Lode a Dio

Il giocoliere - di Marziale Stilita

<<amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.>> (Romani 12,10)
Lode a Dio

Smettono di dir “smessa”: corriamo a udir Messa

L'arcobaleno non è un semplice fenomeno atmosferico ma il segno dell'alleanza di Dio con Noè:
«L'arco sarà sulle nubi, e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che sulla terra» (cfr. Gen 9,13-15).
Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto, è bellissimo nel suo splendore. Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l'hanno teso le mani …More
L'arcobaleno non è un semplice fenomeno atmosferico ma il segno dell'alleanza di Dio con Noè:
«L'arco sarà sulle nubi, e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che sulla terra» (cfr. Gen 9,13-15).

Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto, è bellissimo nel suo splendore. Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l'hanno teso le mani dell'Altissimo. (Siracide 43,11-12)
Lode a Dio

Burke: l'affermazione di Francesco che Cristo è nei fiumi e nei gli alberi è "semplicemente non vera"

La frase è in questo paragrafo ma:
74. Allo stesso modo, il rapporto con Cristo, vero Dio e vero uomo, liberatore e redentore, non è nemico di questa visione del mondo marcatamente cosmica che caratterizza questi popoli, perché Egli è anche il Risorto che penetra tutte le cose.[105] Per l’esperienza cristiana, «tutte le creature dell’universo materiale trovano il loro vero senso nel Verbo
incarnato …More
La frase è in questo paragrafo ma:

74. Allo stesso modo, il rapporto con Cristo, vero Dio e vero uomo, liberatore e redentore, non è nemico di questa visione del mondo marcatamente cosmica che caratterizza questi popoli, perché Egli è anche il Risorto che penetra tutte le cose.[105] Per l’esperienza cristiana, «tutte le creature dell’universo materiale trovano il loro vero senso nel Verbo
incarnato, perché il Figlio di Dio ha incorporato nella sua persona parte dell’universo materiale, dove ha introdotto un germe di trasformazione definitiva».[106] Egli è gloriosamente e misteriosamente presente nel fiume, negli alberi, nei pesci, nel vento, in quanto è il Signore che regna sul creato senza perdere le sue ferite trasfigurate, e nell’Eucaristia assume gli elementi del mondo conferendo a ciascuno il senso del dono pasquale. (Querida Amazonia, 74)

Nota:
[105] San Tommaso d’Aquino lo spiega così: «Il triplice modo in cui Dio è nelle cose: una è comune, per essenza, presenza e potenza; un’altra, per la grazia, nei santi; la terza, singolare, in Cristo, per unione» (Ad Colossenses, II, 2).

Dalla Summa:
(Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, q. 8, a. 3) :
Dimostrazione: In due modi si dice che Dio è in qualcosa. Primo, come causa efficiente: e in questo modo è in tutte le cose da lui create. Secondo, come l‘oggetto dell‘attività si trova nell‘agente, e ciò propriamente avviene nelle attività dell‘anima, in cui l‘oggetto conosciuto è nel conoscente e quello desiderato nel desiderante. Quindi in questa seconda maniera Dio si trova particolarmente nella creatura razionale, che lo conosce e lo ama attualmente per una disposizione abituale. E siccome la creatura razionale deve ciò alla grazia, come si vedrà più innanzi [I-II, q. 109, aa. 1, 3], si dice che Dio è in questo modo nei santi per grazia.

(ivi):
Per concludere, Dio è in tutte le cose con la sua potenza perché tutte sono
soggette alla sua potestà; vi è con la sua presenza perché tutto è scoperto e come nudo davanti ai suoi occhi; vi è con la sua essenza perché egli è presente a tutte le cose quale causa universale dell‘essere, come si è detto [a. 1].

(Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, q. 8, a. 1) :
Fintanto dunque che una cosa ha l‘essere è necessario che Dio le sia presente in proporzione di come essa possiede l‘essere. L‘essere poi è ciò che nelle cose vi è di più intimo e di più profondamente radicato, poiché, come si è detto [q. 4, a. 1, ad 3], è l‘elemento formale rispetto a tutti i princìpi e i componenti che si trovano in una data realtà. Quindi necessariamente Dio è in tutte le cose, e in maniera intima.

