Matilde

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra ...

Matilde

Occorre distinguere l’omosessuale dall’omosessualità. È possibile e doveroso conciliare il rispetto per la persona dell’omosessuale e promuoverne la dignità disapprovando la sua condotta omosessuale ed anzi operando affinchè egli cessi da questa condotta.

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Che cosa è il sesso - Spunti di riflessione per una buona legge contro l’omofobia

Che cosa è il sesso
Spunti di riflessione per una buona legge contro l’omofobia

La legge non deve impedire alla Chiesa
di insegnare la sua dottrina sul sesso
Che cosa è il sesso
Spunti di riflessione per una buona legge contro l’omofobia

La legge non deve impedire alla Chiesa
di insegnare la sua dottrina sul sesso
Occorre distinguere l’omosessuale dall’omosessualità. È possibile e doveroso conciliare il rispetto per la persona dell’omosessuale e promuoverne la dignità disapprovando la sua condotta omosessuale ed anzi operando affinchè egli cessi da questa condotta.
Su questo punto esiste un’opposizione fra chi opera questa distinzione e chi non la opera. Per i genderisti disapprovare la condotta omosessuale ed operare affinchè l’omosessuale desista da tale condotta è contradditorio ed offensivo dell’omosessuale e va perseguito penalmente. Per loro il rispetto dell’omosessuale comporta anche il sostegno delle idee genderiste, per cui l’opporsi ad esse secondo il Ddl si configura …

21,1 mila
Francesco I

Le solite distinzioni moderniste-
Distinguere l'errore dall'errante
Distinguere il peccato dal peccatore
Leggete l'enciclica dell'ultimo Papa validamente canonizzato.
Pascendi Dominici Gregis (8 settembre 1907)
vatican.va

N.S.dellaGuardia

Ci sono già leggi contro le discriminazioni.
La parola omofobia non vuol dire proprio nulla.
La Chiesa non dovrebbe fare nessun dialogo con lo Stato, ma TUONARE contro la dannazione delle anime.
Ma già che da dopo il concilio non si può dire, e si passa il tempo a dialogare ottenendo "ottimi risultati": divorzio, aborto, eutanasia, procreazioni varie, contraccezione, teorie gender, ecc.
Continuiamo a dialogare che otterremo molto altro ancora...

Matilde

Il timore del Vaticano è che il Ddl dichiari illegale e quindi passibile di sanzione penale l’esercizio della "libertà di organizzazione, di pubblico esercizio di culto, di esercizio del magistero e del ministero episcopale", con particolare riferimento alla dottrina della Chiesa circa l’etica sessuale, il matrimonio, la famiglia e la condanna della sodomia.

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Sulle parole di Monsignor Paglia - In merito al Ddl Zan sull’omofobia

Sulle parole di Monsignor Paglia
In merito al Ddl Zan sull’omofobia

Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, nell’ambito della rassegna “Bepop! Senza perdere l’amore” in programma Al Parco Nemorense di Roma, rispondendo il 24 giugno scorso alla domanda del conduttore di Radio 3 Rai Pietro Del Soldà, pur criticando il Ddl Zan senza per questo opporglisi, ha affermato tra l’altro che «è un problema che riguarda solamente la Repubblica italiana. Il Concordato non c’entra nulla, quindi secondo me quella nota non andava scritta».
Ora la Segreteria di Stato ha inviato al Governo Italiano una Nota con la quale si mette in luce il fatto che il Ddl contiene elementi che contrastano col Concordato fra Vaticano e Stato Italiano del 1984. In particolare il Ddl sembra opporsi all'articolo 2, dove il comma 1 si riferisce alla Chiesa che viene rassicurata sulla "libertà di organizzazione, di pubblico esercizio di culto, di esercizio del magistero e del ministero …

51,1 mila
Elia Ocnss Rovera

"Il disegno di legge Zan è prettamente ideologico, di parte e fortemente discriminatorio e gli italiani che lo osteggiano non hanno alcuna intenzione di essere imbavagliati solo per il loro credo e la loro fede". #civico20news #eliablogger
civico20news.it/sito/articolo.php?id=41856

Matilde

È chiaro che i luterani di oggi, educati nel luteranesimo, non possono avere la colpa della separazione che ebbero Lutero con i suoi seguaci contemporanei. E ciò però non toglie che i luterani di oggi continuino a restare separati nella misura in cui accolgono gli errori di Lutero. Tuttavia, caratteristica del luteranesimo, a differenza del cattolicesimo che, grazie all’unione col Papa è unito nella pienezza della medesima verità rivelata custodita dalla Chiesa, è che la distanza dalla Chiesa Cattolica è diversa e più o meno grande a seconda che le varie correnti luterane si allontanano di più o di meno dalla dottrina cattolica e quindi dalla comunione con la Chiesa Romana.

