiché le vergini che conducono vita nel mondo sono ammesse alla consacrazione verginale con il parere e l’autorità del vescovo e spesso servono nelle opere diocesane, è bene che il rito si svolga nella chiesa cattedrale, a meno che le circostanze e gli usi del luogo non consiglino diversamente.

14. Secondo l’opportunità e soprattutto per esaltare la castità, per il senso ecclesiale e per favorire l’edificazione e un largo consenso di popolo, i fedeli siano informati per tempo della celebrazione del rito.

15. Il formulario della Messa è, secondo le rubriche o quello della liturgia del giorno o quello della Messa rituale «Nel giorno della consacrazione delle vergini» (nn. 8-10).

16. Il rito della consacrazione si faccia normalmente alla cattedra. Ma se una migliore partecipazione dei fedeli lo richiede, la sede del vescovo può essere posta anche davanti all’altare o in un altro luogo adatto.

I seggi per le vergini che devono essere consacrate, siano comunque disposti in presbiterio in modo che i fedeli possano agevolmente seguire lo svolgimento del rito.

17. Possono ricevere la comunione sotto le due specie le vergini consacrate, i loro genitori, i parenti e, a giudizio dell’Ordinario, tutti i presenti alla celebrazione.

18. Per la preparazione del rito si provveda, oltre a quello che è necessario per la celebrazione dell’Eucaristia: il Pontificale Romano ,il velo, l’anello e tutti gli altri simboli di consacrazione, secondo le usanze del luogo e le consuetudini approvate; il libro della «Liturgia delle Ore».

Tornando al discorso sulle presunte suorine, verrebbe facile da affermare che tali suorine facciano privatamente il loro dovere e seguono il sacerdote che li avrebbe consacrati senza permesso del vescovo. In un momento di infedeltà da parte di anime consacrate riguardo i vescovi, è lecito disubbidire alle norme canoniche della Chiesa per cercare di applicare norme pubbliche ecclesiali "Tutte di nascosto",riguardo voti pubblici?

No. Altrimenti avvrebbero allora ragione i ministri "modernisti" non fedeli alla dottrina cattolica che aggiungono cose oltre norme canoniche della Chiesa; come un sacerdote che decide di fare la Messa con omosessuali pronti davanti all' altare ad aspettare indegnamente l'Eucaristia,disubbidisce alle norme canoniche della Chiesa,

cosi' vale anche per un sacerdote che disubbidisce alle norme canoniche della Chiesa per cercare di applicare norme pubbliche ecclesiali "Tutte di nascosto",riguardo voti pubblici.
Gli Eletti del Signore
@Caterina Greco Bisogna ascoltare il video per commentare. Non ho parlato di suorine con i piercing da nessun minuto. Due sono gli argomenti trattati in modo separato.
Caterina Greco
Che c'entrano le suorine con i piercing? E poi tu che ne sai?
Ti sei qualificato per quel che sei. Per domani ti consiglio una bella meditazione su te stesso e una profonda confessione.