(ivi, ad 1):
Dio è sopra tutte le cose per l‘eccellenza della sua natura, ma è di necessità anche dentro di esse, in quanto causa l‘essere di ogni cosa, come si è appena detto.
(ivi, ad 2):
Mentre si dice che le realtà corporee sono in altre come il contenuto nel
contenente, quelle spirituali invece contengono le cose in cui si trovano:
come l‘anima contiene il corpo. Quindi anche Dio è nelle cose come contenente le cose. Tuttavia, per una certa analogia con le realtà corpore, si dice che tutte le cose sono in Dio, dato che Dio le contiene.

(Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, q. 8, a. 2) :
Essendo il luogo una certa realtà, che qualcosa sia in un luogo
può essere inteso in due maniere: o nel modo generico in cui una cosa
potrebbe trovarsi comunque in qualsiasi altra realtà, come quando, p. es.,
diciamo che le qualità del luogo sono nel luogo; oppure nel modo proprio del luogo, come gli esseri localizzati sono in un luogo. Ora, in tutti e due i modi, in un certo senso, Dio è in ogni luogo, ossia dappertutto. Primariamente, come è in tutte le cose in quanto dà loro l‘essere, la potenza attiva e l‘operazione, così è in ogni luogo in quanto dà ad esso l‘essere e la capacità locativa. Parimenti, gli enti localizzati sono nel luogo in quanto lo riempiono: e Dio riempie ogni luogo. Non però come lo riempie un corpo, poiché di un corpo si dice che riempie un luogo in quanto esclude [la presenza di] un altro corpo; invece per il fatto che Dio è in un luogo non si esclude che vi si trovino pure altre cose: anzi, egli riempie tutti i luoghi in quanto dà l‘essere a tutte le realtà localizzabili che li riempiono.

(Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, q. 8, a. 4) :
E in questo senso ciò è proprio di Dio poiché, per quanti altri luoghi si
ammettano oltre a quelli esistenti, anche in numero infinito, bisognerebbe
che Dio fosse in tutti, poiché nulla può esistere se non per opera sua. Così
dunque essere dappertutto primariamente e di per sé appartiene a Dio in
modo esclusivo, dato che per quanti luoghi si ammettano è necessario che
Dio sia in ciascuno di essi non parzialmente, ma secondo tutto se stesso.
Lode a Dio

Questa mattina il vescovo Zenti ha scritto una lettera ai preti e ai fedeli della Diocesi di Verona

(Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, q. 19, a. 9, ad 3) :
Dio, dunque, non vuole che il male avvenga, e neppure vuole che il male non avvenga, ma vuole permettere che il male avvenga. E questo è un bene.More
(Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, q. 19, a. 9, ad 3) :

Dio, dunque, non vuole che il male avvenga, e neppure vuole che il male non avvenga, ma vuole permettere che il male avvenga. E questo è un bene.
Lode a Dio

Cardinale Scola: la punizione divina "non esiste"

Perchè non determina gli eventi?
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Giovanni 15,5)
Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. (Atti 11,12)
Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». (Giovanni 21,6 )
Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un …More
Perchè non determina gli eventi?

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Giovanni 15,5)
Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. (Atti 11,12)
Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». (Giovanni 21,6 )
Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà (Luca 22,10)
Dopo molto tempo, il Signore disse a Elia, nell'anno terzo: «Su, mostrati ad Acab; io concederò la pioggia alla terra». (1Re 18,1)
Fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce le folgori per la pioggia,
dalle sue riserve libera i venti. (Sal 134,7)
Egli copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, fa germogliare l'erba sui monti. (Salmi 146,8)
Voi, figli di Sion, rallegratevi, gioite nel Signore vostro Dio, perché vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l'acqua, la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato. (Gioele 2,23)
facevo piovere sopra una città e non sopra l'altra; (Amos 4,7)
ecc...
Lode a Dio

Il " coronavirus " eclesiale.

