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Immigrazione di massa: Francesco tramò dietro le quinte

Il blog di Marco Tosatti ha rivelato (15 giugno) che papa Francesco è stato strumentale nell'apertura dell'Italia all'immigrazione illegale in massa e al traffico umano.

Secondo fonti allora altolocate nel ministero degli interni italiano, papa Francesco chiamò l'allora primo ministro di sinistra Enrico Letta nell'ottobre 2013 convincendolo a raccogliere gli immigrati clandestini dal Mediterraneo. Gli illegali furono marchiati come "rifugiati".

La marina italiana cominciò l'operazione in collusione con i trafficanti umani che oggi fanno più soldi dei trafficanti di droga. Da allora, 400'000 illegali sono entrati in Italia.

Foto: © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-NC-SA, #newsJzfmqxbhgd
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Religio non instrumentum amoris erga Deum et fratres sed instrumentum regni!
Acchiappaladri
@fidelis eternis sull'argomento suggerisco, per chi non avesse già avuto occasione di studiarlo e meditarlo, di ricercare mutatis mutandis parallelismi con la prima fase di conclamato crollo dell'Impero Romano avvenuto intorno alla disfatta di Adrianopoli (378 d.C.).
Anche lì immigrazione aggressiva, pericolosa di barbari eretici e idolatri (a quel tempo erano Goti e Alani) favorita da una classe …Altro
@fidelis eternis sull'argomento suggerisco, per chi non avesse già avuto occasione di studiarlo e meditarlo, di ricercare mutatis mutandis parallelismi con la prima fase di conclamato crollo dell'Impero Romano avvenuto intorno alla disfatta di Adrianopoli (378 d.C.).

Anche lì immigrazione aggressiva, pericolosa di barbari eretici e idolatri (a quel tempo erano Goti e Alani) favorita da una classe dirigente miope, corrotta, furbastra, incapace persino di fare efficacemente congiure omicide, ed ERETICA (ariana!) fino al suo prepotente capo politico e ai capi ecclesiasti suoi leccacalzini, con diffuso buonismo imbecille "perché sono cristiani come noi" verso la continua infiltrazione di quei goti straccioni ma furbi che arrivavano come sedicenti monaci e sacerdoti (ariani!) .
I Goti non sarebbero potuto diventare il castigo di Dio che poi diventarono se non fosse stato qualcuno del governo imperiale a farli traghettarli in massa (viene da pensare che anche allora ci fossero potenti che si arricchivano con le navi delle ONG di allora ;-) ) attraverso il Danubio.

E l'imperatore ariano e molti dei suoi alti ufficiali e burocrati furono per immediata nemesi ammazzati dagli invasori e morte, distruzione ed altre disgrazie furono subite anche da centinaia di migliaia del popolo che pur non avevano direttamente colpa in quella vergogna gestione della immigrazione:
una volta scatenata dalla imbecillità e malvagità umana la catastrofe soffrono sia i buoni che i cattivi.

Teodosio riusci ad arginare la catastrofe e poi a far ripartire un parziale recupero del potere politico dell'impero romano anche grazie all'adozione della Vera Fede (cioè cattolica) come religione di stato: il cancor dell'arianesi non scomparve subito del tutto ma almeno fu relegato fuori dalla parte ancora per organizzata dell'Impero Romano: era una fede barbara e ancora per un po sopravvisse appunto fra le tribù barbare e nelle terre occidentali da loro conquistate.
fidelis eternis
Riporto un commento illuminante sul tema in questione :
“L'atto di aprire le porte agli invasori, quasi sempre ostili alla nostra civiltà, non è carità cristiana.
Carità fu quella di Leone Magno che fermò Attila, quella di Pio v che permise la vittoria di Lepanto, quella di Marco d'Aviano che organizzò la vittoria sotto le mura di Vienna.
In sostanza: accogliere gli invasori non è carita'
Quando …
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Riporto un commento illuminante sul tema in questione :
“L'atto di aprire le porte agli invasori, quasi sempre ostili alla nostra civiltà, non è carità cristiana.

