Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Seconda Parte (2/4)

Caro Massimo, le nostre anime non preesistono ai nostri corpi, ma sono create da Dio al momento del concepimento.
Il fatto che noi nasciamo con inclinazioni cattive non dipende dal fatto che la nostra anima sia preesistita al nostro corpo e abbia commesso un peccato personale.
Se noi nasciamo con inclinazioni cattive, ciò, secondo la nostra fede, dipende radicalmente dal peccato di Adamo ed Eva, il quale peccato si è trasmesso per generazione a tutta l'umanità.
Con il Battesimo, riceviamo la grazia di Gesù Cristo, ci viene tolta la colpa del peccato originale e possiamo accedere al paradiso.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro N.S., la cosa essenziale su questa questione è la seguente, che Papa Benedetto, pur rinunciando all'esercizio del ministero petrino, ha dichiarato di restare Papa.
Per quanto riguarda i termini di munus e ministerium, è bene metterli in relazione con questa distinzione, fatta da Papa Benedetto, per cui ritengo sia bene distinguere l'esistenza del munus e del ministerium e il loro esercizio.
La semplice esistenza si riferisce all'essere Papa, e questa è la condizione nella quale si trova il Papa emerito; l'esercizio invece si riferisce al fatto di fare il Papa, e questa è l'attività che attualmente sta svolgendo Papa Francesco.
Da qui risulta che il Papa in esercizio è uno solo, mentre il Papa emerito è a riposo.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Prima Parte (1/4)

Caro Francesco, P.Giovanni Cavalcoli è un teologo domenicano ed è a Fontanellato (Parma).
Io sono a Bologna.
Pubblico alcuni articoli e alcune risposte del mio Confratello P.Giovanni Cavalcoli.
Però lei non ha detto il suo nome e nemmeno dove vive.

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro Massimo, un papa che non interviene a reprimere una eresia, non si può considerare eretico, perchè egli stesso non la difende, e tuttavia si può e si deve considerare negligente, in quanto non compie il suo dovere pastorale di purificare la Chiesa dall'errore.
Pretendere che un papa in una situazione così difficile, come quella attuale, possa purificare la Chiesa da tutte le eresie, è chiedergli un'opera che è al di sopra delle sue forze, benchè ovviamente egli sia assistito dallo Spirito Santo.
Un discorso simile lo potremmo fare anche per due Papi Santi, come San Paolo VI e San Giovanni Paolo II.
In questo caso non possiamo accusarli di negligenza, ma dobbiamo constatare con serenità il limite delle loro forze umane.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro Francesco, tu nascondi il tuo nome e non riveli chi sei. Come ti permetti di offendere il Santo Padre? Non ti nascondere dietro un pseudonome. Abbi il coraggio delle tue idee, se le ritieni fondate. E' troppo comodo fare i cecchini.
Sr. Matilde e P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Prima Parte (1/4)

Caro "la verità", tu nascondi il tuo nome e non riveli chi sei. Come ti permetti di commentare in tal modo alcuni testi del Santo Padre? Non ti nascondere dietro un pseudonome. Abbi il coraggio delle tue idee, se le ritieni fondate. E' troppo comodo fare i cecchini.
Riguardo all'Amoris Laetitia, tieni presente che se anche la coppia ha un comportamento indubbiamente contrario alla legge morale, il Papa chiarisce che non per questo essa si trova in permanenza in stato di peccato mortale, perché ad ogni caduta può rialzarsi, chiedendo perdono a Dio.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Prima Parte (1/4)

Caro Marziale, il documento di Paolo IV non si riferisce al papa regnante, ma si riferisce ad un controllo che il collegio cardinalizio elettore deve fare su di un eventuale confratello cardinale, sul quale eventualmente confluissero i voti di maggioranza.
Il controllo che bisogna fare consiste nel vedere se in passato il candidato è caduto nell'eresia, nel qual caso non può essere eletto.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Prima Parte (1/4)

Caro Francesco, tu nascondi il tuo nome e non riveli chi sei. Come ti permetti di offendere il Santo Padre? Non ti nascondere dietro un pseudonome. Abbi il coraggio delle tue idee, se le ritieni fondate. E' troppo comodo fare i cecchini.
Sr. Matilde e P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Prima Parte (1/4)

