Francesco I
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Bergoglio revoca il decalogo !

Papa Francesco: i comandamenti non sono assoluti

La loro funzione limitata nel tempo conducono all’incontro con Gesù Cristo «che ci giustifica gratuitamente»

CITTÀ DEL VATICANO. «Come vivo io? Nella paura che se non faccio questo andrò all’inferno? O vivo anche con quella speranza, con quella gioia della gratuità della salvezza in Gesù Cristo?»: con questo interrogativo papa Francesco ha esemplificato il ruolo dei dieci comandamenti, che vanno osservati ma non sono «assoluti», perché la loro «funzione limitata nel tempo», è legata «alla maturazione delle persone e alla loro scelta di libertà» che culmina nell’incontro con Gesù «che ci giustifica gratuitamente».
Jorge Mario Bergoglio ha presieduto l’udienza generale in aula Paolo VI, proseguendo un ciclo di catechesi dedicato all’attualità della lettera di San Paolo ai Galati. Se le scorse settimane si era concentrato su coloro che criticavano l’apostolo delle genti – i missionari che lo accusavano di essere «poco ortodosso nei confronti della tradizione», i predicatori «fondamentalisti» – oggi Francesco si è concentrato sulla legge mosaica: i cristiani «non stanno sotto il vincolo della Legge, ma sono chiamati allo stile di vita impegnativo nella libertà del Vangelo».
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La relazione tra la Legge e il peccato, ha spiegato il Papa, «verrà esposta in maniera più sistematica dall’Apostolo nella sua Lettera ai Romani, scritta pochi anni dopo quella ai Galati. In sintesi, la Legge porta a definire la trasgressione e a rendere le persone consapevoli del proprio peccato: “Hai fatto questo, pertanto la Legge – i Dieci Comandamenti – dice questo: tu sei in peccato”. Anzi, come insegna l’esperienza comune, il precetto finisce per stimolare la trasgressione».
Nella lettera ai Galati, San Paolo sottolinea il ruolo pedagogico della legge: «Nel sistema scolastico dell’antichità – ha puntualizzato – il pedagogo non aveva la funzione che oggi noi gli attribuiamo, vale a dire quella di sostenere l’educazione di un ragazzo o di una ragazza. All’epoca, si trattava invece di uno schiavo che aveva l’incarico di accompagnare dal maestro il figlio del padrone e poi riportarlo a casa. Doveva così proteggerlo dai pericoli, sorvegliarlo perché non assumesse comportamenti scorretti. La sua funzione era piuttosto disciplinare. Quando il ragazzo diventava adulto, il pedagogo cessava dalle sue funzioni».
Vaticano, papa Francesco interrompe l'udienza generale per parlare al telefono
E dunque la Legge «certamente aveva avuto delle funzioni restrittive, ma nello stesso tempo aveva protetto il popolo, lo aveva educato, disciplinato e sostenuto nella sua debolezza, soprattutto la protezione davanti al paganesimo; c’erano tanti atteggiamenti pagani in quei tempi», aveva avuto «una sua funzione positiva – quindi come pedagogo nel portare avanti –, ma è una funzione limitata nel tempo. Non si può estendere la sua durata oltre misura, perché è legata alla maturazione delle persone e alla loro scelta di libertà. Una volta che si giunge alla fede, la Legge esaurisce la sua valenza propedeutica e deve cedere il posto a un’altra autorità. Questo cosa vuol dire? Che finita la Legge noi possiamo dire: “Crediamo in Gesù Cristo e facciamo quello che vogliamo?” No! I Comandamenti – ha puntualizzato Bergoglio – ci sono, ma non ci giustificano. Quello che ci giustifica è Gesù Cristo. I Comandamenti si devono osservare, ma non ci danno la giustizia; c’è la gratuità di Gesù Cristo, l’incontro con Gesù Cristo che ci giustifica gratuitamente. Il merito della fede è ricevere Gesù. L’unico merito: aprire il cuore. E che cosa facciamo con i Comandamenti? Dobbiamo osservarli, ma come aiuto all’incontro con Gesù Cristo. Questo insegnamento sul valore della legge è molto importante e merita di essere considerato con attenzione per non cadere in equivoci e compiere passi falsi. Ci farà bene chiederci – ha concluso il Papa – se viviamo ancora nel periodo in cui abbiamo bisogno della Legge, o se invece siamo ben consapevoli di aver ricevuto la grazia di essere diventati figli di Dio per vivere nell’amore. Come vivo io? Nella paura che se non faccio questo andrò all’inferno? O vivo anche con quella speranza, con quella gioia della gratuità della salvezza in Gesù Cristo? È una bella domanda. E anche la seconda: disprezzo i Comandamenti? No. Li osservo, ma non come assoluti, perché so che quello che mi giustifica è Gesù Cristo».