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La scomunica di Lutero e i luterani di oggi - Seconda Parte (2/2)

La scomunica di Lutero e i luterani di oggi
Seconda Parte (2/2)

Il programma conciliare
affinchè i cristiani possano giungere dal conflitto alla comunione
Il caso di Lutero è quello al quale l’Unitatis redintegratio allude con le seguenti parole:
«Nei secoli passati sono nati nella Chiesa ampli dissensi e comunità non piccole si sono staccate dalla piena comunione con la Chiesa cattolica, talora non senza colpa di uomini d’entrambe le parti. Quelli che poi ora nascono e sono istruiti nella fede di Cristo in tali comunità non possono essere accusati del peccato di separazione e la Chiesa cattolica li abbraccia con fraterno rispetto e amore. Quelli infatti che credono in Cristo e hanno ricevuto debitamente il battesimo sono costituiti in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa cattolica» (n.3).
È chiaro che i luterani di oggi, educati nel luteranesimo, non possono avere la colpa della separazione che ebbero Lutero con i suoi seguaci contemporanei. E ciò però non toglie …

158
Matilde

Come è noto, il 3 gennaio 1521 Papa Leone X con la bolla «Decet Romanum Pontificem» scomunicò Lutero e i suoi seguaci accusandoli di ostinata disobbedienza al Papa, di essere volontariamente caduti nell’eresia e di allontanare slealmente i cattolici dalla retta fede.
Il tono della scomunica è severissimo; inizia col sottolineare il dovere del Papa di denunciare e punire gli eretici e coloro che creano divisioni nella Chiesa; si nota un Papa fortemente sdegnato, che ripete più volte la medesima accusa di eresia; afferma di aver dato a Lutero il tempo di pentirsi e di ritrattarsi, ma che purtroppo egli invece di ravvedersi, ha fatto peggio.

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La scomunica di Lutero e i luterani di oggi - Prima Parte (1/2)

La scomunica di Lutero e i luterani di oggi
Prima Parte (1/2)

Va bene la scomunica, ma non poteva esser fatta in altro modo?
La scomunica di Lutero e i luterani di oggi
Prima Parte (1/2)

Va bene la scomunica, ma non poteva esser fatta in altro modo?
Come è noto, il 3 gennaio 1521 Papa Leone X con la bolla «Decet Romanum Pontificem» scomunicò Lutero e i suoi seguaci accusandoli di ostinata disobbedienza al Papa, di essere volontariamente caduti nell’eresia e di allontanare slealmente i cattolici dalla retta fede.
Il tono della scomunica è severissimo; inizia col sottolineare il dovere del Papa di denunciare e punire gli eretici e coloro che creano divisioni nella Chiesa; si nota un Papa fortemente sdegnato, che ripete più volte la medesima accusa di eresia; afferma di aver dato a Lutero il tempo di pentirsi e di ritrattarsi, ma che purtroppo egli invece di ravvedersi, ha fatto peggio.
Continua a leggere:
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Immagine …

211,1 mila
N.S.dellaGuardia

Simulazione di "dialogo ecumenico":
Un Cattolico: " Questa settimana ho fatto due ore di adorazione eucaristica, mi sono confessato ed ho recitato uno o due rosari al giorno".
Un Luterano: "io no".
Fine del dialogo.

Matilde

Considerando gli enti di questo mondo, ci accorgiamo che hanno l’essere per partecipazione. Dunque essi dipendono da un ente che è l’essere per essenza. È lo stesso essere per sé sussistente. Essi non hanno l’essere da sé, ma da altro, da un ente che ha l’essere da sé. Sono tratti da Dio dal non-essere all’essere. Sono creati.
Una volta scoperta l’esistenza di questo ente, che tutti chiamiamo «Dio», ci chiediamo qual è la sua essenza, chi è Dio. Quali sono i caratteri, le proprietà e le prerogative della sua essenza, che la rendono irripetibile, distinguibile dal mondo e da tutti gli altri enti, riconoscibile ed inconfondibile.
In base a tutti questi dati possiamo dire di poter conoscere Dio, di poter farci un concetto di Lui, che rappresenta assai imperfettamente l’essenza divina, perché questa è misteriosa ed infinita, mentre la nostra capacità di comprensione è finita.

