Francesco riduce le relazioni con la stampa libera

Il Vaticano ha deciso di dare un ulteriore giro di vite ai giornalisti accreditati in Vaticano, come riporta IlMessagero.it (9 giugno).

L'obiettivo è quello di garantire "una certa vigilanza" contro le osservazioni imbarazzanti di Francesco, anche se gli attivisti mediatici degli oligarchi fanno di tutto per proteggere Francesco dalle critiche.

D'ora in poi, le registrazioni audio delle udienze con i gruppi nel Palazzo Apostolico, precedentemente trasmesse in diretta dalla sala stampa, non saranno più disponibili. Anche i discorsi preparati non saranno più disponibili in anticipo.

Solo le noiose catechesi per le udienze del mercoledì e la preghiera dell'Angelus rimarranno accessibili come prima.

Ci sono già una serie di restrizioni che sarebbero state impensabili sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, come ad esempio il divieto di pool di giornalisti internazionali durante le visite dei capi di Stato.

C'è anche un forte controllo dei giornalisti di corte durante le interviste di Francesco in aereo, per evitare domande reali.

I giornalisti critici sono tenuti a distanza e le interviste sono concesse solo a selezionati attivisti dei media.

L'ideologia di sinistra ha sempre avuto paura del libero pensiero e dei liberi media.

Traduzione AI