Vanno lette anche nell'insieme però:
CAPITOLO I
LA DIGNITÀ DELLA PERSONA UMANA

12. L'uomo ad immagine di Dio.
Credenti e non credenti sono generalmente d'accordo nel ritenere che tutto quanto esiste sulla terra deve essere riferito all'uomo, come a suo centro e a suo vertice.
Ma che cos'è l'uomo?
Molte opinioni egli ha espresso ed esprime sul proprio conto, opinioni varie ed anche contrarie, secondo …More
Vanno lette anche nell'insieme però:

CAPITOLO I
LA DIGNITÀ DELLA PERSONA UMANA

12. L'uomo ad immagine di Dio.
Credenti e non credenti sono generalmente d'accordo nel ritenere che tutto quanto esiste sulla terra deve essere riferito all'uomo, come a suo centro e a suo vertice.
Ma che cos'è l'uomo?
Molte opinioni egli ha espresso ed esprime sul proprio conto, opinioni varie ed anche contrarie, secondo le quali spesso o si esalta così da fare di sé una regola assoluta, o si abbassa fino alla disperazione, finendo in tal modo nel dubbio e nell'angoscia.
Queste difficoltà la Chiesa le sente profondamente e ad esse può dare una risposta che le viene dall'insegnamento della divina Rivelazione, risposta che descrive la vera condizione dell'uomo, dà una ragione delle sue miserie, ma in cui possono al tempo stesso essere giustamente riconosciute la sua dignità e vocazione.
La Bibbia, infatti, insegna che l'uomo è stato creato « ad immagine di Dio » capace di conoscere e di amare il suo Creatore, e che fu costituito da lui sopra tutte le creature terrene (9) quale signore di esse, per governarle e servirsene a gloria di Dio (10).
« Che cosa è l'uomo, che tu ti ricordi di lui? o il figlio dell'uomo che tu ti prenda cura di lui?
L'hai fatto di poco inferiore agli angeli, l'hai coronato di gloria e di onore, e l'hai costituito sopra le opere delle tue mani. Tutto hai sottoposto ai suoi piedi » (Sal8,5).
Ma Dio non creò l'uomo lasciandolo solo: fin da principio « uomo e donna li creò » (Gen1,27) e la loro unione costituisce la prima forma di comunione di persone.
L'uomo, infatti, per sua intima natura è un essere sociale, e senza i rapporti con gli altri non può vivere né esplicare le sue doti.
Perciò Iddio, ancora come si legge nella Bibbia, vide « tutte quante le cose che aveva fatte, ed erano buone assai» (Gen1,31).

(Cost. pastorale Gaudium et Spes Prima Parte Cap. 1 n. 12)

NOTE

(1) La Costituzione Pastorale "Sulla Chiesa nel mondo contemporaneo" consta di due parti, ma un tutto unitario. La Costituzione detta "Pastorale" perché, basata sui principi
dottrinali, intende esporre l’atteggiamento della Chiesa verso il mondo e gli uomini d’oggi. Non manca dunque né l’intento pastorale nella prima parte, né l’intento dottrinale nella seconda. Nella prima parte la Chiesa sviluppa la sua dottrina sull’uomo, sul mondo nel
quale l’uomo inserito e sul suo rapporto con queste realtà . Nella seconda considera pi da vicino i diversi aspetti della vita odierna e della società umana, e precisamente in particolare le questioni e i problemi che ai nostri tempi sembrano pi urgenti in questo
campo. Per cui in questa seconda parte la materia, soggetta ai principi dottrinali, consta di elementi non solo immutabili, ma anche contingenti. Perciò la Costituzione dev’essere interpretata secondo le norme generali dell’interpretazione teologica, e ciò tenendo
conto, soprattutto nella sua seconda parte, delle mutevoli circostanze con le quali sono connessi, per loro natura, gli argomenti di cui si tratta.

(9) Cf. Gen 1,26; Sap 2,23.

(10) Cf. Sir 17,3-10.

