Nel Tuo Spirito dona sapienza ai nostri cuori » dona intelletto alle nostre menti » dona consiglio alle nostre incertezze » dona fortezza alle nostre debolezze » dona conoscenza ai nostri pensieri …Altro
Nel Tuo Spirito dona sapienza ai nostri cuori » dona intelletto alle nostre menti » dona consiglio alle nostre incertezze » dona fortezza alle nostre debolezze » dona conoscenza ai nostri pensieri » dona pietà alle nostre intenzioni Nel Tuo Spirito, dona timore di Dio alla nostra vita » dona fede alla nostra preghiera » dona speranza al nostro cammino » dona carità alle nostre azioni Dal "Libretto Preghiere allo Spirito Santo", Suore Domenicane dello Spirito Santo
Can. 210 - Tutti i fedeli, secondo la propria condizione, devono dedicare le proprie energie al fine di condurre una vita santa e di promuovere la crescita della Chiesa e la sua continua santificazione. …Altro
Can. 210 - Tutti i fedeli, secondo la propria condizione, devono dedicare le proprie energie al fine di condurre una vita santa e di promuovere la crescita della Chiesa e la sua continua santificazione.
2089 L'incredulità è la noncuranza della verità rivelata o il rifiuto volontario di dare ad essa il proprio assenso. « Viene detta eresia l'ostinata negazione, dopo aver ricevuto il Battesimo, di …Altro
2089 L'incredulità è la noncuranza della verità rivelata o il rifiuto volontario di dare ad essa il proprio assenso. « Viene detta eresia l'ostinata negazione, dopo aver ricevuto il Battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa; apostasia, il ripudio totale della fede cristiana; scisma, il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti ».30 (30) CIC canone 751.
Benediciamo il Signore perchè Eterna è la sua misericordia. O Dio Altissimo e Padre nostro, fiduciosi nell'infallibilità delle sante parole del tuo Figlio Gesù Cristo che ha detto: Tutto quello che …Altro
Benediciamo il Signore perchè Eterna è la sua misericordia. O Dio Altissimo e Padre nostro, fiduciosi nell'infallibilità delle sante parole del tuo Figlio Gesù Cristo che ha detto: Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete (Mt 21, 22), ecco che oggi noi Ti rivolgiamo la nostra accorata supplica: dall'angoscia, dalla tristezza e dalle ossessioni, liberaci o Signore. Dall'odio, dalla fornicazione e dall'invidia, liberaci o Signore. Dai pensieri di gelosia, di rabbia e di morte, liberaci o Signore. Da ogni tentazione contro la vita, liberaci o Signore. Da ogni forma di sessualità cattiva, liberaci o Signore. Dalla divisione in famiglia e da ogni amicizia cattiva, liberaci o Signore. Da ogni forma di maleficio, di maledizione, di fattura, di stregoneria e da qualsiasi male occulto, liberaci o Signore. O Signore che hai detto, vi lascio la pace, vi do la mia pace, per l'intercessione della beata Vergine Maria, concedici di essere liberati da ogni male e di vivere sempre …Altro
Santa Bernardetta Soubirous, Suora 18 Apparizioni : dall’11.02 al 16.07.1858 Da Lourdes a Nevers, dal Mulino di Boly a Saint-Gildard, dalla nascita, il 7 Gennaio 1844, alla morte, il …
Lode, adorazione, grandezza, gloria e benedizione a Voi, Gesù Re buono, per quell'ineffabile gaudio che risentiste quando, nella vostra Risurrezione, la vostra Umanità dal Padre ricevette la divina …Altro
Lode, adorazione, grandezza, gloria e benedizione a Voi, Gesù Re buono, per quell'ineffabile gaudio che risentiste quando, nella vostra Risurrezione, la vostra Umanità dal Padre ricevette la divina chiarezza, e a tutti gli eletti, in sé stessa e nella sua Divinità, donò la eterna glorificazione; per quell'ineffabile gaudio vi prego, o amatissimo Mediatore tra Dio e gli uomini, di conservarmi illesa, onde possa per la grazia vostra conseguire quella gloria che allora mi avete donata, e di cui prenderò possesso nel giorno del giudizio. Amen, A Voi, o mio buon Gesù, lode, adorazione, grandezza, gloria e benedizione, per quel gaudio ineffabile che risentiste nella vostra Risurrezione, quando l'inestimabile carità la quale dal seno di Padre vi aveva attirato in questo mondo ed assoggettato alle pene ed alle miserie umane, ricolmò il vostro corpo di una gioia e di una allegrezza incomparabili, come su la Croce lo aveva abbandonato a dolori intollerabili. Per questo gaudio, vi prego, o amantissimo …Altro