Alla fine dell’udienza il Papa è sceso a salutare i fedeli nella prima fila e, tra l’altro, si è intrattenuto per alcuni istanti a giocare. a biliardino con un ragazzo.
lastampa.it

Secondo Bergoglio i comandamenti sono talmente "limitati nel tempo" che la sodomia, uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, per il Pampero non è che un atto d'amore!

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Joshua.
Bergoglio fa un discorso contorto su i Comandamenti. In fondo all'articolo, il video:
Bergoglio revoca il decalogo !
Lutero l'eretico Lutero, condannato dal Concilio di Trento, con tutte le sue proposizioni dottrinali, affermava chiaramente che siamo giustificati per la grazia di Dio, non occorrono le opere. Lutero incorse nell'errore dottrinale dei Geova, che estrapolando alcune parole dal testo …Altro
Bergoglio fa un discorso contorto su i Comandamenti. In fondo all'articolo, il video:
Bergoglio revoca il decalogo !

Lutero l'eretico Lutero, condannato dal Concilio di Trento, con tutte le sue proposizioni dottrinali, affermava chiaramente che siamo giustificati per la grazia di Dio, non occorrono le opere. Lutero incorse nell'errore dottrinale dei Geova, che estrapolando alcune parole dal testo sacro ne fanno un assoluto, rispetto al altri passi evangelici, così che quest'ultimi vengono scartati. Infatti nella lettera di Giacomo, è scritto che la fede senza le opere non vale nulla. Perciò le opere vanno orientate al bene mediante i Dieci Comandamenti, che fissano la Morale e l'Etica ossia la morale nei vari contesti di vita, lavoro, Etica del lavoro, Vita e biologia, bioetica, ecc... Gesù poi riafferma l'importanza dei dieci Comandamenti: "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento" (Vg Matteo 5,17).
Bergoglio compie la cattiva pastorale di mettere in cattiva luce i dieci Comandamenti, come fossero una pedagogia per i più piccoli, per coloro che devono crescere con un po' di educazione, ma poi possono e si debbono tralasciare i dieci Comandamenti, perché Gesù Cristo condona tutto è misericordia. Invece no, Gesù ci esortava essere perfetti come perfetto è il Padre. Infatti Egli spiega che la nostra perfezione deve essere migliore dei dieci Comandamenti per esempio afferma del nono comandamento "Non desiderare la donna d'altri" e Gesù ci spiega in che modo: "Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore" (Vg Matteo 5, 27-28). Vicino a questo esempio Gesù fa altri approfondimenti di come vivere in perfezione i dieci Comandamenti.
Perciò viene confermata in questo passaggio la proposizione di Gesù:
"Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento" (Vg Matteo 5,17).
Suari
perché tutta questa elasticità non ce l'ha nei confronti dell'obbligo vaccinale?
il vandea
Signore, liberaci dal male, liberaci da questo qui.
La Verità vi farà liberi
L'aveva già totalmente revocato con Amoris Laetitia, diciamo che ora ha semplicemente fatto un riassuntino, da bravo maestro di Iniquità.
gianlub2
Io quel calciobalilla glielo spaccherei in testa insieme ai "vaccinofili"......ma il Signore sà fare infinitamente meglio di me e quindi aspettiamo che questi "morti discendano dal fiume"....intanto è tutta "feccia destinata all'inferno"
lamprotes
Se parli così scandalizzi il Tonini e fai piangere il fratacchione con il riportino tinto sulla pelata!
gianlub2
Mi spiace 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