Vittorio Greco
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El bastón original de Santa Teresa de Jesús en México

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Salve Regina: Un coro virtual de monjes y hermanas carmelitas

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Vittorio Greco

ESCLUSIVO LA FOTO DI SANTA MARIA GORETTI

A riguardo della "presunta" foto di Santa Maria, Padre Fortunato Ciomei, molti anni fa aveva creduto di aver individuato il volto della Santa NON in un’altra fotografia(come scrive Famiglia Cristiana) ma nella MEDESIMA foto.(naturalmente la foto integra non ritagliata)Infatti indicava la prima bambina sulla sinistra, vestita di nero, come Maria Goretti.
Sicuramente, grazie ai mezzi sofisticati per …Altro
A riguardo della "presunta" foto di Santa Maria, Padre Fortunato Ciomei, molti anni fa aveva creduto di aver individuato il volto della Santa NON in un’altra fotografia(come scrive Famiglia Cristiana) ma nella MEDESIMA foto.(naturalmente la foto integra non ritagliata)Infatti indicava la prima bambina sulla sinistra, vestita di nero, come Maria Goretti.
Sicuramente, grazie ai mezzi sofisticati per autenticare le foto, che oggi esistono, con l'aiuto di esperti e competenti si potrebbe provare a comparare la fotografia con i componenti della famiglia Goretti in particolar modo con le foto della sorelle Teresa e Ersilia.A mio umile parere, non si dovrebbe scartare questa ipotesi che potrebbe risolvere l'enigma.In ogni caso da devotissimo di "Mariettina" credo che non sia importante conoscere il vero volto della Santa, ma lasciarsi colpire dal messaggio che ci ha lasciato con il suo eroico martirio. VITTORIO GRECO Praia a Mare.
Vittorio Greco

ESCLUSIVO LA FOTO DI SANTA MARIA GORETTI

La foto è attribuita al 13 febbraio 1902 giorno di giovedì di quell'anno.Era il giorno in cui si festeggiò il compleanno di Lorenzo,figlio maggiore del conte Mazzoleni.La famiglia non poteva fare tutto da sola, e chiese aiuto ad Assunta,legata a loro da rapporti amichevoli e bene accetta al conte Attilio Mazzoleni.Assunta lasciò a casa i tre figli maschi e portò con se le tre figlie,Marietta …Altro
La foto è attribuita al 13 febbraio 1902 giorno di giovedì di quell'anno.Era il giorno in cui si festeggiò il compleanno di Lorenzo,figlio maggiore del conte Mazzoleni.La famiglia non poteva fare tutto da sola, e chiese aiuto ad Assunta,legata a loro da rapporti amichevoli e bene accetta al conte Attilio Mazzoleni.Assunta lasciò a casa i tre figli maschi e portò con se le tre figlie,Marietta di 12 anni e le due piccoline che potè affidare ad altri durante le faccende.Dopo il pranzo, nel pomeriggio furono eseguite le fotografie di rito ed, a parte, anche questa del personale di servizio.Anzi la posa fu studiata con le caratteristiche della loro personale attività quotidiana:la madre con le bambine,il ragazzo col paranzane a metà per le faccende la cura del piccolo tenuto per mano;Maria Goretti e l'altra donna nel governare il pollame e altri animali domestici.Sicuramente su loro richiesta si aggiunse anche il festeggiato,Lorenzo,pur rimanendo un pochino indietro,come si vede....Quando al vestiaro va tenuto presente febbraio, per cui si notano i vestiti pesanti.Per Maria Goretti,vestita di bianco fuor di stagione,va ricordata la sua povertà;non aveva un abito festivo nuovo,per la Messa festiva continuò ad adattarsi quello della prima comunione,regalatole dalla signora Enrica Ciani Cirillot di Nettuno il 16 giugno 1901.Come appare nella foto,lo indossò anche nella circostanza festiva di quel 13 febbraio a Conca, sicuramente sopra altre vesti andanti interne per il freddo di quel giorno di febbraio.La cinta e le maniche, e il collo aiutano a capirlo.Fu una coincidenza, o un disegno divino quella foto?Dopo cinque mesi Maria Goretti veniva barbaramente martirizzata. tratto da P.F.Ciomei "Anticipazioni su uno studio di Ugo De Angelis"
Vittorio Greco
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S. Maria Goretti. Storia di s.Maria Goretti