Un'altra volta ancora, nella medesima notte del Venerdì Santo, nell'orazione Metilde disse al Signore: “O dolcissimo mio Signore, che posso offrirvi in compenso dell'amore con cui in questa notte per …Altro
Un'altra volta ancora, nella medesima notte del Venerdì Santo, nell'orazione Metilde disse al Signore: “O dolcissimo mio Signore, che posso offrirvi in compenso dell'amore con cui in questa notte per me vi lasciaste prendere e caricare di catene?” “Donami il desiderio e la buona volontà, rispose il Signore. Ecco due cordoni di seta a mezzo dei quali dolcemente mi legherai all'anima tua, perché il cuore pieno di buona Volontà e pronto ad ogni bene, facilmente mi ritiene in sé stesso. I pensieri inutili che d'improvviso gli sopravvengono non sono colpe, a meno che accorgendosene vi si fermi volentieri e con deliberazione”. Il Signore soggiunse: “Quando mi abbandonai nelle mani degli empi, mi legarono le mani e fecero di me tutto ciò che vollero; ma non poterono legare la mia lingua. lo solo ebbi il potere d'incatenarla dimodoché non proferisse nessuna parola che non fosse necessaria. Parimenti, benché l'uomo possa parlare bene o male, ei deve regolare le proprie parole in modo che non ne …Altro
L'ALBERO DELLA CROCE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO Il giovedì della settimana Santa, cantandosi la messa Nos autem, Metilde vide in mezzo alla chiesa un albero magnifico, altissimo e così largo da …Altro
L'ALBERO DELLA CROCE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO Il giovedì della settimana Santa, cantandosi la messa Nos autem, Metilde vide in mezzo alla chiesa un albero magnifico, altissimo e così largo da coprire tutta la terra. Questo albero era cresciuto a quel modo da tre virgulti sorti assieme dal suolo e i rami ne ricadevano verso la terra formando graziosi archi. Sotto uno di questi rami si vedevano parecchi animali che si nutrivano dei frutti caduti dall'albero; significavano i peccatori e gli uomini che vivono come le bestie senza mai elevare la mente a ringraziare Colui dal quale proviene ogni bene. Sotto un altro ramo v'erano uomini che mangiavano il frutto dell'albero; e la Santa in questi riconobbe tutti i membri della Chiesa, giusti e buoni. Sul terzo ramo stavano degli uccelli che cantavano una bella melodia; e significavano le anime dei Santi i quali senza fine lodano il Signore. Le anime del purgatorio comparivano pure come ombre a figura umana, e venivano a ristorarsi coi …Altro
Il Libro della Grazia Speciale di Santa Metilde. Il mercoledì della settimana Santa, mentre si cantava la messa In nomine Domini, quella pia vergine disse al Signore: “Oh! se ne avessi il potere, o …Altro
Il Libro della Grazia Speciale di Santa Metilde. Il mercoledì della settimana Santa, mentre si cantava la messa In nomine Domini, quella pia vergine disse al Signore: “Oh! se ne avessi il potere, o mio dolcissimo e fedelissimo. Amico, come davanti a Voi umilierei, con profonda riverenza, il cielo, la terra e l'inferno con tutte le creature!”. E il Signore replicò: “Domandami ch'io compia in me stesso questo voto, perché in me è contenuta ogni creatura; e quando offerisco me stesso a Dio Padre in lode, ovvero in ringraziamento, è necessario che per me e in me io degnamente supplisca ad ogni difetto delle creature. Per altro, la mia bontà non può soffrir che rimanga inefficace il desiderio di un'anima fedele, quando essa di per sé stessa non possa effettuarlo”. (Cf. Libro I, cap. XV)
459-479_2005-3-13_Approfo-Fusco. Il Signore infatti la pone di fronte al suo dolore interiore, ben più profondo: Infatti da quel giorno, nel quale risuscitai Lazzaro, io conoscevo l’ordine deliberato …Altro
459-479_2005-3-13_Approfo-Fusco. Il Signore infatti la pone di fronte al suo dolore interiore, ben più profondo: Infatti da quel giorno, nel quale risuscitai Lazzaro, io conoscevo l’ordine deliberato dei miei tormenti nel cuore dei nemici. E allora fu rappresentato alla mia anima, unita alla divinità, l’astuzia dei traditori; allora le minacce, i flagelli e le grida degli avversari; allora i chiodi, le spine, la bevanda amara ed il peso della croce; allora la lancia che sarebbe penetrata nel mio fianco. Nella continua e certa immaginazione delle pene, davanti ai discepoli si alterava l’aspetto del mio corpo, ed essi non si accorgevano.