Carità fu quella di Leone Magno che fermò Attila, quella di Pio v che permise la vittoria di Lepanto, quella di Marco d'Aviano che organizzò la vittoria sotto le mura di Vienna.
In sostanza: accogliere gli invasori non è carita'
Quando vado a casa da qualcuno prima mi annuncio per vedere se questo qualcuno può ricevermi. Poi arrivo a casa sua, suono, dico chi sono e se lui mi apre la porta allora entro.
Sorridente e amichevole.
Mi sembra corretto. Invece oggi con questi "migranti" si assiste alla scorrettezza assunta come sistema.
Qui gli estranei entrano spalancando la porta, pretendono di essere serviti e riveriti, se non peggio, e pretendono, insieme ai loro complici, di mettere il padrone di casa alle corde con diversi livelli di ricatti morali.
Infatti assistiamo al ben triste spettacolo di una parte di italiani, per fortuna apparentemente sempre più piccola, che esercita un ricatto morale inaccettabile verso quella parte di italiani che alla sua casa ci tiene e vorrebbe continuare ad essere padrone a casa propria e non fare entrare per forza personaggi che ogni giorno si ammassano davanti all' uscio, per niente amichevoli e dalle dubbie intenzioni.
E allora scatta il ricatto morale: siete fascisti, razzisti, xenofobi, non siete cristiani.
Magari detto da gente mai stata in Chiesa e che ha presenziato una volta alla Cresima della nipote aspettando fuori, nervoso perché si faceva tardi per il pranzo.
E non va bene.
Ma in questa vicenda dei falsi profughi ci sono troppe cose che non vanno bene.
Costoro sono definiti "profughi" dai loro complici per impietosire l'opinione pubblica ma non lo sono se non in percentuali attorno al 10%.
E non va bene.
Siamo costretti dal mainstream umanitario ad accogliere persone che arrivano da zone di guerra e per quanto ne sappiamo potrebbero essere terroristi o delinquenti.
E non va bene.
Questi che arrivano spesso non hanno i documenti, cosa inaudita per chi vuole entrare in qualsiasi paese, e si rendono irreperibili a casa nostra. Ma ai migranti va perdonato tutto.
Specialmente quando commettono ogni genere di reati.
E non va bene.
Siamo costretti a salvare persone che partono per essere salvate. Ma si salva qualcuno che accidentalmente si trova in una situazione di pericolo e non chi il pericolo se lo va a cercare per motivare il nostro intervento.
E non va bene.
Se decidiamo di non intervenire presso coloro che per l'ennesima volta ci hanno attirato con l'inganno siamo fascisti, xenofobi, razzisti e i loro complici si augurano che qualche migrante muoia per farci sentire più in colpa.
E non va bene.
Beh. cari ricattisti, vi debbo dare una brutta notizia: se c'è in ballo la mia Patria io non sono ricattabile”.

Fausto Grassi
fidelis eternis
- Oggi, domenica 17 giugno 2018, “Giornata mondiale del rifugiato” titolano a tutta pagina i giornali di regime (settimanali diocesani), il che mi ha fatto venire in mente la canzone partigiana “Bella ciao”, là dove dice “una mattina /mi son svegliato/ e ho trovato l’invasor…”. Proprio così, mi son detto, li ho trovati, ed erano migliaia, centinaia di migliaia, tutti baldi giovanotti dalla …Altro
- Oggi, domenica 17 giugno 2018, “Giornata mondiale del rifugiato” titolano a tutta pagina i giornali di regime (settimanali diocesani), il che mi ha fatto venire in mente la canzone partigiana “Bella ciao”, là dove dice “una mattina /mi son svegliato/ e ho trovato l’invasor…”. Proprio così, mi son detto, li ho trovati, ed erano migliaia, centinaia di migliaia, tutti baldi giovanotti dalla pelle scura, ben pasciuti, con lo smartphone ultimo modello (mentre io, pensionato, ho ancora il telefono “a manovella”), incavolati neri perché non gradivano tortellini e lasagne, che gettavano sdegnati per strada.
Poi c’era un uomo biancovestito, superbo ed altezzoso, che gridava “Vergogna! Vergogna”, rivolto al popolo italiano, colpevole, secondo lui, di opporsi all’invasine selvaggia, massiccia ed incontrollata di popoli afro-asiatici di diversa religione (islamica), cultura, lingua e civiltà, alla ricerca di un lavoro da noi inesistente perfino per i nostri giovani e padri di famiglia “esodati”, ragion per cui finivano per dedicarsi a furti, rapine, spaccio, stupri e violenze di ogni genere (specie verso i nostri anziani, le nostre donne, i più deboli e indifesi); ma guai a farlo notare, si rischiava di passare per razzisti, fascisti, nemici dei popoli sofferenti, divisivi e non inclusivi.
E c’era sempre quell’uomo biancovestito che gridava “Accoglienza, accoglienza, senza se e senza ma, a tutti, perché tutti ne hanno diritto, come hanno diritto di diventare subito cittadini italiani, ed ottenere il diritto di voto”.
Dentro di me, speravo di essere in un incubo, dal quale poi mi sarei svegliato, trovando la mia solita, bella Italia, civile, pulita, sicura, solidale nel vero senso della parola (cioè per i pochi veri bisognosi, prevalentemente italiani); e invece no: mi sono dato un pizzicotto, ed ero ben sveglio! L’incubo lo stavo vivendo realmente, e sembrava essere senza via d’uscita.
Povera Italia, povera Chiesa Cattolica, poveri i nostri figli e nipoti, ho pensato, condannati al meticciato, a paghe da fame, all’emigrazione, oppure alle rivolte sociali (le famose ”banlieux” dei nostri cugini d’oltralpe) e ad una guerra fratricida.
Testimone82
E' statistico che l'immigrazione è aumentata proprio da quando Bergoglio ha cominciato a predicare l'accoglienza, mi ricordo che ne accennava anche A. Socci.
Fatima.
Una delle prime parole appena fatto papa fu: "VERGOGNA" all'Italia per i morti in mare!!!