E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». (Genesi 1,26)
Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. (Sapienza 2,23)
Secondo la sua natura li rivestì di forza, e a sua immagine li formò.
Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo, perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli. Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro perché ragionassero. Li riempì di dottrina e d'intelligenza, e indicò loro anche il bene e il male.
Pose lo sguardo nei loro cuori per mostrar loro la grandezza delle sue opere. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. Inoltre pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita. Stabilì con loro un'alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. (Siracide 17,3-10)

24. L'indole comunitaria dell'umana vocazione nel piano di Dio.
Iddio, che ha cura paterna di tutti, ha voluto che tutti gli uomini formassero una sola famiglia e si trattassero tra loro come fratelli. Tutti, infatti, creati ad immagine di Dio « che da un solo uomo ha prodotto l'intero genere umano affinché popolasse tutta la terra » (At17,26), sono chiamati al medesimo fine, che è Dio stesso. Perciò l'amor di Dio e del prossimo è il primo e più grande comandamento. La sacra Scrittura, da parte sua, insegna che l'amor di Dio non può essere disgiunto dall'amor del prossimo, «e tutti gli altri precetti sono compendiati in questa frase: amerai il prossimo tuo come te stesso. La pienezza perciò della legge è l'amore » (Rm13,9); (1Gv4,20).
È evidente che ciò è di grande importanza per degli uomini sempre più dipendenti gli uni dagli altri e per un mondo che va sempre più verso l'unificazione.
Anzi, il Signore Gesù, quando prega il Padre perché « tutti siano una cosa sola, come io e tu siamo una cosa sola » (Gv17,21), aprendoci prospettive inaccessibili alla ragione umana, ci ha suggerito una certa similitudine tra l'unione delle Persone divine e l'unione dei figli di Dio nella verità e nell'amore.
Questa similitudine manifesta che l'uomo, il quale in terra è la sola creatura che Iddio abbia voluto per se stesso, non possa ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé (44).
(Gaudium et Spes Prima Parte Cap. 2 n.24)

Nota:
(44) Cf. Lc 17,33.

Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. (Luca 17, 33)
Lode a Dio

Paolo Maria Siano: Il “caso Weninger” ex diplomatico, sacerdote, curiale, massone

<<Niuno si lasci illudere dalle sue belle apparenze, niuno allettare dalle sue promesse, sedurre dalle sue lusinghe, atterrire dalle sue minacce. Ricordatevi che essenzialmente inconciliabili tra loro sono cristianesimo e massoneria; sì che aggregarsi a questa è un far divorzio da quello. >>
(Dalla Enciclica Custodi di quella Fede di Papa Leone XIII)
Lode a Dio

Sacerdote appartenente alla Curia del Vaticano vuole riconciliazone con massoneria – Anche lui è …

Dalla Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la dottrina della fede: Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato …More
Dalla Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la dottrina della fede: Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.

www.vatican.va/…/rc_con_cfaith_d…

Inconciliabilità tra fede cristiana e massoneria:

www.vatican.va/…/rc_con_cfaith_d…
Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

Buonasera grazie. Gli scritti dei santi, i documenti del magistero della chiesa ecc ci sono necessari e ci aiutano soprattutto in questi tempi di confusione. Un saluto.
Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

Dimostrazione: Non spetta ai sudditi nei riguardi del loro prelato quella correzione che, mediante la coercizione della pena, è un atto di giustizia. Invece la correzione fraterna che è un atto di carità spetta a tutti nei riguardi di qualunque persona verso cui siamo tenuti ad avere la carità, quando in essa troviamo qualcosa da correggere. Infatti l‘atto che deriva da un abito o da una facoltà …More
Dimostrazione: Non spetta ai sudditi nei riguardi del loro prelato quella correzione che, mediante la coercizione della pena, è un atto di giustizia. Invece la correzione fraterna che è un atto di carità spetta a tutti nei riguardi di qualunque persona verso cui siamo tenuti ad avere la carità, quando in essa troviamo qualcosa da correggere. Infatti l‘atto che deriva da un abito o da una facoltà abbraccia tutto ciò che è contenuto sotto l‘oggetto di tale abito
o potenza: come la percezione visiva abbraccia tutte le realtà colorate contenute sotto l‘oggetto della vista. Siccome però l‘atto virtuoso deve essere moderato dalle debite circostanze,
nelle correzioni che i sudditi fanno ai loro superiori si deve rispettare il debito modo: essa cioè non va fatta con insolenza, né con durezza, ma con mansuetudine e con rispetto. Per cui l‘Apostolo [1 Tm 5, 1] ammonisce: «Non essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come se fosse tuo padre»; e Dionigi [Epist. 8] rimprovera il monaco Demofilo perché aveva corretto senza rispetto un sacerdote, percuotendolo e cacciandolo dalla chiesa.

