Dal canale telegram del prof. Matteo D'Amico
Matteo D'Amico
IL PRUNO MIRACOLOSO DI BRA’, SEGNO ANCHE DI COME IL CIELO APPROVA I DOGMI MARIANI
Uno straordinario miracolo accadde a Brà (in provincia di Cuneo) il 29 dicembre 1336, quando una giovane sposa, Egidia Mathis, prossima al parto, fu insidiata da due soldati mercenari intenzionati a usarle violenza. La giovane si gettò in preghiera stringendosi a un pilone votivo, contenente una nicchia con un quadro di Maria Vergine dove era solita fermarsi a pregare: improvvisamente una grande luce abbagliante mise in fuga i due uomini. Egidia vede accanto a sé una magnifica signora e si accorge che intorno a lei tutti i pruni selvatici sono fioriti. Per lo spavento partorisce sul posto e, mentre è preoccupata per il freddo da cui non sa come proteggere il bambino, riappare la bella signora che le porge delle fasce in cui avvolgerlo. Dal 1337 ogni anno si ha in questo luogo il rinnovarsi del fatto miracoloso, ovvero la fioritura invernale (in genere fra novembre e dicembre), con qualunque temperatura, del pruneto. Questa fioritura invernale, che già in sé è biologicamente unica e inspiegabile, è accompagnata da una seconda anomalia: non è seguita dalla produzione di alcun frutto. Ogni anno, poi, nella tarda primavera-estate si ha una seconda fioritura, quella biologicamente ordinaria. Interessante osservare che viene tramandato come la fioritura miracolosa non ci sia stata l’anno della morte di Pio IX, nel 1914 e nel 1939 (anni dell’inizio della Prima e della Seconda Guerra Mondiale). Oggi sul luogo del miracolo sorge il Santuario della Madonna dei Fiori. Va anche notato un miracolo nel miracolo: nel 1950, l’anno in cui fu proclamato il dogma dell’Assunzione in cielo di Maria Santissima in anima e corpo, la fioritura durò un anno intero ininterrottamente (con una fioritura nuova ogni mese).
(Matteo D’Amico)

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