Caro kaspita, forse ti riferisci a me? Se fosse così, ti invito a fare un buon discernimento.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro Francesco, le espressioni usate dal Papa sono effettivamente paradossali. Però tieni presente che riprendono il linguaggio paolino.
Allora, tenendo presente il contesto di San Paolo, si capisce benissimo che cosa intende dire. E' ovvio che egli non intende dire che Cristo abbia peccato o sia in combutta col diavolo, e neppure intende dire col termine kenosis, svuotò se stesso (Fil 2,7), che abbia annullato la sua divinità, perchè è una tale assurdità, che assolutamente non può essere stata pensata da San Paolo, come dimostra ampiamente in tutta la sua dottrina.
Per questo non può essere pensata dal Papa
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro Francesco, quando il Papa dice che tutto sarà salvato, non intende affatto dire che si salveranno tutti, ma, se ci fai caso, egli parla al condizionale, che è uno schema logico.
Ciò significa che il Papa suppone la formula fondamentale dell'etica cristiana, molto semplice e molto logica, e cioè che se noi siamo buoni, andiamo in paradiso, ma se siamo cattivi andiamo all'inferno.
Ora, è vero che Dio vuole tutti salvi; tuttavia è verità di fede che non tutti si salvano.
E Papa Francesco ci richiama ad un impegno quotidiano per tutta la vita.
Puoi rileggere tutto l'intervento di Papa Francesco, del 2017: vatican.va/…20171011_udienza-generale.html
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro warrengrubert, il Papa non può essere eretico, altrimenti dovremmo dire che Cristo ci ha ingannati quando ha promesso a Pietro di assisterlo nel suo ufficio di proclamare il Vangelo. Se la sente?
Se lei legge le mie pubblicazioni online da otto anni noterà che io riconosco benissimo, senza alcun rispetto umano e pagando di persona, i difetti di Papa Francesco, ma non sono così stolto come lei da inveire come un forsennato contro un uomo che Cristo ha incaricato per condurci a suo nome alla salvezza.
Calmi dunque i bollori e usi la ragione. Se lei è un cattolico, si metta una mano sulla coscienza e piuttosto che lanciare
accuse insensate a un teologo, che fa il suo dovere, pensi piuttosto al suo destino eterno.
P.Giovanni Gavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro Gaetano2, questa cosa è evidente. Tuttavia che non le passi per la testa sospettare che il Santo Padre possa avere un qualche riguardo per quell'idolo.
Semmai il Papa ci esorta ad utilizzare le divinità pagane come espressioni imperfette della divinità, espressioni che vanno purificate per esprimere la divinità, secondo le modalità proprie dei devoti di quelle divinità pagane.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Cara Kiakiar, siamo tutti d'accordo che certe espressioni del Papa si prestano all'equivoco, però dobbiamo tenere presente che i modernisti ne approffitano e fingono una devozione al Papa, perchè credono di poterlo strumentalizzare.
D'altra parte la nostra fede di cattolici ci spinge ad avere la carità di interpretare in senso buono le parole del Papa.
Seconda cosa da tenere presente, bisogna distinguere, nei discorsi del Papa, i discorsi ufficiali da quelli non ufficiali. Nei primi, per esempio le encicliche, egli parla come Successore di Pietro e quindi deve essere ascoltato o interpretato nel senso buono. Nei secondi invece, per esempio nelle interviste, il Papa parla in un modo informale esprimendo opinioni personali, che possono essere sbagliate.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro N.S.,
Rispondo alle sue obiezioni.
1. " Mai, almeno negli ultimi secoli, il modus di agire e parlare di un papa, in veste ufficiale, informale, magisteriale, dottrinale, umana, aveva destato tante perplessità, dolori, incomprensioni, confusioni, come negli ultimi otto anni".
Legga attentamente le istruzioni che do nel mio articolo per sapere come si interpretano gli insegnamenti di un Papa e come si valuta il loro grado di autorità. Fondamentale è la distinzione quando un Papa insegna in documenti ufficiali (encicliche, lettere pastorali, costituzioni apostoliche, omelie, udienze generale) e in discorsi non ufficiali (interviste, opinioni e pareri personali, discorsi improvvisati, interviste, tweet).
2."C'è sempre il "lieve dettaglio" della presenza di papa Benedetto, o papa Ratzinger come altri lo chiamano, che si veste di bianco, che si firma P.P., che interviene per sollecitare e correggere, e che conserva ancora il "Munus" petrino".
Papa Benedetto conserva il munus petrino, ma chi lo esercita è Papa Francesco.
3. "La Traditio, che lei riduce ad una sorta di "vizio" (mi passi il termine) che impedisce ai tradizionalisti di vedere più in là, è in realtà la cartina tornasole di ogni vero progresso: si legga le mirabili parole che di essa scrisse il grande Plinio Correa de Oliveira".
Il difetto dei tradizionalisti consiste nel fatto che essi non tengono conto del fatto che i Concili e i Papi sono gl'interpreti e gli attualizzatori della Tradizione e che hanno l'audacia di accusare il Concilio e i Papi del postconcilio di aver rotto con la Tradizione, cosa assolutamente falsa;
4. "nessuno mette in dubbio l'infallibilità del papa, basta solo accordarsi su chi sia".
Tutto il mondo e tutta la Chiesa sanno che il Papa regnante è Papa Francesco.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro PanMer, come ho già spiegato altrove, io pubblico articoli di P.Giovanni Cavalcoli, già pubblicati sul suo blog.
Quando ci sono domande o commenti relativi agli articoli, li faccio conoscere a P.Giovanni, il quale provvede alla risposta, che io trasmetto su questo sito di Gloria Tv, riportando naturalmente il suo nome.
Tutto chiaro?

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro Massimo, i decreti dottrinali dei Concili sono irreformabili, come è dimostrato dalla stessa storia dei concili.
Per quanto riguarda il mutamento del rito della Santa Messa, operato da San Paolo VI, si tratta di un intervento che riguarda la liturgia e non il dogma. E' chiaro che l'essenza dogmatica della Messa è immutabile, per cui è la stessa nel Vetus Ordo e nel Novus Ordo. Un cambiamento del rito non ha nulla a che vedere con un impossibile mutamento del dogma.
Quanto all'opposizione di San Paolo a San Pietro, anche qui non si trattava di una questione dogmatica, ma di un problema squisitamente pastorale, di come cioè occorreva comportarsi con i pagani in rapporto alle precedente usanze giudaiche.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Caro Francesco, tanto il magistero straordinario quanto quello ordinario richiedono da noi la fede. Solo che il primo ci chiede il più alto livello della fede, che è la fede divina e teologale, propria della virtù della fede, in quanto fede in Cristo. Invece il magistero ordinario ci chiede la cosiddetta fede ecclesiastica, che è ad un livello inferiore ed è fede nel fatto che la Chiesa è assistita dallo Spirito Santo. Per questo il Papa, sia al primo livello che al secondo, ci dice sempre la verità circa i dati della rivelazione, solo che nel primo grado ci chiede il massimo dell'assenso della fede, per cui non è lecito contestare l'autorità del magistero pontificio di secondo grado, col pretesto che non è di primo grado.
P.Giovanni Cavalcoli, OP