Analisi delle obiezioni: 1. Si tocca colpevolmente il prelato quando lo si rimprovera senza rispetto, oppure quando si sparla di lui. E ciò viene raffigurato dal contatto con il monte e con l‘arca riprovato da Dio. 2. «Opporsi a viso aperto davanti a tutti» passa la misura della correzione fraterna: perciò S. Paolo non avrebbe ripreso in quel modo S. Pietro se non
fosse stato in un certo senso suo pari rispetto alla difesa della fede. Ma ammonire in segreto e con rispetto può farlo anche chi non è pari. Perciò l‘Apostolo scriveva ai Colossesi [4, 17] di ammonire il loro prelato dicendo: «Dite ad Archippo: Compi bene il tuo ministero». Si noti però che quando ci fosse un pericolo per la fede, i sudditi sarebbero tenuti a rimproverare i loro prelati anche pubblicamente. Perciò S. Paolo, che pure era suddito di S. Pietro, per il pericolo di scandalo nella fede lo rimproverò pubblicamente. E S. Agostino [Glossa ord. su Gal 2, 14] commenta: «Pietro stesso diede l‘esempio ai superiori di non sdegnare di essere corretti
dai sudditi, quando capitasse loro di allontanarsi dalla giusta via».
3. Presumere di essere in modo assoluto migliore del proprio prelato è un atto di presuntuosa superbia, ma stimarsi migliore in qualcosa non è presunzione: poiché nessuno in questa vita è senza qualche difetto. - E si deve anche notare che, quando un suddito ammonisce con carità il suo prelato, non per questo si stima superiore a lui, ma offre solo un aiuto a colui che, stando a S.Agostino [Epist. 211], «quanto più si trova in alto,
tanto più è in grave pericolo».

(Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, II, II, q. 33, a. 4, ad 1, 2,3)
Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

La Costituzione apostolica contiene delle regole per la gerarchia ecclesiastica non per i fedeli
Lode a Dio

Diego Fusaro: "Benigni a Sanremo? 300 mila euro per trasformare il Cristianesimo in un Gay Pride"

Sia ancora perché in lei abitò in modo del tutto singolare,
non solo nell‘anima, ma anche nel seno verginale, il Figlio eterno, che è «la Sapienza di Dio» [1 Cor 1, 24], di cui sta scritto [Sap 1, 4]: «La sapienza non entra in un‘anima che opera il male, né abita in un corpo schiavo del peccato». Dobbiamo quindi affermare in modo assoluto che la Beata Vergine non commise
mai alcun peccato attuale …More
Sia ancora perché in lei abitò in modo del tutto singolare,
non solo nell‘anima, ma anche nel seno verginale, il Figlio eterno, che è «la Sapienza di Dio» [1 Cor 1, 24], di cui sta scritto [Sap 1, 4]: «La sapienza non entra in un‘anima che opera il male, né abita in un corpo schiavo del peccato». Dobbiamo quindi affermare in modo assoluto che la Beata Vergine non commise
mai alcun peccato attuale né mortale né veniale, così da avverare le parole del Cantico [4, 7]: «Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia», ecc. (Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, III, q. 27, a. 4)
Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

Anche io ero rimasto perplesso su queste cose come tutti credo o quasi ma qual'era la trappola in cui era caduto Lutero? quella di scagliarsi contro Roma e contro il Papa e quella di essere scismatico che è una conseguenza della superbia della mancanza d'obbedienza ecc quindi secondo me essere prudenti in questo momento è meglio proprio per evitare giudizi temerari mancanze di carità e poi si può …More
Anche io ero rimasto perplesso su queste cose come tutti credo o quasi ma qual'era la trappola in cui era caduto Lutero? quella di scagliarsi contro Roma e contro il Papa e quella di essere scismatico che è una conseguenza della superbia della mancanza d'obbedienza ecc quindi secondo me essere prudenti in questo momento è meglio proprio per evitare giudizi temerari mancanze di carità e poi si può discutere con educazione senza essere precipitosi perchè c'è una gerarchia nella chiesa ognuno ha delle responsabilità insomma.. e come diceva l'apostolo Paolo in

Efesini VI,12
"La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti."
Sia lodato Gesù Cristo
Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