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La questione della teologia negativa - Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione - Terza Parte (3/3)

La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione
Terza Parte (3/3)

È possibile definire l’essenza di Dio?
Considerando gli enti di questo mondo, ci accorgiamo che hanno l’essere per partecipazione. Dunque essi dipendono da un ente che è l’essere per essenza. È lo stesso essere per sé sussistente. Essi non hanno l’essere da sé, ma da altro, da un ente che ha l’essere da sé. Sono tratti da Dio dal non-essere all’essere. Sono creati.
Una volta scoperta l’esistenza di questo ente, che tutti chiamiamo «Dio», ci chiediamo qual è la sua essenza, chi è Dio. Quali sono i caratteri, le proprietà e le prerogative della sua essenza, che la rendono irripetibile, distinguibile dal mondo e da tutti gli altri enti, riconoscibile ed inconfondibile.
In base a tutti questi dati possiamo dire di poter conoscere Dio, di poter farci un concetto di Lui, che rappresenta assai imperfettamente l’essenza divina, perché questa è misteriosa ed …

509
Matilde

Oggi spesso c’è chi non parla mai di Dio e c’è chi ne parla a ruota libera o in modo sbagliato o ingannevole, senza adeguata preparazione, per pura abitudine, senza prudenza, senza convinzione, senza discrezione, per convenienza, per vendere libri, per apparire un genio o un profeta, per puro dovere d’ufficio, per giustificare la licenza morale, per sollecitare la superbia o le passioni, per incitare all’odio, per creare divisioni, per bloccare il progresso, per sovvertire il buon costume e l’ordine sociale, per far perdere la fede e il senso del sacro. Sembra incredibile, ma è così. A tanto arrivano le astuzie del demonio e le risorse della doppiezza e dell’ipocrisia. Servirsi del teismo e magari della mistica per diffondere l’ateismo e l’immoralità.
L’uso della parola «Dio» è molto delicato. Questo uso è spontaneo nell’anima onesta e religiosa. Ma dev’essere anche imparato e praticato con discrezione, intelligenza, prudenza, saggezza, retta intenzione. In molte circostanze …Altro

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La questione della teologia negativa - Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione - Seconda Parte (2/3)

La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione
Seconda Parte (2/3)

Come parlare di Dio
La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione
Seconda Parte (2/3)

Come parlare di Dio
La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione
Seconda Parte (2/3)

Come parlare di Dio
La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione
Seconda Parte (2/3)

Come parlare di Dio
La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione
Seconda Parte (2/3)

Come parlare di Dio
La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la presunzione
Seconda Parte (2/3)

Come parlare di Dio
La questione della teologia negativa
Non si tratta di abdicare all’intelligenza, ma di evitare la …

2688
Matilde

Caro Kaspita, P.Giovanni Cavalcoli, autore dell'articolo, chiede a che cosa si riferisce. Diversamente non posso tenere conto di quello che lei dice.

kaspita

Sempre vero ciò: non guardare la pagliuzza nell'occhio del prossimo se prima non togli la trave che è nel tuo

Matilde

Oggi siamo invasi da una folla di maestri, che dobbiamo sopportare e dai quali dobbiamo guardarci, i quali con grande prosopopea e dogmatica sicumera, vantando titoli accademici e centinaia di pubblicazioni, ignari del Magistero della Chiesa, sbandierati dai mass-media del potere dominante, ci assicurano con tono cattedratico e senza possibilità di replica, che cosa di Dio dobbiamo affermare e che cosa dobbiamo negare, per sapere qual è il «Dio biblico» e il «Dio di Gesù Cristo» e salvarci dal «Dio astratto della metafisica», dal Dio del «dualismo greco», dal Dio precristiano, corrucciato castigatore dell’Antico Testamento e del paganesimo.

