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Un plauso a voi, agricoltori italiani scesi nelle strade. Ma attenti: l'UE non vi ha solo "traditi"

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silvioabcd
Infatti cosa hanno messo all'ingresso del CNR? Tempio di Kalì
il suo tempio, che è il più grande che le sia stato dedicato in India, e a ragione, perché la dea Kalì, la dea della distruzione, è la patrona di Calcutta. Nera, con 8 braccia, le mani rosse di sangue, il piede sul corpo del marito che ha assassinato, gli occhi iniettati di sangue, una dozzina di corone di fiori gialli e di teste …More
Infatti cosa hanno messo all'ingresso del CNR? Tempio di Kalì

il suo tempio, che è il più grande che le sia stato dedicato in India, e a ragione, perché la dea Kalì, la dea della distruzione, è la patrona di Calcutta. Nera, con 8 braccia, le mani rosse di sangue, il piede sul corpo del marito che ha assassinato, gli occhi iniettati di sangue, una dozzina di corone di fiori gialli e di teste decapitate intorno al collo, mostra irritata la lingua rossa, lunghissima, pendula.
A venerarla arriva gente da ogni parte dell’India e ogni giorno, davanti al suo altare, sono sacrificati non meno di 40 capretti.
Fra i mille odori di Calcutta, qui nel quartiere della «Casa dei puri di cuore» grava nell’aria, tenace, quello del sangue. A quest’ora, infatti, gli aiutanti del sacerdote hanno già fatto scendere per una ventina di volte la loro pesante scimitarra sul collo dei capretti e c’è sangue un po’ dappertutto nel cortile del tempio.

Ma la maggior parte del sangue finisce in un condotto, entra nel tempio, scorre sulla lingua pendula della dea Kalì e riesce dal tempio mescolato ad acqua, latte, riso e fiori. La folla, contendendola ai cani, si porta questa poltiglia alla bocca, con la mano destra, e canta, prega in un delirio mistico, mentre i mendicanti si dividono le carni dei capretti sacrificati.
demaita
Francesco Omodeo, come al solito chiaro e coraggioso