Che ci posso fare io? Io prego per la chiesa per il Papa per tutti i problemi che ci sono in questo mondo che è quello che ci chiede di fare Maria a Fatima ecc se forse pregassimo un po di più tante cose non capiterebbero almeno spero
Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

Non spetta ai fedeli giudicare queste cose; senza la teoria come si apprende? Dal Catechismo:
896 Il Buon Pastore sarà il modello e la « forma » dell'ufficio pastorale del Vescovo. Cosciente delle proprie debolezze, « il Vescovo può compatire quelli che sono nell'ignoranza o nell'errore. Non rifugga dall'ascoltare i sudditi che cura come veri figli suoi. [...] I fedeli poi devono aderire al Vescovo …More
Non spetta ai fedeli giudicare queste cose; senza la teoria come si apprende? Dal Catechismo:
896 Il Buon Pastore sarà il modello e la « forma » dell'ufficio pastorale del Vescovo. Cosciente delle proprie debolezze, « il Vescovo può compatire quelli che sono nell'ignoranza o nell'errore. Non rifugga dall'ascoltare i sudditi che cura come veri figli suoi. [...] I fedeli poi devono aderire al Vescovo come la Chiesa a Gesù Cristo e come Gesù Cristo al Padre »:432
« Obbedite tutti al Vescovo, come Gesù Cristo al Padre, e al presbiterio come agli Apostoli; quanto ai diaconi, rispettateli come la Legge di Dio. Nessuno compia qualche azione riguardante la Chiesa, senza il Vescovo ».433

(433) Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Smyrnaeos, 8, 1: SC 10bis, 138 (Funk 1, 282).

906 Tra i fedeli laici coloro che ne sono capaci e che vi si preparano possono anche prestare la loro collaborazione alla formazione catechistica,447 all'insegnamento delle scienze sacre,448 ai mezzi di comunicazione sociale.449
907 « In rapporto alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità della persona ».450
(450) CIC canone 212, § 3.
Un saluto
Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

Dal diritto canonico:
Can. 749 - §1. Il Sommo Pontefice, in forza del suo ufficio, gode dell'infallibilità nel magistero quando, come Pastore e Dottore supremo di tutti i fedeli, che ha il compito di confermare i suoi fratelli nella fede, con atto definitivo proclama da tenersi una dottrina sulla fede o sui costumi.
§2. Anche il Collegio dei Vescovi gode dell'infallibilità nel magistero quando i …More
Dal diritto canonico:
Can. 749 - §1. Il Sommo Pontefice, in forza del suo ufficio, gode dell'infallibilità nel magistero quando, come Pastore e Dottore supremo di tutti i fedeli, che ha il compito di confermare i suoi fratelli nella fede, con atto definitivo proclama da tenersi una dottrina sulla fede o sui costumi.
§2. Anche il Collegio dei Vescovi gode dell'infallibilità nel magistero quando i Vescovi radunati nel Concilio Ecumenico esercitano il magistero, come dottori e giudici della fede e dei costumi, nel dichiarare per tutta la Chiesa da tenersi definitivamente una dottrina sulla fede o sui costumi; oppure quando dispersi per il mondo, conservando il legame di comunione fra di loro e con il successore di Pietro, convergono in un'unica sentenza da tenersi come definitiva nell'insegnare autenticamente insieme con il medesimo Romano Pontefice una verità che riguarda la fede o i costumi.
Lode a Dio

I contatti con gli angeli di Renato Baron, il veggente di Schio e le visioni dell'Aldilà

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Lode a Dio

Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi …

Benedetto XVI si è dimesso, hanno fatto il conclave ed hanno eletto Papa Francesco.
Lode a Dio

ULTIMISSIME: Benedetto XVI prende le distanze dal libro di Sarah

@Giosia Ma: Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna; (1Cor VII, 1) Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla. (1Cor VII, 27) ; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; (1Cor VII, 29) chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; (1Cor VII, 32) Così la donna non sposata, come la …More
@Giosia Ma: Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna; (1Cor VII, 1) Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla. (1Cor VII, 27) ; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; (1Cor VII, 29) chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; (1Cor VII, 32) Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; (1Cor VII, 34) Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni. (1Cor VII, 35) In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio. (1Cor VII, 38)