1755
Francesco I

E, come se ciò non bastasse, abbiamo un "vescovo di Roma" che, quotidianamente pronuncia eteroclite proposizioni:
1) L'ultima "catechesi" farlocca di Bergoglio: "Arrabbiarsi con Dio fa bene" Video
2) Magistero della Chiesa sul suicidio di Giuda Iscariota e le farneticaz…
3) Ricevere una telefonata da Bergoglio, per sentirsi augurare l’Inferno…(audio e video)
4) Francesco insulta i pipistrelli… Critiche
Ecco , infine un ragionamento che dimostra tutta la profonda capacità di pensiero del Pampèro:

Matilde

La ripugnanza nei confronti del sesso, considerato come fattore di turbamento della pace dello spirito si riscontra sin dai primi secoli nel monachesimo cristiano a causa di una lettura rigorista dei testi ascetici del Nuovo Testamento, dove troviamo la messa in guardia contra la «concupiscenza» (I Gv 2,16; Rm 7,7) e i «desideri della carne» (Rm 13,14; Gal 5,13; II Pt 2,10).

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Sessolatria e sessofobia - Quarta Parte (4/4)

Sessolatria e sessofobia
Quarta Parte (4/4)

La sessofobia è un fraintendimento della superiorità
dello spirito sul sesso. Essa riduce l’uomo a puro spirito
Sessolatria e sessofobia
Quarta Parte (4/4)

La sessofobia è un fraintendimento della superiorità
dello spirito sul sesso. Essa riduce l’uomo a puro spirito
La ripugnanza nei confronti del sesso, considerato come fattore di turbamento della pace dello spirito si riscontra sin dai primi secoli nel monachesimo cristiano a causa di una lettura rigorista dei testi ascetici del Nuovo Testamento, dove troviamo la messa in guardia contra la «concupiscenza» (I Gv 2,16; Rm 7,7) e i «desideri della carne» (Rm 13,14; Gal 5,13; II Pt 2,10).
I primi cristiani intendevano con questo rigorismo interpretare la più esigente spiritualità neotestamentaria che si muoveva sotto l’impulso dello Spirito Santo, in opposizione alla spiritualità vetero-testamentaria giudicata permissiva per l’esistenza del divorzio e della poligamia e troppo legata alla …

1667
warrengrubert

Premetto di non aver letto gli articoli... ma vorrei ricordare che in tutte le religioni si mette in guardia le anime dai lacci del sesso... solo nel cattolicesimo ci si vergogna di aver dato in passato questi consigli ascetici.

Matilde

Sigmund Freud fu uno psichiatra, che come tale ha il compito di guarire le malattie mentali: psychè=anima, iatreia=cura, e quindi di operare sul piano psichico della persona, pur coinvolgendo la sua volontà, giacchè non può il medico curare il paziente se il paziente non collabora. Però lo psicologo non ha il compito di guarire le deviazioni della volontà, ossia di togliere i peccati; questo è compito del sacerdote; ma ha quello di liberare la volontà del paziente da disturbi psichici, che ostacolano il retto cammino della volontà.

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Sessolatria e sessofobia - Terza Parte (3/4)

Sessolatria e sessofobia
Terza Parte (3/4)

L’io libidico di Sessolatria e sessofobia
Terza Parte (3/4)

L’io libidico di Sessolatria e sessofobia
Terza Parte (3/4)

L’io libidico di Sessolatria e sessofobia
Terza Parte (3/4)

L’io libidico di Sigmund Freud
Sigmund Freud
Sigmund Freud
Sigmund Freud
Sigmund Freud fu uno psichiatra, che come tale ha il compito di guarire le malattie mentali: psychè=anima, iatreia=cura, e quindi di operare sul piano psichico della persona, pur coinvolgendo la sua volontà, giacchè non può il medico curare il paziente se il paziente non collabora. Però lo psicologo non ha il compito di guarire le deviazioni della volontà, ossia di togliere i peccati; questo è compito del sacerdote; ma ha quello di liberare la volontà del paziente da disturbi psichici, che ostacolano il retto cammino della volontà.
Per capire il pensiero di Freud è molto importante il concetto di «sublimazione». Esso suppone un’ontologia materialistica nella quale l’assoluto non sta …

474
Matilde

La riconciliazione dello spirito col sesso dev’essere operata da una duplice attività morale: da un’opera educativa tesa ad istruire la coscienza e a rettificare la volontà circa l’ideale cristiano della temperanza sessuale, che trova la sua più alta realizzazione nel matrimonio e la pratica del voto di castità, che è il modo col quale nella vita religiosa è vissuta la dimensione della sessualità; e da una pratica ascetica, che ha lo scopo di vincere la concupiscenza col soccorso dei mezzi della grazia, così da mortificare l’uomo vecchio (cf Rm 6,6) e da far crescere gradualmente l’uomo nuovo (Ef 4,24).

