Giuseppina Bakhita, la schiava divenuta Santa, salvata dalle leggi antischiavismo italiane

La retorica è il peggior nemico della ragione perché porta gli individui esclusivamente all’anestesia critica, e l’anestesia critica è sovente acerrima nemica della verità, anche e soprattutto in …Altro
La retorica è il peggior nemico della ragione perché porta gli individui esclusivamente all’anestesia critica, e l’anestesia critica è sovente acerrima nemica della verità, anche e soprattutto in ambito storico.
Un popolo senza memoria storica diventa un popolo senza passato, ma essendo questo necessario per lo sviluppo delle società e delle nazioni, non ci si può permettere di lasciarlo riscrivere a piacimento dei soliti noti e della solita ed ormai monotona narrativa imperante.
La storia in questione è tra le più significative del passato nazionale, e possiamo assolutamente essere certi che sia abbastanza scomoda anche perché troppo documentata per essere smentita.
Una storia unica quella di Santa Giuseppina Bakhita, che inizia con la sua nascita presumibilmente nel 1869 in uno sconosciuto villaggio del Darfur, estrema regione del Sudan occidentale.
Le notizie riguardo il luogo preciso del villaggio sono ignote, perché la piccola Giuseppina all’età di soli sette anni fu rapita da due …Altro
Valeva
Che bello poter leggere ogni tanto storie del genere. Di questi tempi, poi....
Francesco I condivide questo
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La schiava liberata dall'Italia Fascista che divenne una Santa!