3
4
1
2
studer
174
Metto qui a disposizione gli Elementa philosophiae aristotelico-thomisticae, di Joseph Gredt OSB, ossia la più notevole opera di filosofia neoscolastica del XX° secolo. Joseph Gredt OSB (* 30 luglio …Altro
Metto qui a disposizione gli Elementa philosophiae aristotelico-thomisticae, di Joseph Gredt OSB, ossia la più notevole opera di filosofia neoscolastica del XX° secolo.

Joseph Gredt OSB (* 30 luglio 1863 come Auguste Gredt a Città del Lussemburgo; † 20 gennaio 1940 a Roma) è stato un benedettino lussemburghese, filosofo, autore e professore di filosofia a Roma.

Vita

Auguste Gredt, ossia il futuro padre Joseph Gredt, era il figlio maggiore di Nicolas Gredt, direttore di ginnasio, filologo e scrittore (Sagenschatz des Luxemburger Landes, 1883) in Lussemburgo. Dopo gli studi classici presso l'Ateneo della capitale, Auguste Gredt entrò nel seminario di Lussemburgo e fu ordinato sacerdote nel 1886 nella cattedrale mariana della sua città natale.

Dal 1886 studiò a Roma e visse nel collegio sacerdotale Santa Maria dell'Anima. Dopo aver conseguito il dottorato in teologia nel 1888 presso il Collegium Divi Thomae di Roma, il giovane sacerdote secolare si trasferì a Innsbruck per studiare le antiche lingue semitiche e l'archeologia cristiana con Gustav Bickell. Tuttavia, cambiò presto i suoi piani ed entrò nell'abbazia benedettina di Seckau (Stiria) nel 1889. Lì Joseph Gredt ha svolto la sua professione il 18 maggio 1891.

Nel 1896 fu chiamato a Roma, dove insegnò come professore di filosofia presso il Collegium Anselmianum (dal 1933/34: Pontificium Athenaeum Anselmianum) fino al 1939. Nel 1908 è stato ammesso come membro della Pontificia Accademia di San Tommaso d'Aquino a Roma.

Sotto il pontificato di Pio X (1903-1917), Gredt divenne membro della Pontificia Accademia Tommaso. Come il suo grande maestro, l'Aquinate, G. morì inaspettatamente a Roma il 20 gennaio 1940, pochi mesi dopo aver concluso la sua carriera di insegnante.
Padre Joseph Gredt fu sepolto nella tomba del suo ordine nel cimitero romano di Campo Verano.

Gli Elementa philosophiae aristotelico-thomisticae

Gredt divenne noto in tutto il mondo cattolico soprattutto per il suo testo di filosofia aristotelico-tomistica, gli "Elementa philosophiae aristotelico-thomisticae". È considerata un'opera primordiale del neotomismo per la sua completezza e sistematicità, lo ha reso noto nell'ambiente accademico cattolico. Durante la sua vita sono apparse sette edizioni.
Il libro di testo in due volumi apparve per la prima volta nel 1899 e nel 1901, poi in altre tredici edizioni, ripetutamente ampliate e migliorate, fino all'inizio degli anni Sessanta. Nell'agosto del 1912, ricevette un esplicito encomio pubblico attraverso una lettera apostolica di Papa Pio X. Con gli "Elementa", Gredt è riuscito a presentare i tratti fondamentali della logica, della filosofia naturale (volume 1), della metafisica e dell'etica (volume 2) in una struttura didatticamente intelligente e in un linguaggio chiaro, seguendo da vicino San Tommaso d'Aquino e i suoi grandi commentatori (Tommaso de Vio Cajetan, Johannes a Samcta Thoma, Salmantizenser e altri) in modo conciso ma facilmente comprensibile e convincente. A tutt'oggi, l'opera principale di Gredt è considerata in tutto il mondo come "il manuale classico di filosofia tomistica" (P. Wyser) del XX° secolo.