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Sessolatria e sessofobia - Seconda Parte (2/4)

Sessolatria e sessofobia
Seconda Parte (2/4)

Il matrimonio
In ogni caso, dopo il peccato originale resta il dovere della riproduzione della specie per sostituire gli individui che vengono meno a causa della morte. Ma prima di Cristo le anime, che sono immortali, al momento della morte, sono da Dio trasferite in un luogo umbratile provvisorio extraterreno, che la Bibbia chiama sceòl, e che traduciamo con «inferi».
La riconciliazione dello spirito col sesso dev’essere operata da una duplice attività morale: da un’opera educativa tesa ad istruire la coscienza e a rettificare la volontà circa l’ideale cristiano della temperanza sessuale, che trova la sua più alta realizzazione nel matrimonio e la pratica del voto di castità, che è il modo col quale nella vita religiosa è vissuta la dimensione della sessualità; e da una pratica ascetica, che ha lo scopo di vincere la concupiscenza col soccorso dei mezzi della grazia, così da mortificare l’uomo vecchio (cf Rm 6,6) e da far crescere …

625
Matilde

Gli spiritualisti fanno capo al paradigma spiritualistico dualistico e sessuofobo di Platone e di Origene; i materialisti simpatizzano per l’animalismo edonista sessolatra di Epicuro e di Freud. Per gli uni e per gli altri la resurrezione del sesso è impensabile. Per i primi, perché il sesso è visto come un carcere dal quale occorre liberarsi. Per i secondi, al momento della morte muore tutto l’uomo e chi si è visto si è visto. Il sesso è un dio mortale.

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Sessolatria e sessofobia - Prima Parte (1/4)

Sessolatria e sessofobia
Prima Parte (1/4)

Una polarizzazione nefasta, che occorre risolvere al più presto
Il peccato originale ha causato nell’istinto sessuale i due vizi opposti della concupiscenza e della frigidità: in alcuni soggetti l’attrattiva sessuale è troppo forte, sicchè peccano per eccesso. In altri è troppo debole, sicchè peccano per difetto. Per alcuni il sesso è una divinità da adorare, uno scopo della loro vita. Ad altri il sesso ripugna e vorrebbero sbarazzarsene.
Questi ultimi avvertono in modo orgoglioso il valore dello spirito e a loro ripugna essere uniti al sesso. Vedono in esso lo stimolo al peccato e l’origine prima del peccato. I primi, invece, insensibili o freddi al valore dello spirito, provano fastidio per le cose dello spirito e fanno girare la loro vita attorno al sesso.
Gli spiritualisti fanno capo al paradigma spiritualistico dualistico e sessuofobo di Platone e di Origene; i materialisti simpatizzano per l’animalismo edonista sessolatra di Epicuro …

578
Matilde

Per Von Balthasar tutti sono giusti e peccatori. Per questo, Dio perdona e castiga simultaneamente tutte le creature spirituali, angeli e uomini. Tutti sono ad un tempo beati e dannati, beati perché sono in Dio, dannati perché hanno peccato. Non c’è separazione fra beati e dannati. Questo avviene perché Dio stesso è ad un tempo per tutte le creature paradiso e inferno.

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Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio? La dinamica del cristianesimo - Quarta Parte (4/4)

Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Quarta Parte (4/4)

Cristo all’inferno.
Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Quarta Parte (4/4)

Cristo all’inferno.
Per Von Balthasar tutti sono giusti e peccatori. Per questo, Dio perdona e castiga simultaneamente tutte le creature spirituali, angeli e uomini. Tutti sono ad un tempo beati e dannati, beati perché sono in Dio, dannati perché hanno peccato. Non c’è separazione fra beati e dannati. Questo avviene perché Dio stesso è ad un tempo per tutte le creature paradiso e inferno.
Continua a leggere:
padrecavalcoli.blogspot.com/p/che-rapporto-intercorre-fra-lo-spirito_3.html
L’errore metafisico fondamentale di Von Balthasar, a prescindere dai suoi meriti di teologo e di maestro di spiritualità, è il porre il bene e il male nell’Assoluto. Ciò comporta la negazione dell’esistenza di una Bontà assoluta e dell’opposizione assoluta fra bene e …