IL MARTIRIO
E' il cinque Luglio 1902, un sabato caldo e afoso, nell'aia vi sono mucchi di favino secco, presto una volta trebbiato verrà venduto a Nettuno. Alessandro Serenelli è ormai l'uomo che guida le due famiglie, il vecchio padre non lavora quasi più. Suo fratello Vincenzo è scappato da quella casa che puzza di miseria, si è arruolato nei carabinieri.
Ormai tocca a lui sfamare quelle nove …Altro
IL MARTIRIO
E' il cinque Luglio 1902, un sabato caldo e afoso, nell'aia vi sono mucchi di favino secco, presto una volta trebbiato verrà venduto a Nettuno. Alessandro Serenelli è ormai l'uomo che guida le due famiglie, il vecchio padre non lavora quasi più. Suo fratello Vincenzo è scappato da quella casa che puzza di miseria, si è arruolato nei carabinieri.
Ormai tocca a lui sfamare quelle nove bocche e questo lo fa sentire un padrone con diritto di vita e di morte su quelle persone che dipendono dal suo lavoro. Quella mattina Maria è andata a Conca a fare la spesa. Per Alessandro è un occasione da non perdere, la bimba è sola e indifesa, nelle strade di campagna non c'è nessuno.
Da tempo desidera di approfittare di quella bimba che ormai comincia ad essere donna, le salta addosso ma lei scappa e si dirige di corsa verso casa. Alessandro si sente rifiutato e questo lo rende cattivo e desideroso di vendicarsi, tornato a casa con voce minacciosa, ordina a Maria di andare a rammendare la camicia che è in camera sua sul letto. Maria obbedisce e senza alzare la testa si dirige verso la stanza.
Sono le tre del pomeriggio, il padre dorme, Assunta, giù nell'aia, è intenta nei lavori di trebbiatura. Alessandro è nervoso con un fazzoletto si asciuga il sudore che gli ricopre la fronte, poi si dirige verso la casetta che contiene gli attrezzi da lavoro e tira fuori un grosso punteruolo quadrangolare, della lunghezza di ventidue centimetri, che serve per fabbricare le scope. Lo impugna con frenesia e si dirige verso Maria che alla vista di quella mano armata, impallidisce e incomincia a tremare. Alessandro ha il viso trasfigurato dalla rabbia, l'afferra per un braccio e la scaraventa in terra, con il braccio armato la minaccia e con la mano libera le alza i vestiti per violentarla, ormai le è sopra.
Maria terrorizzata si divincola e piangendo urla "Dio non vuole queste cose, tu brucerai all'inferno". Imbestialito l'uomo la colpisce ripetutamente, il ferro appuntito squarcia la carne del ventre indifeso, Maria si rotola in terra, cerca di fuggire, sì rialza ma Alessandro la colpisce alla schiena, la bimba si accascia al suolo come una bambola di pezza. Quattordici sono i colpi che hanno martoriato quel piccolo corpo.
Richiamati dalle urla accorrono tutti e rimangono impietriti davanti a quello spettacolo atroce. Alessandro è in ginocchio con il capo chino, le braccia sono a penzoloni, la mano omicida impugna ancora il ferro rosso di sangue, non si muove come se fosse intontito. Maria è in terra, in un lago di sangue, viene portata nella sua camera e messa sul letto, una mano pietosa le tampona le ferite con degli stracci.
Si lamenta e con voce debole accusa Alessandro della bestiale aggressione e del tentativo di violenza. Tutti si danno da fare: mentre alcuni uomini rimangono a guardia del Serenelli, Mario Cimarelli si avvia verso Nettuno per chiamare il medico ed i carabinieri e qualcuno corre a Conca per avvisare il Mezzoleni, il quale invia un uomo a cavallo per chiamare i carabinieri di Cisterna e la Croce Rossa di Carano.
Sono le sei quando arriva un medico da Carano e tampona le ferite, nel frattempo giunge da Nettuno il medico chirurgo Domenico Bortoli che la giudica ormai in fin di vita, a causa della grande perdita di sangue. Coricano la fanciulla nell'ambulanza e si dirigono verso Nettuno.
Giungono anche i carabinieri che trovano Alessandro sdraiato sul suo letto, lo incatenano e lo portano via, salvandolo dai contadini inferociti che lo aspettavano fuori.
Vittorio Greco

Solemnis Canonizatio S. Mariae Goretti Promulgavit a SS. Pio XII P.M. (24 Jun. 1950)

"Ritornai a Roma per la canonizzazione di Marietta, quel grande avvenimento supera ogni descrizione. Piazza San Pietro e le vicinanze erano piene di gente venuta da tutto il mondo. Si dice che fossero oltre 500.000 . C'erano il presidente Einaudi e la moglie, il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, l'onorevole Giulio Andreotti ed altre autorità anche straniere, oltre che vescovi e cardinali …Altro
"Ritornai a Roma per la canonizzazione di Marietta, quel grande avvenimento supera ogni descrizione. Piazza San Pietro e le vicinanze erano piene di gente venuta da tutto il mondo. Si dice che fossero oltre 500.000 . C'erano il presidente Einaudi e la moglie, il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, l'onorevole Giulio Andreotti ed altre autorità anche straniere, oltre che vescovi e cardinali. Io ero stata messa su in alto ad una finestra del Vaticano, dove si poteva tutta San Pietro gremita di folla. Di lassù potei assistere alla suprema glorificazione di mia figlia. QUella santificazione venne fatta in piazza San Pietro perchè tutta quella gente non entrava nella Basilica, ed era la prima volta che accadeva!"
Mamma Assunta