
In Paradiso si possiede il Lumen gloriæ per poter contemplare Dio faccia a faccia e non più «come in uno specchio, in maniera confusa» (1Cor 13,12), secondo le parole di san Paolo. In Paradiso avremo sempre la visione e la compagnia amorosissima di Gesù con la Madonna e san Giuseppe. Gesù, con la nostra natura umana, è alla destra del Padre, Maria, con la Maternità divina, è alla destra del Figlio, san Giuseppe, con la sua Paternità verginale, è sul trono più alto fra tutti i santi.
Nel Paradiso le nostre anime sono glorificate nello splendore della grazia divina, con il dono della perfetta conoscenza dell’Increato e del creato, di Dio e del cosmo con le loro meraviglie senza numero; e i loro corpi spiritualizzati sono dotati di agilità, per spostarsi con la velocità del pensiero, di sottigliezza, per attraversare ogni cosa senza ostacoli (come il corpo di Gesù Risorto entrò nel Cenacolo a porte chiuse), di splendore che li renderà più trasparenti del cristallo e più fulgidi dell’oro.
Le testimonianze e gli insegnamenti letti in questa catechesi sono tratti dal libro di Padre Stefano Maria Manelli (Fondatore dei Francescani dell'Immacolata): I Novissimi. Meditazioni per ogni giorno del mese di novembre, Casa Mariana Editrice, Frigento 2016.