111,4 mila
Luca Santoro

non so si parla che "a prescindere dai suoi meriti di teologo e di maestro di spiritualità" ... Ma se questi sono i sui pensieri, dove sta la sua maestria in spiritualità? Mi sembra invece una mente completamente confusa, che rifiuta la semplice Verità di Cristo in Croce, e che cerca risposte razionali a qualcosa che di razionale ha solo (e forse) il legno della croce. Tutto è avvenuto ad infiniti livelli spirituali, le cui Verità vengono mostrate gradatamente solo a chi si immerge nel mistero di Gesù, della Sua vita e della Sua crocifissione. Insomma non capisco perchè perdere tempo con l'analizzare una persona devastata spiritualmente e concettualmente con quasi stessa profondità, se ciò fosse possibile...

Marziale

Ottima critica del pensiero balthasariano.

Matilde

Hegel vede nell’Assoluto di Schelling l’unità nell’opposizione di oggettivo e soggettivo, di origine fichtiana («io-non-io»), che, tradotto nei termini del volere, è l’opposizione böhmiana del bene e del male. Dio, che può essere come non essere, fare il bene come il male, ha voluto essere ed essere buono, ma conserva in sè il non-essere e il male.

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Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio? La dinamica del cristianesimo - Terza Parte (3/4)

Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Terza Parte (3/4)

Dio ha liberamente voluto essere piuttosto che non essere.
Il volontarismo di Schelling
Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Terza Parte (3/4)

Dio ha liberamente voluto essere piuttosto che non essere.
Il volontarismo di Schelling
Hegel vede nell’Assoluto di Schelling l’unità nell’opposizione di oggettivo e soggettivo, di origine fichtiana («io-non-io»), che, tradotto nei termini del volere, è l’opposizione böhmiana del bene e del male. Dio, che può essere come non essere, fare il bene come il male, ha voluto essere ed essere buono, ma conserva in sè il non-essere e il male.
L’appunto che Hegel fa a Schelling, come è noto, è quello di non precisare concettualmente nell’essenza divina la sintesi delle differenze, come invece ritiene di aver fatto Hegel nella sua Logica determinando il concetto razionale dell’Assoluto come …

3684
Matilde

Caro Francesco, non si possono isolare da tutto un contesto poche frasi e dire che questo è il magistero, addirittura con la M maiuscola.

Francesco Federico

Ecco il Magistero di Sua Santità il Papa Francesco al riguardo:

Matilde

Lutero credette erroneamente che lo Spirito Santo operi una riconciliazione di Dio con l’uomo nel senso di una conciliazione della grazia col peccato. Ma questo è un grave errore, che offende la giustizia e la bontà divina e non fa che confermare l’uomo nel peccato, perché alla fine, come intuirono prima Böhme e poi Hegel, ciò finisce per condurre alla conciliazione in Dio del bene col male.

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Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio? La dinamica del cristianesimo - Seconda Parte (2/4)

Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Seconda Parte (2/4)

Lo Spirito Santo conciliatore della grazia col peccato in Lutero
Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Seconda Parte (2/4)

Lo Spirito Santo conciliatore della grazia col peccato in Lutero
Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Seconda Parte (2/4)

Lo Spirito Santo conciliatore della grazia col peccato in Lutero
Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Seconda Parte (2/4)

Lo Spirito Santo conciliatore della grazia col peccato in Lutero
Lutero credette erroneamente che lo Spirito Santo operi una riconciliazione di Dio con l’uomo nel senso di una conciliazione della grazia col peccato. Ma questo è un grave errore, che offende la giustizia e la bontà divina e non fa che confermare l’uomo nel peccato, perché alla fine, come intuirono …

697
Matilde

Che rapporto c’è fra la buona volontà di una persona e la cattiva volontà dell’altra? Che rapporto c’è tra la Persona dello Spirito Santo, che è Spirito di verità, di amore, di vita e di santità, con lo spirito della menzogna, dell’odio, della malvagità e dell’omicidio? Qual è l’azione dello Spirito nei confronti di Satana? E qual è l’azione di Satana nei confronti dello Spirito? Esiste un dialogo?

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Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio? La dinamica del cristianesimo - Prima Parte (1/4)

Che rapporto intercorre fra lo Spirito Santo e il demonio?
La dinamica del cristianesimo
Prima Parte (1/4)

Il Figlio sarà sottomesso a Colui
che gli ha sottomesso ogni cosa,
perché Dio sia tutto in tutti
I Cor 15,28
Dio ci ha fatto conoscere il disegno
di ricapitolare in Cristo tutte le cose,
quelle del cielo come quelle della terra.
Ef 1,10
Egli lo ha esaltato perché
nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra
Fil 2.10
Domande di fondo
Che rapporto c’è fra la buona volontà di una persona e la cattiva volontà dell’altra? Che rapporto c’è tra la Persona dello Spirito Santo, che è Spirito di verità, di amore, di vita e di santità, con lo spirito della menzogna, dell’odio, della malvagità e dell’omicidio? Qual è l’azione dello Spirito nei confronti di Satana? E qual è l’azione di Satana nei confronti dello Spirito? Esiste un dialogo?
Qual è stata la parte dello Spirito Santo e quella del demonio nell’opera della Redenzione? Qual è la parte …

416
Matilde

La Civiltà Cattolica n.4029 del 5 maggio 2018 pubblicò un articolo del direttore Padre Antonio Spadaro dal titolo «La dottrina della tribolazione», che cita una lettera ai Confratelli del 1987 dell’allora Provinciale Padre Bergoglio, di commento ad alcune lettere di Prepositi della Compagnia coinvolti nella drammatica vicenda della soppressione e successiva ricostituzione della Compagnia fra i secc. XVIII e XIX.
L’articolo è molto interessante, perché ci mostra il grande mutamento storico della Compagnia dal sec. XVIII ad oggi. Allora i Gesuiti erano veramente un ostacolo all'ascesa dell'illuminismo e della massoneria, che portò alla Rivoluzione Francese, per cui erano i sovrani infetti da queste ideologie che volevano la soppressione della Compagnia.

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Dalla tribolazione alla sovversione

Dalla tribolazione alla sovversione
Nel sec.XVIII la compagnia di Gesù fu soppressa dietro alle pressioni della massoneria. Oggi ha rischiato di essere soppressa a causa delle infiltrazioni massoniche.

La Civiltà Cattolica n.4029 del 5 maggio 2018 pubblicò un articolo del direttore Padre Antonio Spadaro dal titolo «La dottrina della tribolazione», che cita una lettera ai Confratelli del 1987 dell’allora Provinciale Padre Bergoglio, di commento ad alcune lettere di Prepositi della Compagnia coinvolti nella drammatica vicenda della soppressione e successiva ricostituzione della Compagnia fra i secc. XVIII e XIX.
L’articolo è molto interessante, perché ci mostra il grande mutamento storico della Compagnia dal sec. XVIII ad oggi. Allora i Gesuiti erano veramente un ostacolo all'ascesa dell'illuminismo e della massoneria, che portò alla Rivoluzione Francese, per cui erano i sovrani infetti da queste ideologie che volevano la soppressione della Compagnia.
Continua a leggere:
padrecavalco…

220
Matilde

Per capire le radici filosofiche degli insegnamenti di Papa Francesco
La Civiltà Cattolica del 3/17 aprile scorso ha pubblicato un breve manoscritto di Jorge Mario Bergoglio del 1987-88, dal titolo «Interpretare la realtà» (pp.3-12). Si tratta di una breve raccolta di pensieri sul valore della metafisica, sul suo metodo e sul rapporto dell’intelletto con la verità e con la realtà.

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Padre Bergoglio ci parla di metafisica - Prima Parte (1/4)

Padre Bergoglio ci parla di metafisica
Prima Parte (1/4)

Da sempre e per sempre tu sei, o Dio
Sal 89,2
Prima che Abramo fosse, Io Sono
Gv 8,59
Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene
Ap 4,8
Per capire le radici filosofiche degli insegnamenti di Papa Francesco
La Civiltà Cattolica del 3/17 aprile scorso ha pubblicato un breve manoscritto di Jorge Mario Bergoglio del 1987-88, dal titolo «Interpretare la realtà» (pp.3-12). Si tratta di una breve raccolta di pensieri sul valore della metafisica, sul suo metodo e sul rapporto dell’intelletto con la verità e con la realtà.
Bergoglio vede la metafisica come scienza dell’essere e «consonanza a ciò che è» o con la «realtà dell’essere» o «esse ontologico». Si tratta di alcuni appunti o note personali redatti in occasione della sua preparazione alla tesi di dottorato, che Bergoglio non portò mai a termine, sul pensiero di Romano Guardini.
Si tratta semplicemente di una serie di appunti per lo più …

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Matilde

Il Papa può essere Papa senza essere Vescovo di Roma?
Seconda Parte (2/2)

Vicario di Cristo
Quello dunque che in sostanza Lutero negava del Papato era la sua infallibilità nell’insegnarci ed interpretarci la Parola di Cristo. Per questo e in questo senso egli negò che il Papa sia il Vicario di Cristo, subendo in ciò la condanna di Leone X nella Bolla Exsurge Domine del 1521 (Denz.1475).

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Il Papa può essere Papa senza essere Vescovo di Roma? Seconda Parte (2/2)

Il Papa può essere Papa senza essere Vescovo di Roma?
Seconda Parte (2/2)

Vicario di Cristo
Quello dunque che in sostanza Lutero negava del Papato era la sua infallibilità nell’insegnarci ed interpretarci la Parola di Cristo. Per questo e in questo senso egli negò che il Papa sia il Vicario di Cristo, subendo in ciò la condanna di Leone X nella Bolla Exsurge Domine del 1521 (Denz.1475).
Per questo, secondo Lutero, non è stato sempre falso quello che i Papi hanno insegnato, e tuttavia hanno commesso anche degli errori, che il cristiano, alla luce del Vangelo ed ispirato dalla Spirito Santo, può denunciare e correggere. E Lutero con la sua critica dottrinale a Leone X, si riteneva appunto il cristiano, che, illuminato dallo Spirito Santo e fedele alla Scrittura, denuncia nel Papa una dottrina erronea. Qualcosa del genere lo fanno oggi certi cattolici, i quali accusano Papa Francesco di eresia, perché, a loro dire, avrebbe tradito la «tradizione» e sarebbe complice del modernismo.

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Matilde

Il Papa può essere Papa senza essere Vescovo di Roma?
Prima Parte (1/2)

Una questione occasionata da Papa Francesco
Sappiamo come Papa Francesco tiene a definirsi come Vescovo di Roma e Pastore universale della Chiesa, mentre non parla mai del suo essere Successore di Pietro e Vicario di Cristo. Quest’uso dell’attuale Pontefice ben si accorda con la fede degli scismatici orientali, i quali, se respingono la soggezione al Papa, tuttavia non hanno difficoltà a riconoscerlo come Vescovo di Roma o, come essi dicono, «Papa di Roma».

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Il Papa può essere Papa senza essere Vescovo di Roma? - Prima Parte (1/2)

Il Papa può essere Papa senza essere Vescovo di Roma?
Prima Parte (1/2)

Una questione occasionata da Papa Francesco
Sappiamo come Papa Francesco tiene a definirsi come Vescovo di Roma e Pastore universale della Chiesa, mentre non parla mai del suo essere Successore di Pietro e Vicario di Cristo. Quest’uso dell’attuale Pontefice ben si accorda con la fede degli scismatici orientali, i quali, se respingono la soggezione al Papa, tuttavia non hanno difficoltà a riconoscerlo come Vescovo di Roma o, come essi dicono, «Papa di Roma».
Ritengo inoltre che Papa Francesco, con l’uso di questo titolo, intenda ribadire implicitamente il dogma secondo il quale il Papa è il Vescovo di Roma. Da tempo i Papi non insistevano nel presentarsi in questo modo. Ciò secondo me ha insinuato in alcuni il dubbio su questo dogma. Per questo, ho ritenuto bene ricordare le fonti di questo dogma cogliendo l’occasione per sostenere che nel titolo di Vescovo di Roma sono già implicite tutte le prerogative del …

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Matilde

Caro N.S., la cosa impossibile è che ci siano due Papi in esercizio. Ma questo non potrà mai succedere. Quando Papa Benedetto ha parlato di un solo Papa, intendeva un solo Papa in esercizio, ed è Papa Francesco.

Matilde

Caro N.S., il Papa può essere Papa, senza esercitare il munus petrino. Questo è il caso di Papa Benedetto XVI, per cui il Papa in esercizio è uno solo: Papa Francesco.